Atletico, sfortunata sconfitta 1-0 a Borgo San Dalmazzo.

La sconfitta di misura contro il Pedona allunga la serie e la striscia negativa di risultati avversi e sfavorevoli, con un solo punto conquistato nelle ultime cinque partite disputate, situazione deficitaria, contraria e preoccupante che ha ulteriormente relegato e fatto sprofondare momentaneamente l’Atletico in zona spareggi play out.

E dire che anche oggi, come nelle altre, precedenti e recenti esibizioni, la rappresentante racconigese non ha per nulla demeritato, tenendo testa al più forte e quotato avversario che, solo nei minuti finali, è riuscito a sbloccare il risultato, sfruttando e capitalizzando al massimo l’unica disattenzione difensiva di tutta la partita degna di questo nome.

Per l’ennesima, maledetta, scalognata e iellata domenica pomeriggio, rimane quindi il rammarico per non aver ottenuto e portato a casa un risultato positivo, un pareggio che avrebbe premiato la prestazione collettiva e rispecchiato meglio e più equamente e fedelmente l’andamento dell’incontro.

Su un terreno di gioco allentato dalla fitta e copiosa pioggia caduta prima e durante quasi tutto lo svolgimento della sfida, le due contendenti hanno dato vita ad una gara agguerrita, battagliera e senza esclusione di colpi, molto tirata ed intensamente combattuta sotto il profilo agonistico, atletico e temperamentale.

Inevitabilmente, sa va sans dire, il match-winner di giornata è stato il solito satanasso Marco Dalmasso, alla sua undicesima segnatura stagionale in altrettante giornate, giusto per consolidare l’indiscussa leadership della classifica cannonieri.

Il capitano e attaccante dei borgarini, quando mancavano 10 minuti al termine della partita, ha sfruttato in maniera cinica e spietata l’unica, nitida palla gol avuta a disposizione, punendo oltremisura un’evitabile ma decisiva leggerezza difensiva racconigese.

Nei concitati e movimentati minuti conclusivi, l’Atletico veniva anche ulteriormente penalizzato da un’espulsione decretata nei confronti di Porcu, circostanza che favoriva e consentiva alla squadra allenata da mister Zappatore di gestire fino alla fine e nel migliore dei modi il vantaggio ottenuto.

Con questa importante affermazione, complice lo scivolone della capolista Moretta nel derby contro il redivivo Villafranca( con conseguente perdita anche dell’imbattibilità stagionale), il Pedona agganciava in vetta a quota 22 la squadra di Cellerino, distanziando di un punto la coppia composta da Busca e Carmagnola.

In maniera inversamente proporzionale, come anticipato in apertura, la situazione di classifica dell’Atletico comincia a farsi sdrucciolevole, complicata ed allarmante, con l’arretramento in undicesima posizione con appena 12 punti conquistati, confinata ai margini della hot zone play out, seppur in coabitazione con il Boves, con un’attuale, parzialmente consolante e migliore differenza reti(0/-4).

A questo punto, a 4 giornate dal termine del giro di boa dell’andata, diventa di vitale e fondamentale importanza la sfida casalinga contro l’Infernotto, fanalino di coda del girone con soli 4 punti.

Il ritorno ai tre punti e l’appuntamento con la vittoria non sono più rimandabili!! Vietato sbagliare!

Borgo San Dalmazzo, 16 novembre, ore 14.30, 11^ giornata.

FORMAZIONI

Pedona: Bono; Garino, Nasta, Marro, Viglietti(61′ Caraglio); Pallara(56′ Shehu), Tecco(79′ Stingi), Peano; Samake(85′ Bressi), Dalmasso, Gazzera(61′ Rizzo).

A disposizione: Bosia, Marenco, Viale, Calleri.

Allenatore Zappatore

Atletico: Lentini; Quaranta, El Kassab, Parpaiola, Porcu; Berardo, Meitre, Tesauro(82′ Falconi), Kola; Cukaj(84′ Tene), Abas.

A disposizione: Marra, Preka, Gozzarino, Todaro, Vailatti, Bertinotti.

Allenatore Sorace.

Terna Arbitrale: direttore di gara Baldissera(Collegno), assistenti Esu e Cannone.

TABELLINO

Marcatori: 80′ Dalmasso

Espulsi: 81′ Porcu(rosso diretto), Preka( dalla panchina) e l’allenatore Zappatore.

Ammoniti: Viglietti, Pallara, Peano, Gazzera, Caraglio, Shehu, Quaranta, Meitre.

Recupero: 1′ p.t., 5′ s.t.

NOTE: pomeriggio autunnale, piovoso e umido, temperatura 12°, terreno di gioco in buone condizioni di praticabilità, spettatori un centinaio circa.

L’Atletico affrontava la difficile e proibitiva trasferta di BSDalmazzo privo di numerosi ed importanti elementi e, nell’allestimento della spedizione, doveva sopperire a pesanti assenze, tra infortuni e defezioni di vario genere: Todaro, Vailatti, Iacolino, cui si aggiungevano Bossolasco e Neddar.

Di conseguenza, partivano titolari il fuori quota Berardo e Meitre, alla sua prima partita integrale, dopo la fugace apparizione di una settimana addietro in casa contro la Saviglianese; in panchina, considerata l’emergenza, prima convocazione per il giovanissimo juniores Bertinotti.

Cronaca primo tempo

Come era prevedibile, il Pedona partiva subito sparato, con un atteggiamento aggressivo ed arrembante, l’Atletico comunque appariva ben messo e compatto in tutti i reparti, sistemato in campo con equilibrio e raziocinio.

12′, conclusione di Abas da poco dentro l’area che si spegneva sul fondo.

14′, incornata di Dalmasso in torsione, alta sulla traversa.

25′, buona opportunità per l’Atletico confezionata da Abas che, dal settore di destra, si destreggiava tra due avversari e metteva al centro un rasoterra, l’accorrente Porcu, in procinto di battere a rete da buona posizione di sparo, veniva anticipato all’ultimo momento da un avversario.

36′, il Pedona si rendeva pericoloso con una verticalizzazione a beneficio del solito fromboliere Dalmasso, l’immediata battuta a rete del capitano biancoazzurro veniva murata e respinta da Porcu con un intervento in scivolata.

41′, conclusione dalla distanza di Cukaj con parabola discendente, il pallone sorvolava di alcune spanne la traversa.

Un minuto dopo, azione in velocità al limite dell’area combinata tra Cukaj e Abas, smistamento e scarico per Kola il cui rasoterra indirizzato verso lo specchio della porta difesa da Bono veniva bloccato in tuffo dal giovane estremo difensore.

Dopo il minuto di recupero concesso, il primo tempo si concludeva a reti inviolate.

Cronaca secondo tempo

49′, duplice opportunità per l’Atletico: botta di Abas respinta a pugni uniti da Bono, sulla ribattuta del portiere avversario il tentativo di controbalzo di Tesauro, una specie di rigore in movimento, terminava alto di poco.

51′, pronta ed immediata replica del Pedona, dinamica simile all’azione racconigese precedente, pallone invitante in area per Dalmasso e staffilata mancina che sorvolava la trasversale.

Anche in questa seconda frazione di gioco, la partita si manteneva su ritmi e toni elevati sostenuti da entrambe le parti e sotto la pioggia incessante che non smetteva di cadere, le squadre si fronteggiavano a viso aperto alla ricerca di creare azioni e situazioni offensive pericolose.

Con le note di cronaca si passava direttamente al minuto 80, fatale per l’Atletico.

Su un rinvio frettoloso, corto ed impreciso di Lentini, direttamente da una rimessa dal fondo, interveniva un giocatore avversario che prontamente scaricava e smistava dalle parti di Dalmasso, appostato e defilato al limite dell’area di rigore, il capitano numero 10, involatosi all’interno dei sedici metri racconigesi dal settore di sinistra, riusciva a piazzare un chirurgico, calibrato e preciso pallonetto a scavalcare l’uscita dell’estremo difensore di Carmagnola, la parabola discendente andava a depositarsi in rete, all’altezza del montante sinistro.

81′, l’Atletico rimaneva in condizioni di inferiorità numerica: in prossimità della linea laterale mediana, Porcu interveniva in gioco pericoloso, piede alto, nei confronti del difensore Garino, il numero 2 stramazzava al suolo a seguito di un presunto colpo ricevuto sulla fronte.

L’inflessibile direttore di gara sanzionava il gesto del terzino racconigese con l’esibizione del rosso diretto, valutando l’intervento come gioco pericoloso, decisione che lo stesso Porcu non accettava di buon grado, volendosi auto scagionare ed assolvere, sostenendo e perorando inutilmente di non aver assolutamente colpito l’avversario.

I minuti finali, compresi i 5 di recupero, risultavano movimentati e frenetici, con protagonista il signor Baldissera, fischietto della sezione di Collegno, che, nel giro di pochi minuti, adottava la decisione di espellere ed allontanare dalle rispettive panchine prima mister Zappatore e successivamente Preka, rimanendo curiosamente in attesa di leggere le motivazioni e le conseguenti sanzioni disciplinari relative ai provvedimenti intrapresi nel comunicato che verrà pubblicato giovedì prossimo.

L’ultima azione della partita, al 95′, una velleitaria rovesciata di Meitre dal limite dell’area che terminava alta sulla traversa.