Prima Categoria girone E, 4^ giornata di andata,7 ottobre 2018: A.S.D. Perosa- Atletico Racconigi 3-1

Formazioni.

A.S.D. Perosa (4-4-2): Odier,Martiradonna,Massello,Ferrero,F.Navone; Mensa,Maurini,M.Navone(79°Belletta),Raviol(92°Sapere); Bertolino(90°Peyrot),Calafiore.

A disposizione: Glauco,Martina, Matteo Breuza,Massimo Breuza,Davin.

Allenatore: Careglio,6,5.

Atletico Racconigi(4-4-2): Grasso,Pellissero,Rollè(46°Lavezzo),Pisano,Garello; Cagliero(80° Rosso),Ferrantelli,Vergnano(70° Mercadante),Tifni(46° Cattapan); Di Prima,Mendola.

A disposizione: Bisio,Gala,Russo.

Allenatore: Bongiovanni,6.

Direttore di gara: Daniele Cuomo della sezione di Nichelino,6.

Marcatori: 23° Raviol,41° Di Prima,52° F.Navone,71° Bertolino.

Ammoniti: Maurino,Rollè,Ferrantelli.

Recupero: 0 minuti primo tempo,4 minuti secondo tempo.

Note: pomeriggio fresco e nuvoloso, 16 gradi,terreno di gioco in  accettabili condizioni,spettatori circa 70, con rappresentanza racconigese di 8 tifosi al seguito.

Terza sconfitta sconfitta consecutiva per l’Atletico( su cinque partite),altre 3 reti incassate( che portano il totale a 15), posizione di classifica che oggi è al limite della zona play out e soprattutto crisi di gioco e di risultati  che rischiano di minare e destabilizzare seriamente ed ulteriormente il morale,il livello di autostima  e la condizione psicologica della squadra.

Dopo cinque giornate di campionato nessuno avrebbe potuto preventivare una  simile situazione, sia nella sostanza che nella forma e se consideriamo i 2 punti in più ( rispetto al risultato di parità fatto registrare  in campo) ottenuti  dall’esito  positivo del  ricorso presentato ed accolto per la partita di esordio contro il Villastellone, ad oggi la squadra si troverebbe a quota 4 nelle anonime e pericolose paludi di bassa classifica.

Anche nella partita disputata oggi nell’inespugnabile catino-fortino di Perosa Argentina, a prescindere dalle assenze,la squadra ha evidenziato limiti e deficit per quanto riguarda gli equilibri tattici dei reparti, la permeabilità e  la vulnerabilità della retroguardia,le difficoltà del nostro centrocampo sia nell’organizzazione e nell’impostazione  della manovra sia in fase di interdizione e di copertura ed occupazione degli spazi,la sterilità e l’imprecisione nella fase offensiva.  Inoltre, a peggiorare ed aggravare lo stato delle cose,  aggiungiamo l’aleatorio e fatale pedaggio che sistematicamente e puntualmente la squadra paga in termini di singoli episodi ,  di superficiali e colpevoli  disattenzioni ed estemporanee situazioni di gioco che i nostri avversari di turno hanno cinicamente sfruttato e capitalizzato, condannandoci inesorabilmente.

Anche oggi il Perosa è riuscito ad ottenere la vittoria anche in virtù di queste deprecabili ed anche sfortunate defaillances prodotte e provocate da alcuni nostri giocatori. Al contrario,  nelle partite disputate in  queste prime 5 giornate di campionato,la nostra squadra non è riuscita  e pungere e far male allo stesso modo quando ha avuto possibilità favorevoli a sua disposizione che non ha saputo e dovuto sfruttare a dovere, compresa la partita odierna.

Torniamo alla partita di questo pomeriggio, tralasciando  i commenti e le valutazioni finali a chiusura  di articolo.

Durante la settimana di rifinitura atletica e sul sistema di gioco e relativi schemi provati in  allenamento , Bongio ed il suo vice Glorioso( oggi assente per indisposizione e  auguri per il suo compleanno e grazie ancora per la cena generosamente e gentilmente offerta,n.d.r.) avevano pensato e deciso di accantonare momentaneamente e convertire il 4-2-3-1 adattandolo ad  un più canonico e funzionale 4-4-2, proprio con l’idea e l’intenzione di rinforzare e riequilibrare il centrocampo e  di potenziare il reparto offensivo.

Fino a poche ore prima della partita, il nostro allenatore ha dovuto risolvere alcuni dubbi sulla formazione da mandare inizialmente in campo, considerando le numerose e pesanti assenze ed indisponibilità( Gala,Russo e Lavezzo, con quest’ultimo che verrà poi utilizzato nel secondo tempo)., alle quali si è aggiunta la decisione del giovane Luca Caula di interrompere qui il suo contributo calcistico per questa stagione, adducendo alcuni giorni fa  sopraggiunti ed inconciliabili motivi di lavoro.

Di conseguenza, Andrea ha mandato in campo una formazione che ha visto Pellissero spostato sul settore destro della difesa,Pisano e Rollè centrali con Garello terzino sinistro; a centrocampo, Ferrantelli e Vergnano mediani con Cagliero e l’esordiente Gabriele Tifni esterni, Di Prima e Mendola a far coppia in attacco.

In panchina utilizzabili Rosso, Cattapan e il Merca, assieme ai convalescenti Gala e Russo.

Per dovere di cronaca, anche nelle file del Perosa, oggi in campo con le nuove divise rosso-blu-gialle fresche di lavorazione e di grafica, erano assenti gli squalificati Rossetti e Soccal e i due Breuza, in panca per problemi fisici.

Cronaca primo tempo.

Nei primi minuti di gioco, gli uomini di mister Careglio, speculari come modulo al nostro adottato oggi per la prima volta dall’inizio del campionato, occupavano tutti gli spazi dell’angusto rettangolo di gioco, applicando un feroce pressing su tutti i portatori di palla con aggressività e decisione, cercando di guadagnare metri, spazi e superiorità numerica.

La squadra di casa si rendeva così  pericolosa con alcune punizioni battute da poco fuori area, dalle quali comunque non scaturivano situazioni pericolose per la nostra porta.

La nostra formazione era costretta ad attestarsi sulla line mediana per contrastare adeguatamente le frenetiche iniziative dei giocatori di casa  e al minuto 11 si affacciava per la prima volta  nei pressi della porta avversaria grazie ad una conclusione dal limite del Capitano che trovava ben piazzato Odier.

L’Atletico provava ad insistere e a dare continuità e pericolosità alle sue azioni offensive, così al 15° Ferrantelli dal limite dell’area da posizione centrale indirizzava in porta un tiro di  contro balzo di destro che Odier deviava miracolosamente in angolo smanacciando la sfera  con un  plastico ma decisivo volo. Sul susseguente corner ancora l’estremo difensore protagonista con deviazione su parabola insidiosa e velenosa.

Al 17° il Perosa creava una situazione pericolosa con un colpo di testa ravvicinato di Mattia Navone dall’interno dell’area piccola, Grasso intercettava senza difficoltà.

Ma al 23° la formazione di casa sbloccava il risultato grazie ad un pallone manovrato sull’out sinistro da Maurino, nessuna pressione e chiusura da parte nostra, passaggio in area per Raviol che sempre di sinistro e di prima intenzione e senza stretta marcatura   indirizzava un preciso ed angolato rasoterra alla sinistra della porta di Grasso il cui tentativo in tuffo risultava inutile.

Alla prima evidente disattenzione, quindi, si veniva puntualmente castigati.

Reazione racconigese alcuni minuti dopo con Pellissero che concludeva in porta dal limite dell’area con pallone teso che terminava fuori di poco.

Al 26° il discreto direttore di gara Cuomo annullava per posizione di off side una rete del Perosa, prevedibili  ma inutili le successive proteste inscenate.

Nelle annotazioni della prima mezz’ora, Perosa aggressivo ed arrembante, soprattutto con il gioco sviluppato lungo le fasce laterali, Atletico in affanno ed in difficoltà nel contenere e neutralizzare le combinazioni offensive degli avversari e nel lavoro di interdizione e rilancio dell’azione.

Ma al 41°, quanto meno te lo aspetti, con fasi di gioco concitate e imprecise da ambo le parti, l’Atletico riusciva a raddrizzare il risultato con una bella rete di Fabio Di Prima( con oggi quarta segnatura e capocannoniere stagionale) che sfruttava al meglio dal limite dell’area un’uscita di Odier in anticipo sul lanciato Mendola, disegnando efficacemente, con grande precisione e  con il giusto dosaggio una lunga “palombella” con il  pallone che terminava la sua parabola spiovente in fondo alla rete della porta incustodita, nonostante un tentativo di un difensore perosino.

Il primo tempo si concludeva con un’occasione per parte: Massello spediva fuori di poco un tentativo ravvicinato su suo colpo di testa. mentre Cagliero, lanciato verso la porta avversaria da un bel diagonale in contropiede di Vergnano, calciava la sfera  fuori di poco, non riuscendo a chiudere bene l’angolo di tiro.

L’Atletico rientrava in campo dopo l’intervallo con due variazioni apportate dal coach Bongio: Lavezzo per Rollè( già ammonito e a rischio concreto del secondo cartellino giallo) e Cattapan per l’omologo fuori quota ed esordiente di giornata Tifni.

Per effetto dei cambi operati, Pellissero veniva riportato difensore centrale, Lavezzo, non ancora al meglio della condizione, veniva dirottato sulla fascia destra e Cattapan esterno sinistro della linea del centrocampo.

Prima azione significativa della ripresa già al primo minuto di gioco con Di Prima che pennellava un bel traversone a tagliare l’area avversaria, sulla traiettoria Cagliero, da ottima posizione, riusciva soltanto a sfiorare la sfera!

Gol mancato  di poco e nemesi del calcio  che puntualmente si materializzava: sugli sviluppi di un evitabile  fallo laterale, mischia in area racconigese, pallone che perveniva nei pressi del numero 5 Filippo Navone che  di contro balzo all’interno dell’area piccola batteva Grasso con un prepotente ma non irresistibile tiro di collo destro.

Al 54° Mendola non riusciva ad agganciare un interessante passaggio filtrante in area avversaria mentre al 60° su un angolo battuto da Cagliero , Pisano mancava l’impatto vincente da favorevole posizione.

Al 65° Cagliero colpiva debolmente  di testa un traversone dalla destra, non riuscendo ad imprimere alla sfera maggiore forza e precisione.

Ancora Atletico proiettato in avanti alla ricerca e nel tentativo di risalire la china: 67°, punizione di Di Prima che terminava sul fondo ed ancora il numero 9 protagonista un minuto dopo con una girata di destro da poco dentro l’area, conclusione debole controllata da Odier.

Terzo cambio per la nostra squadra al 70°con Valderrama Mercadante al posto di Vergnano.

Al 71°, il Perosa si confermava cinico e spietato, questa volta per merito dell’attaccante Bertolino che,conquistato un pallone perso e non controllato adeguatamente dalla nostra retroguardia  al limite dell’area e da posizione centrale, indirizzava una spingardata di collo destro che si insaccava inesorabilmente sotto la traversa della porta di Grasso, 3-1 ed Atletico affondato.

La partita ormai era  definitivamente segnata  orientata verso la vittoria dei giocatori di casa che con il bomber Calafiore andavano vicini alla quarta segnatura, conclusione violenta di destro alta di poco.

Quarta ed ultima sostituzione dell’Atletico al minuto 80 con Rosso che rilevava uno stanco Cagliero.

Timido tentativo racconigese  al minuto 85 con una punizione dalla distanza di Di Prima assorbita senza difficoltà dal massiccio ma reattivo Odier.

Nei minuti finali, il tecnico Careglio effettuava una girandola di sostituzioni, mandando in campo Belletta,Peyrot e Sapere rispettivamente al posto di Mattia Navone,Bertolino e Raviol.

Ultimi sterili ed evanescenti tentativi dell’Atletico con alcuni corner che vedevano attento Odier a sventare pericoli di sorta e Pisano mancare l’incornata da pochi metri dalla linea di porta.

Al 94° il  triplice fischio finale del direttore Cuomo veniva anticipato da un colpo di testa centrale di Calafiore bloccato da Grasso.

Commenti e valutazioni post partita.

L’uscita dal catino di Perosa Argentina a capo chino, mentre nuvole basse,umide e grigie incombevano sul cielo e sui rilievi di questa parte della Val Chisone, le espressioni di delusione,amarezza e di costernazione che si leggevano sulle facce dei giocatori, il silenzio assordante che aleggiava e dominava  dentro gli spogliatoi tra i fumi vaporosi  delle docce e la commistione di fragranze dei doccia schiuma, sono emblematici e significativi dello stato d’animo e della condizione psicologica in cui sono piombati gli atleti di mister Bongio, anche lui desolato,sconfortato, a rimuginare, macerare ed elaborare cattivi pensieri ed angoscianti inquietudini, proiettato in un lucido tentativo di trovare soluzioni efficaci  per riuscire ad intravedere bagliori di luce in fondo al barlume del tunnel dove la sua squadra è rimasta, in corsia d’emergenza, con i lampeggianti accesi, in attesa di un  provvido e benefico soccorso.

Ma i primi a provare a tentare di tirarsi fuori da questa spiacevole ed imprevista situazione sportiva dovranno essere anche e soprattutto i giocatori, consapevoli del fatto che peggio di così non potrebbe andare.

Già domenica prossima in casa contro il Pinasca ( anch’esso reduce da una brutta sconfitta casalinga contro l’Aurora Orbassano 1-2), rivale ormai storico di girone e di spareggi, gli uomini capitanati da Mendola dovrebbero dare un segnale di  probante riscossa morale,di dignitoso riscatto calcistico , di conferma e di rivalutazione  delle loro potenziali possibilità e capacità.

Nelle tre sconfitte consecutive incassate tra Villar,Carignano e Perosa, la squadra non è quasi mai andata  chiaramente in barca  a livello di gioco e di tenuta in campo, la differenza sostanziale è scaturita dalle molteplici disattenzioni e deconcentrazioni patite soprattutto in chiave di marcature  e piazzamenti difensivi, di errori in fase di disimpegno davanti la nostra area di cui  i nostri avversari, non proprio irresistibili, hanno cinicamente ed implacabilmente approfittato e capitalizzato.

Quindi, già da martedì, alla ripresa degli allenamenti, il duo Bongio-Glorioso, assieme al patron Bordese, deluso e insoddisfatto anche lui ovviamente,cercheranno di individuare le cause delle patologie cliniche e fisiologiche dell’Atletico, stilare una diagnosi, per trovare adeguate terapie d’urto in grado di risollevare le condizione del degente ed avviarlo progressivamente verso una buona guarigione.

Sicuramente, inanellare una serie di risultati positivi consecutivi, a partire dal prossimo turno, costituirebbe una poderosa  vitamina ed una salutare e benefica iniezione di fiducia che potrebbero consentire ai nostri giocatori di rigenerarsi  nel gioco  e nel morale ritrovati.

Diventa così uno snodo decisivo per la prosecuzione del campionato la partita di domenica prossima contro il Pinasca, che, nonostante la sconfitta interna, ha mantenuto la seconda posizione seppur in coabitazione con Bricherasio,Aurora e San Secondo, tutte appaiate a quota 10.  Come abbiamo potuto notare, guarda caso, tutte squadre che lo scorso  hanno lottato assieme alla nostra per l’aggiudicazione delle posizioni valevoli per la zona play off. Quindi all’appello mancheremmo solo noi!!!! Tanto per ristabilire gli equilibri dello scorso campionato ed i rapporti di forza.

Discorso a parte merita il Villar Perosa,  leader a punteggio pieno con 15 punti, che con questo ruolino di marcia minaccia  gli altri naviganti del girone E di compiere una prepotente ed inarrestabile cavalcata solitaria, emulando  così  le gesta del Garino dello scorso campionato.  Le premesse ci sono….. dipenderà dalla continuità di rendimento dell’attuale capo classifica  ma anche dal comportamento delle squadre inseguitrici.

Anche oggi, la prestazione complessiva della squadra non ci permette di esprimere una valutazione sufficiente ( 5,5).

Le reti incassate da Grasso sono sembrate ineluttabili e senza possibilità di opposizione per tentare di evitarle.

Il pacchetto difensivo ha evidenziato e confermato le note  lacune e  manchevolezze in fase di marcatura, chiusura degli spazi, errori di posizionamento,  concentrazione,difficoltà nell’azione di disimpegno palla al piede fuori area.

Il centrocampo ha stentato in entrambe le fasi di possesso e non possesso palla, oggi veniva saltato quasi regolarmente dagli avversari di reparto, non riuscendo a gestire bene le varie situazioni di gioco. Ferrantelli è apparso l’unico che ha giocato con determinazione agonistica fino alla fine. E Pisano spostato dietro per situazioni contingenti non aiuta certo a mantenere i giusti equilibri tattici. Aspettiamo anche il rientro di Gala per una rivalutazione  più completa ed aggiornata   della situazione.

Assente Russo, Bongio ha affiancato Di Prima a supporto di Mendola. Fabio, gran bella rete a parte, è stato tra i più pericolosi assieme a Cagliero ( peccato le due limpide  occasioni di testa che non ha saputo sfruttare ed il tiro finito fuori)  mentre il Capitano è stato  autore comunque di una prestazione fatta  più di  sponda, da punto di riferimento, di generosità e  di spirito combattivo che di azioni veramente pericolose.

L’esordiente Gabriele Tifni, scelta inevitabile di Bongio per le normative regolamentari riguardanti i fuori quota da utilizzare in campo ( ed anche per sopperire  alla sparizione definitiva di Luca Caula, dopo quella del cowboy  Garis, n.d.r.), ha patito l’ambiente caldo e l’agonismo elevato, ha fatto quello che le possibilità attuali gli hanno permesso, prendendosi anche un fastidioso mal di testa dopo la sostituzione.

Per concludere, migliori in campo ( o tra i meno peggio, dipende dai  punti di vista….) Ferrantelli, Di Prima, ad intermitenza il geometra Pisano e  il ” Che” Lavezzo, rabbioso,deciso  e determinato.

Bongio ha impostato la gara con il modulo tattico studiato,provato  e deciso in settimana e con gli uomini limitati  che aveva a sua disposizione. Alla fine, anche lui sconsolato ed abbandonato in panchina, quasi rassegnato. Speriamo mai domo e con lo spirito giusto per ripartire.

Ci rivediamo domenica prossima…..

 

MIMMO MONACHINO.

 

Il centrocampista Francesco Ferrantelli, tra

i migliori in campo contro il Perosa.

 

 

 

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