Prima Categoria girone E, 10^ giornata di andata, 10-11-2019: Atletico Racconigi-Villarbasse 2-1.

Stadio Trombetta, ore 14.30, Racconigi.

Formazioni.

Atletico(4-3-1-2): Bisio 7, Clari 7,Rollè 7, Fanelli 7, Rosso 7,5; Ferrantelli 7, Akwasi 7, Vergnano 7; Capone 7,5 ( 88° Mendola); Trapani 7, Riscaldino 7.

In panchina: Pruneti,Mutta,Garello.

Allenatore: Bongiovanni, 7.

Villarbasse(3-4-1-2): Rizzo; Ortoncelli ( 75° Nicosia),Pezziardi,Alessandro Miraglio; Milone,Berti(75° Cavallini),Angelo Russo ( 64° Davide Russo) Agnolon; Promio; Pignataro(46° Rabuffi),Federico Miraglio.

In panchina: Dalmasso,Fugalli,De Stefani,Del Corso,Pisano.

Allenatore: Lucibello.

Direttore di gara: Juri Catapano della sezione di Torino, 6,5.

Tabellino.

Marcatori: 19° Riscaldino,49° Capone,62° Pezziardi.

Ammoniti: Clari,Ferrantelli,Mendola,Berti.

Recupero: 0 minuti p.t., 4 minuti s.t.

Note: pomeriggio grigio e coperto, 9°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori una cinquantina circa.

L’ Atletico stupefacente ed imprevedibile  che non ti aspetti, capace di sorprenderci con effetti speciali!!

La formazione di Bongio supera in casa il difficile ed impegnativo esame contro la prima in classifica, si impone con un clamoroso e meritato 2-1, soffrendo fino alla fine, gettando sul campo il cuore oltre l’ostacolo, sangue, sudore, spirito di sacrificio, forza di volontà e determinazione agonistica.

Vittoria preziosissima e di spessore caratteriale, capitalizzata grazie alla prestazione dell’intero  collettivo, fortemente voluta ed ottenuta nonostante l’avversario odierno sia stata la squadra che guida la classifica e che finora aveva subito solo una sconfitta nelle nove giornate fin qui giocate(1-2 in casa contro il Perosa, 3^ giornata, n.d.r.).

Con i tre punti incamerati , sfruttando una volta tanto il match-ball del  fattore campo favorevole, la squadra del presidente Bordese , in virtù dei risultati che si sono registrati sugli altri campi interessati, compie un bel balzo avanti nella scalata verso posizioni più tranquille di centro classifica, anche se resta ancori ai margini della zona play out.

La convincente ed esaltante affermazione conseguita contro la prima della classe potrebbe e dovrebbe costituire una forte iniezione di fiducia,  contribuire concretamente  a rafforzare e consolidare, in prospettiva, il morale e lo spirito di gruppo e rivalutare  l’autostima nelle proprie capacità e possibilità, in considerazione del fatto che, con una dose  di rammarico ed autocritica direttamente proporzionali  a  circostanze negative e sfavorevoli, l’Atletico avrebbe potuto avere qualche punto in più rispetto alla classifica attuale ed occupare, di conseguenza, una posizione degna e  maggiormente corrispondente  alle aspettative programmate, agli sforzi economici della dirigenza  ed alle  potenzialità  insite nell’organico allestito.

Senza lasciarsi trascinare da facili ed effimeri entusiasmi, attendiamo curiosi di assistere e vedere gli sviluppi   quantitativi e qualitativi   del “fall out”, della ricaduta positiva, l’entità ed il valore   dell’effetto propulsivo che la squadra saprà estrarre dal significativo e probante risultato riportato in questa decima giornata, per  continuare a perseguire un  soddisfacente  obiettivo minimo intermedio, cioè quello di  provare a chiudere il girone di andata virando al giro di boa con almeno una ventina di punti.

Calendario alla mano,  con due terzi  della prima parte di stagione già disputati,la squadra dovrà affrontare  quasi tutte avversarie di pari rango e grado attuali( in ordine Pro.Po., Perosa,Canale,Pralormo e Candiolo) e, obiettivamente e realisticamente,  rimanendo con i piedi per terra e  con la testa ben fissata  sulle spalle,con il  dovuto rispetto reverenziale  del caso, raggiungere quota 20 non ci sembra un obiettivo utopistico e chimerico.

Ma con  l’Atletico indecifrabile ed altalenante di questa stagione agonistica c’è da aspettarsi di tutto ed il contrario di tutto, squadra “femmina”,  imprevedibile, umorale, capace di grandi imprese e  di notevoli prestazioni ma anche di fragorose,spiazzanti  ed inaspettate cadute.

Parafrasando il titolo di un famoso brano del maestro Battiato, in cerca  ed alla ricerca di un “Centro di Gravità Permanente” del Pallone,  over and over again!!

Staremo a vedere, per il momento ci si gode il benefico,inaspettato e corroborante risultato odierno.

Ritorniamo a noi.

Anche per questa domenica di campionato, si registravano assenze pesanti nella nostra squadra: Mancuso, uscito malconcio e claudicante  al termine della vigorosa sfida di domenica scorsa  contro il San Pietro, si è sottoposto in settimana a controlli clinici la cui diagnosi  ha  evidenziato una distorsione al ginocchio destro con interessamento dei legamenti(presunta lesione) e con conseguente prognosi di circa un mese. Brutta tegola per la nostra difesa, già priva da tanto tempo del portiere titolare Grasso e del poliedrico ed eclettico Pelissero; di conseguenza, Bongio era costretto a gettare nella mischia fin dal primo minuto lo stopper Luca Rollè,  a corto di preparazione  da due settimane causa recidivi risentimenti alle fibre muscolari del polpaccio destro.

In porta, dopo l’apparizione di Lambo Lamberti, riprendeva il suo posto tra i pali Manu Bisio, Fanelli veniva schierato anche lui titolare assieme a Clari, mentre Capone veniva piazzato  ed avanzato nel ruolo di tre quartista  ad agire dietro alla coppia di attaccanti, in una sorta di  modulo 4-3-1-2.

Da parte della sorprendente capolista del girone, mister Lucibello riproponeva il solito schema  3-4-1-2, con il bomber Rabuffi che partiva inizialmente dalla panchina( a quanto pare era arrivato in leggero in ritardo  al Trombetta rispetto ai compagni per motivi personali).

Direzione della partita che veniva affidata a Juri Catapano della sezione di Torino.

Squadre che scendevano sul manto erboso reso umido dalla pioggerellina caduta fino a pochi minuti prima ma perfettamente praticabile; l’Atletico rispolverava la divisa bianca con righe orizzontali rosso blu, mentre il Villarbasse indossava un completo arancione.

Il pubblico presente sugli spalti sarà quantificabile alla fine in  una cinquantina circa di spettatori, pochi arrivati dalla val Sangone.

Cronaca primo tempo.

Iniziali fasi di gioco dove le squadre si assestavano e si studiavano vicendevolmente circa la disposizione tattica e l’atteggiamento di gioco.

Al primo affondo arancione, minuto 8,  il Villarbasse reclamava l’assegnazione della massima punizione per un  evidente tocco di mano in scivolata di Rollè in piena area di rigore che l’arbitro giudicava  non sanzionabile, facendo proseguire il gioco.  Grosso sospiro di sollievo tra i giocatori racconigesi in campo, panchina e tifosi per il pericolo evitato e scampato.

Al minuto 11, la squadra di casa si affacciava verso la porta ospite con una conclusione di destro di  Riscaldino dal limite dell’area bloccata senza problemi da Rizzo.

Al minuto 18 Villarbasse vicino alla segnatura: Pignataro approfittava di un errato disimpegno della nostra difesa, entrava in area, veniva affrontato da Bisio che si opponeva  in uscita, costringendo  l’attaccante a defilarsi ed allargarsi e  tentativo di battuta con il destro che risultava alto ed impreciso sulla traversa.  Nella circostanza, a nostro avviso, provvidenziale  l’azione di  Bisio  e  poco furbo e scaltro il nostro avversario.

Un minuto dopo, 19°, l’Atletico  passava in vantaggio:  sulla parabola  a spiovere da un calibrato corner calciato da Vergnano dall’out destro, Capone era bravo ad impattare la sfera di testa chiamando un reattivo  Rizzo a  compiere un mezzo miracolo, riuscendo a smanacciare  il pallone sulla traversa   con un plastico ed efficace volo, ma sulla ricaduta in area Riscaldino era il più lesto di tutti a ribadire in rete insaccando sotto misura.

Quasi a metà primo tempo, quindi, il risultato si  sbloccava a favore della nostra squadra, un vantaggio aritmetico ma anche psicologico non indifferenti, da incanalare in chiave ed in direzione positiva.

La replica della capolista non si faceva attendere: 29°, direttamente da un calcio di punizione, il pallone perveniva in area nei pressi di Alessandro Miraglio che riusciva ad indirizzare in porta con un destro uncinato  acrobatico che trovava ben attento ed appostato Bisio  il quale riusciva ad intuire  e respingere  di pugno, distendendosi con tempismo alla sua destra e difesa che successivamente allontanava la minaccia.

Al 42°, su uno sfortunato  svarione difensivo racconigese commesso da Akwasi in fase di contrasto e di  alleggerimento e disimpegno, era immediata e di prima intenzione la conclusione del numero 10 Promio che veniva respinta da Bisio, ribattuta che metteva Federico Miraglio in condizioni di battere a rete da ottima posizione e ciabattata  di destro che lambiva il palo e terminava sul fondo!

Il primo tempo si eclissava con una favorevole opportunità per la nostra squadra: 45°, angolo  velenoso del solito Vergnano, Rizzo respingeva a pugni uniti, pallone che era recapitato dalle parti di Trapani appostato all’altezza del dischetto di rigore e sinistro scoordinato, sconclusionato e sfarfallato   del nostro attaccante che si spegneva abbondantemente sul fondo.

Atletico che rientrava negli spogliatoi accompagnato dagli applausi del pubblico locale per la buona prestazione disputata e per il vantaggio parziale che stava maturando.

Cronaca secondo tempo.

Inizio ripresa con il tecnico Lucibello che operava il cambio previsto, dentro il bomber Rabuffi che rilevava Pignataro.

Pronti via ed al 49° l’Atletico perveniva alla rete del raddoppio: cross teso di Vergnano in area e  precisa semi rovesciata di Capone che, senza alcuna pressione in fase di marcatura, mandava il pallone a depositarsi in rete insaccandolo  all’angolo destro della porta di Rizzo.

Davvero di pregevole fattura tecnica ed atletica la segnatura del giocatore ex Nichelino.

Esultanza in campo e sugli spalti per l’insperato risultato che stava lievitando, al cospetto della squadra  momentaneamente più forte del girone.

Ma, come sappiamo, visti i corsi e i ricorsi storici a cui l’Atletico ci ha tristemente  abituato in questa stagione, con molteplici  situazioni e risultati di vantaggio che si stavano acquisendo  malamente sprecati, dilapidati e sperperati per mancanza di gestione tattica  e di controllo psicologico e razionale  della partita ( vedi i precedenti scottanti,scabrosi  contro Garino, Villastellone,Bricherasio,Villar Perosa,San Damiano,San Pietro,n.d.r.), si cercava di mantenere la calma e di smorzare i facili entusiasmi.

La partita era ancora lunga e la panchina racconigese corta….

Ci si aspettava da quel momento in poi la rabbiosa reazione del Villarbasse, anche in onore della classifica occupata, nonostante la squadra sia  soltanto una neopromossa con l’obiettivo primario di ottenere una salvezza tranquilla, ma tant’è…l’appetito vien mangiando…. non si lascia mai niente di intentato…

E così, al 52°, la replica arancione non si faceva attendere, anche per la  maggiore   spinta e pericolosità offensiva scaturita dall’ingresso in campo  di Rabuffi( 8 reti in carniere fino ad oggi…): sempre da calcio piazzato a sfruttare l’altezza siderale  dei suoi vari corazzieri ( Ortoncelli,Pezziardi,Ale e Fede Miraglio) era proprio il difensore numero 6 ad impegnare severamente Bisio  che interveniva distendendosi in tuffo a bloccare il pallone.

Il canovaccio della partita appariva  adesso definito e chiaro: Atletico  schierato compatto tra difesa e centrocampo a  chiudere gli spazi, a presidiare rintuzzare,ribattere e contrastare le  continue ed arrembanti iniziative del Villarbasse per poi tentare di alleggerire e ripartire con gli strappi e le progressioni verticali  di Capo, Risca e Trapani.

Villarbasse, a sua volta, proiettato costantemente in avanti, nel tentativo di creare  occasioni da rete, sfruttando le fasce laterali per  le penetrazioni dei suoi attaccanti.

Al 54°, la squadra ospite elevava nuovamente le sue vibranti  proteste nei confronti del direttore di gara per un altro episodio molto dubbio avvenuto in area racconigese, atterramento di Rollè ai danni di Promio, anche in questa circostanza da “Var” il fischietto torinese  riteneva non  ci fossero gli estremi per assegnare la massima punizione.

Al 60° provvidenziale intervento difensivo di capitan Ferrantelli, abile a chiudere lo specchio della porta e a respingere in angolo  in occasione di una conclusione da distanza ravvicinata e quasi a colpo sicuro di Agnolon.

Al 62°, la pressione del Villarbasse produceva la rete dell’accorciamento delle distanze: il lungo Pezziardi, inseritosi dalle retrovie, si faceva trovare ben piazzato in area di rigore in seguito ad un cross proveniente dall’out sinistro, perentorio e preciso il suo colpo di testa che si insaccava sotto la traversa della porta dell’incolpevole ed impotente Bisio.

Partita che quindi si riapriva,  che faceva riaffiorare gli  ancestrali spettri  e i lugubri presagi dell’ennesima rimonta avversaria  possibile  che puntualmente ricomparivano nelle menti e nelle gambe dei nostri giocatori.

Il ” miedo escenico” di un’altra remuntada  si materializzava e cominciava a diffondersi in campo e sulle gradinate del Trombetta, roba da esorcizzare con riti scaramantici e gesti apotropaici ogni qual volta il Villarbasse, a ondate regolari, si affacciava nei paraggi della nostra area.

I patimenti e le sofferenze  ci avrebbero accompagnato fino alla fine, questo era lo scenario che si poteva prefigurare e preconizzare da qui al fischio liberatorio del direttore di gara.

L’Atletico cominciava a  stringere  i denti e serrare le file, c’era da respingere e vanificare i tentativi ed i pericoli  che Rabuffi e compagni avrebbero portato verso la nostra porta.

Al 68° Riscaldino si incaricava di calciare una punizione dal limite, da posizione  decentrata sulla destra rispetto allo specchio della porta: destro a girare che veniva deviato dalla barriera con la traiettoria del  pallone che si impennava e, sulla ricaduta,  incocciava l’incrocio dei pali e terminava in angolo.

Al 73°, con il Villarbasse che continuava a proporsi in avanti, lasciando appetibili spazi ai nostri attaccanti per agire nelle azioni di contropiede, Capone riusciva a creare  una seria situazione di  pericolo per la porta di Rizzo: dal fondo dell’out destro, dopo aver superato un difensore, entrava in area e lasciava partire un diagonale di destro   che lambiva il palo opposto a quello di tiro per poi spegnersi sul fondo.

Al 75° , per accentuare la spinta offensiva, doppio cambio nelle file degli ospiti, potendo il tecnico Lucibello attingere alle numerose  alternative presenti in panchina: out Agnolon e Berti,in Nicosia e Cavallini.

Al minuto 81  il sinistro di Vergnano direttamente su punizione scaldava i pugni di Rizzo che respingeva la sfera, il tentativo di ribattuta del solito Riscaldino terminava però alto sulla traversa.

Un minuto dopo, sempre su calcio piazzato, era la volta di Rabuffi impegnare senza particolari patemi d’animo il nostro Bisio, sinistro ad aggirare la barriera direttamente tra le braccia del nostro estremo difensore.

I minuti nel frattempo trascorrevano inesorabili, il fortino dell’Atletico continuava a reggere l’onda d’urto arancione  senza particolari difficoltà e situazioni concrete di una certa pericolosità.

A due minuti dal termine dei 90 regolamentari, Bongio  provvedeva ad effettuare la prima ed unica sostituzione della partita,immettendo  in campo l’esperto  e navigato Tony Mendola, richiamando in panchina uno stanco Capone.

Nel secondo  dei 4 minuti di recupero stabiliti  e decretati dal direttore di gara, era ancora la nostra squadra a spingersi pericolosamente in avanti con una sgroppata solitaria in contropiede  di Trapani: il nostro attaccante puntava verso la porta avversaria dopo aver conquistato un rimpallo all’altezza della linea mediana, si involava facendo appello alle ultime fonti energetiche rimastegli, riusciva a resistere al ritorno di alcuni avversari e, appena entrato in area, indirizzava  di destro verso la porta di Rizzo che si faceva trovare ben piazzato a respingere la conclusione.

Al minuto 93 l’arbitro ammoniva Mendola autore di un intervento da tergo  furbo ma  scorretto  ai danni di Rabuffi e conseguente punizione dal vertice destro  basso della nostra area  in concomitanza con l’ultimo giro di lancetta: era lo stesso attaccante oggi numero 14 a tentare la battuta a rete ma la sua parabola terminava direttamente tra le braccia di Bisio.

Al termine di un finale sofferto e combattuto, Catapano decretava la fine delle ostilità, certificando il 2-1 per l’Atletico.

Legittimo il clima di esultanza e la piena, e finalmente gratificante  soddisfazione in casa racconigese  per assaporare, festeggiare e sottolineare  il valore e l’importanza significativa dell’affermazione ottenuta contro la prima in classifica.

Il punto del girone E dopo la 10^ giornata.

Nonostante la battuta d’arresto, il Villarbasse mantiene e conferma  la leadership del girone rimanendo fissato a quota 24, distanziando ancora  di 5 lunghezze la prima inseguitrice, il Villar Perosa(19) che evita la sconfitta a domicilio contro lo Sporting Club  con una grande reazione nel secondo tempo. La formazione ospite, ad inizio ripresa si trovava a condurre per 1-3 grazie alla doppietta di Gabriele Grasso ed alla rete di Divincenzo, Dalla Costa per la formazione di Wellmann; la rimonta portava la firma dello stesso Dalla Costa e di Della Rocca.

Alle spalle dei villarperosiani si è formato adesso un quartetto che insegue a quota 17: Bricherasio( sconfitto a Pinasca con una rete del solito Beppe Gioia), il Garino che con il 3- 2  in casa contro il Perosa(doppietta di Casagrande ed autorete, Mirimin e Ferrero per gli ospiti) aggancia proprio l’avversario di giornata e il Villastellone, che asfalta in casa il   Pro.Po. con uno schiacciante 5-1 ( al banchetto  partecipano Novara, 2, Cavaglià,Angeloni e il solito Alex Petullo, rete polongherese dell’intramontabile Caffaro).

Con il pari interno 1-1 contro l’Orbassano( 13° centro di Jacopo Tozzi), lo Spartak San Damiano raggiunge quota 16, tallonato dal Pinasca con 15, mentre la stessa formazione torinese si attesta a quota 14, assieme allo Sporting San Pietro.

Scivolando verso le zone play out, troviamo il Pralormo con 11( oggi corsaro in quel di Candiolo con la rete decisiva di Rey allo scadere), Atletico 10, Pro.Po bloccato a 9,San Secondo e Candiolo 6, chiude la classifica il Canale con 5.

Classifica Marcatori.

Jacopo Tozzi incrementa il suo bottino parziale con la rete siglata a San Damiano, raggiungendo quota 13; Rivoiro, rimasto oggi a secco, si conferma al  secondo posto con 10 segnature.

Segue un terzetto composto da Dalla Costa,Rabuffi e Gioia con 8, Novara 7, e Porta,Zanin e Mirimin con 6.

La somma totale degli scout di giornata permette di registrare 26 reti, con una media di 3,25, proprio lo stesso carnet di domenica scorsa!!

L’incontro clou della prossima 11^ giornata sarà sicuramente  rappresentato dallo scontro al vertice tra Villarbasse e Villar Perosa, mentre l’Atletico sarà impegnato fuori casa nel sempre difficile derby contro il Pro Polonghera.

 

M.M.