Prima categoria girone E, 5^ giornata di andata, 6 ottobre 2019: Villar Perosa-Atletico Racconigi 3-1

Villar Perosa, Stadio Comunale Gaetano Scirea, ore 14.30.

Formazioni.

Villar Perosa(4-2-3-2): Basano; Pochettino(46°Vertullo),Quattrocchi,Chiarelli,Tosello; El Bahi; Della Rocca(89° Micol), Sanmartino,Neri(64° Intini); Dalla Costa,Martin(91° Aglì).

A disposizione: Stolcis,Peyronel,Macaluso,Richiardone.

Allenatore: Wellmann,

Atletico(4-3-1-2): Bisio 6; Canale s.v.(34° Garello 5,5), Mancuso 7, Rollè 7,(75° Mendola) Rosso 6,5; Ferrantelli 5,5, Akwasi 6,5(78° Mutta), Vergnano 6;  Trapani 6,5, Riscaldino 6,5.

A disposizione: Grasso,Clari.

Allenatore: Bongiovanni, 6.

Direttore di gara: Samuele Perlo della sezione di Nichelino, 5,5.

Tabellino.

Marcatori: 29° Trapani,64° Martin su rigore, 73° Vertullo,90° Dalla Costa.

Espulsi: 52° El Bahi, 69° Ferrantelli, entrambi per somma di ammonizioni.

Ammoniti: Quattrocchi, El Bahi,Vertullo,Dalla Costa,Martin(V.P.), Mancuso,Rollè e Ferrantelli (A.)

Recupero: 2 minuti p.t., 3 minuti s.t.

Note: pomeriggio nuvoloso e fresco, 16°, terreno di gioco ben curato ed  in buone condizioni, spettatori una quarantina circa.

L’Atletico Racconigi esce sconfitto dal ” Gaetano Scirea” di Villar Perosa al termine di una partita ben condotta per circa un’ora, al cospetto della squadra capolista, dopo essere passato anche in vantaggio nel primo tempo.

Diciamo subito  che gli uomini di mister Bongio hanno tenuto testa all’avversario allenato da Wellmann fino a quasi metà ripresa, allorquando erano  anche rimasti in condizione di superiorità numerica per l’espulsione scattata ai danni di Mimmo El Bahi.

A decidere le sorti dell’incontro sono stati determinanti alcuni  singoli episodi e  diverse circostanze sfavorevoli e sfortunate che hanno orientato risultato e partita a vantaggio della leader capo classifica del girone a punteggio pieno.

Ad un certo punto dello svolgimento della gara, è sembrato che la squadra avesse di colpo smarrito la propria autostima,la  voglia di lottare e  di combattere, di contrastare l’avversario e di metterlo in difficoltà così come avvenuto in maniera efficace fino al momento del rigore che ha ridato vigore e slancio alla squadra di casa messa seriamente sotto scacco  dal  nostro dispositivo tattico e  dal nostro  atteggiamento mentale  e che oggi non è apparsa così  trascendentale ed imbattibile, anzi…..

Alla distanza, in aggiunta alla ridotta disponibilità attuale e contingente  dell’organico a disposizione( con parecchi, importanti  elementi della rosa stagionale  infortunati ) , sono  emersi limiti  di personalità e caratteriali, di tenuta nervosa e psicologica, di individuali, autolesionistiche  carenze e manchevolezze  tecniche, che hanno impedito anche oggi di conseguire un risultato positivo, nonostante ci fossero le concrete premesse e possibilità di uscire dalla proibitiva trasferta odierna con un risultato  che sarebbe stato meritevolmente  positivo.

Dopo la rete del pareggio su rigore del capitano Martin, la compattezza della  nostra squadra si è  andata progressivamente sgretolando, sfaldando  e sfilacciando, con conseguente calo fisico,  blackout mentale ed anche di gioco  che alla fine hanno determinato e condizionato il punteggio e l’esito finale.

Dispiace anche perchè in settimana la squadra si era preparata ed allenata bene per affrontare il difficile impegno odierno, mister Bongio aveva  studiato ed apportato delle modifiche  e delle varianti tattiche al  sistema e al metodo di gioco, mettendo poi in campo uno schieramento che prevedeva e ricollocava la posizione di Capone come trequartista ad agire e proporre dietro le punte Trapani e Riscaldino.

Per effetto dei risultati registrati al termine di questa quinta giornata di andata, l’Atletico è pericolosamente  scivolato in ultima posizione,  ironia della sorte appaiato come punteggio e andamento di risultati  ai cugini del Pro.Po., sconfitti a domicilio dall’ex fanalino di coda Canale 2000.

Praticamente il punto più basso toccato dalla nostra squadra da quando milita nel campionato di prima categoria.

Adesso, tutti assieme,  bisogna assolutamente e gradualmente  riuscire a tirarsi fuori da questa sgradevole ed imprevista situazione di classifica per evitare di rimanere impantanati ed impaludati nei fondi di bassa classifica a partire da domenica prossima, avversario di turno, il temibile Spartak San Damiano.

Ritornando alla partita.

Per quanto riguarda la formazione mandata in campo, Bisio riprendeva il ruolo di titolare tra i pali al posto di Grasso, appena rientrato domenica, vittima dei postumi di un infortunio ad una mano subito nell’allenamento di rifinitura di giovedì scorso( con sospetto interessamento di qualche legamento, in settimana accertamenti diagnostici più approfonditi,n.d.r.), Rollè veniva proposto come centrale difensivo al fianco di Mancuso( al posto di Fanelli  indisponibile,infortunatosi ad alcune dita di una mano durante la partita contro il Bricherasio di una settimana addietro), Gyimah Akwasi veniva schierato sulla linea mediana, mentre il capitano Mendola veniva fatto accomodare inizialmente in panchina, tenuto a fermo biologico e  a “risparmio energetico”, pronto ad essere lanciato nella mischia nel secondo tempo.

Sul fronte della capolista, mister Wellmann schierava sullo scacchiere del terreno di gioco un duttile ed eclettico 4-1-3-2, con Mimmo El Bahi a fare da centromediano metodista  alla”Pirlo” tra la difesa ed il reparto offensivo,con i soliti Dalla Costa e Martin a fare da guastatori ed assalitori , Della Rocca in posizione più arretrata  ad agire come esterno destro sulla linea mediana, con Neri a fungere da playmaker ed ispiratore delle fonti di gioco.

Cronaca primo tempo.

Incastonato ed incastrato tra i suggestivi pendii della Val Chisone, sul terreno di gioco in titolato al grande capitano della Juve, le due squadre scendevano in campo  agli ordini del signor Samuele Perlo della sezione di Nichelino, sotto un cielo grigio e nuvoloso, in un pomeriggio fresco e su un manto erboso sempre  ben curato e tenuto in ordine.

Sugli spalti circa una quarantina di spettatori, Atletico che rispolverava la tradizionale casacca a strisce verticali rosso blu, mentre il Villar esibiva una maglia bianca con bande  laterali azzurre.

Prima conclusione in porta dopo una trentina di secondi  a cura dell’estrosa mezzala Neri il cui sinistro  dalla lunga gittata sorvolava di alcune spanne la traversa della porta di Bisio.

Fin dai primi minuti di contesa, si intravedevano le  prime avvisaglie di nervosismo e di scontri fisici  e gladiatori che vedevano protagonisti Martin e dalla Costa da una parte e Mancuso dall’altra; in occasione di uno di questi, al 10° minuto, l’aitante attaccante numero 9 sferrava una evidente  manata proditoria e gratuita sulla faccia del nostro difensore centrale mentre l’arbitro non se ne avvedeva in quanto girato da un’altra parte.

Il Dalla Costa aveva reagito in malo modo ad un precedente  e deciso intervento di Mancuso sul quale aveva ottenuto un calcio di punizione(  tra i due duellanti, le scintille  cariche di energia  aggressiva  e belligerante  saranno poi continuate per gran parte del match, infatti saranno alla fine ammoniti, n.d.r.).

Al 16° era ancora Neri a creare una situazione di pericolo nella nostra area con una conclusione deviata in angolo da Rollè con un intervento in scivolata.

In queste fasi di gioco, il direttore di gara  Perlo era costretto ad intervenire continuamente per sanzionare i numerosi interventi scorretti e  i diversi falli tattici che reciprocamente venivano commessi dai giocatori.

Si assisteva così a numerose  e ripetute interruzioni di gioco, frutto di un’eccessiva foga agonistica che diffondeva un latente nervosismo tra i giocatori, rendendo la partita spigolosa e carica di una esagitata  tensione agonistica(non a caso, al termine dei 90 minuti si conteranno complessivamente 8 ammonizioni e 2 espulsioni,n.d.r.) .

Al 22° primo tentativo verso la porta avversaria per l’Atletico: Riscaldino scorgeva fuori dai pali il super pagato ( così dicono,n.d.r.) Basano e cercava di sorprenderlo  dalla siderale distanza con una lunga traiettoria che risultava imprecisa, concludendo la sua parabola discendente oltre la trasversale, con il portiere che nel frattempo aveva recuperato la sua posizione.

Al 24°, veementi proteste dei giocatori del Villar  all’indirizzo del direttore di gara a  causa di un presunto, affettuoso,vendicativo  “rendez vous”di Mancuso ai danni del provocatore Dalla Costa, terminato a terra tramortito dal colpo che avrebbe ricevuto dal nostro difensore a palla lontana.

Anche in questa circostanza l’arbitro, non avendo assistito direttamente  all’episodio incriminato e contestato, non prendeva provvedimento disciplinare alcuno, ma sicuramente, dopo i due episodi, avrebbe cercato di  controllare  meglio quei due rissanti e rissosi giocatori entrati nel mirino comportamentale.

Al minuto 29 l’Atletico riusciva a sbloccare il risultato a proprio vantaggio: fluidificazione di Canale dall’out destro, cross a mezza altezza che raggiungeva ed innescava  Trapani che di prima intenzione calciava con una girata di destro al volo indirizzando il pallone imprendibile in fondo al sacco, alla destra della porta difesa da Basano.

Davvero una rete di pregevole fattura per tempismo, tecnica di esecuzione e precisione e seconda marcatura stagionale del bomber numero 9.

Successivamente si infortunava Canale che era costretto ad abbandonare il terreno di gioco al 34°, con  Bongio che mandava in campo Garello, con conseguente spostamento di Rosso sulla fascia destra e collocazione del neo entrato su quella sinistra.

Fino al termine  del tempo regolamentare le due antagoniste continuavano a fronteggiarsi a viso aperto non riuscendo a creare nitide ed interessanti  occasioni da rete.

Durante i due minuti di recupero concessi, era Martin a rendersi pericoloso in occasione di due calci di punizione  della cui esecuzione se ne era incaricato personalmente.

Primo minuto di  over time, primo calcio piazzato da posizione quasi centrale che veniva respinta da un colpo di testa di ferrantelli che si era staccato dalla barriera; secondo minuto di recupero ancora il capitano del Villar, questa volta dal settore di centro sinistra, tiro centrale che aggirava la barriera che terminava direttamente tra le braccia di Bisio ben piazzato tra i pali.

Cronaca secondo tempo.

Wellmann lasciava negli spogliatoi il terzino destro Pochettino per sostituirlo con Vertullo che assumeva la posizione di centrale difensivo, con decentramento di Quattrocchi sul settore difensivo destro.

Al 51° Trapani spediva alto sopra la traversa un  suo tentativo su colpo di testa, mentre un minuto dopo il Villar rimaneva in condizioni di inferiorità numerica per l’espulsione comminata dal direttore di gara ai danni di Mimmo El Bahi, il cui intervento sullo stesso Trapani  veniva giudicato meritevole del secondo cartellino giallo.

Proteste dal campo e dalla panchina, con il bravo giocatore numero 6 che si allontanava dal terreno di gioco più deluso e contrariato che arrabbiato.

Al 58° ci provava Capone dai 25 metri, conclusione centrale sulla quale basano non aveva difficoltà ad intervenire

In condizioni di superiorità numerica, l’andamento della partita si sarebbe dovuto incanalare  ed indirizzare sui binari giusti a nostro vantaggio e favore, in virtù anche del risultato che stava maturando positivamente per le nostre sorti e speranze. Invece accadeva che i nostri ragazzi si dimostravano  incapaci di sfruttare la situazione favorevole e di infliggere agli avversari il decisivo colpo per decretare la loro capitolazione finale.

Nell’animo della maggior parte dei nostri giocatori subentravano stranamente e progressivamente forme di timidezza, di nervosismo, di smarrimento, di insicurezza, di quasi paura di riuscire a mantenere il risultato positivo che si stava concretizzando,  di inspiegabili condizionamenti psicologici negativi che hanno sicuramente agevolato gli avversari che non si sono mai scomposti e disuniti nel loro  tentativo di rimontare lo svantaggio,continuando a lottare con coraggio e spirito di  abnegazione ( praticamente con gli attributi che sono mancati ai nostri nei momenti decisivi del match,n.d.r.).

Al 63° doppia occasione consecutiva per i padroni di casa: una velenosa punizione del solito Martin dal limite dell’area esaltava Bisio che si distendeva alla sua destra con prontezza di riflessi  per respingere il pallone la cui parabola era destinata all’angolino destro della porta; susseguente corner, respinta corta e difettosa della nostra difesa, conclusione di Quattrocchi dal dischetto del rigore, pallone che sfilava fuori di un soffio alla destra del palo della nostra porta.

Ma la 64°, un’ingenuità colossale di Garello in area di rigore( contatto fisico evitabile ai danni di Martin) costringeva il direttore di gara ad assegnare il penalty che veniva trasformato con destrezza dal capitano numero 11 che batteva il nostro estremo difensore alla sua destra.

Cominciava così a sfumare il sogno di uscire vittoriosi dalla  prevista ,proibitiva trasferta in quel di Val Chisone.

Al 69° Intini entrava al posto di Neri e subito dopo accadeva la seconda, decisiva, devastante ingenuità racconigese: il capitano Ferrantelli, precedentemente ammonito, commetteva un inutile intervento falloso all’altezza del cerchio di centrocampo ai danni di un avversario, il direttore di gara, inconsciamente, non aspettava altro per riportare e ristabilire la parità numerica in campo e doppio cartellino giallo inevitabile ed irrazionale.

Da quel momento il cedimento strutturale e psicologico della nostra squadra, con conseguente rimonta e ribaltamento del  risultato ad opera della capolista,  veniva completato al minuto 73:sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dalla Rocca svettava più alto dei nostri marcatori ed indirizzava verso la nostra porta,Bisio preferiva respingere e deviare il pallone che si stampava sulla traversa e sulla ricaduta in campo era Vertullo, lasciato solo ed indisturbato, a non avere difficoltà alcuna ad appoggiare e a ribadire in rete.

Fine delle trasmissioni e Atletico resettato .

Non servirà a nulla l’ingresso in campo di Mendola( con passaggio della difesa a 3) al posto di un generoso Rollè nell’ultimo quarto d’ora di partita, le idee , la capacità di reagire, di  replicare e riemergere dalla situazione si erano spente.

Era lo stesso Mendola al 77° a provare  ad impensierire la retroguardia avversaria ma il suo tentativo di conclusione di destro da poco dentro l’area veniva respinto e ribattuto in angolo da Vertullo.

Due minuti dopo,azione che si trasferiva sul fronte opposto con Dalla Costa che riusciva a destreggiarsi nella nostra area  e conclusione di destro ad effetto a rientrare che passava distante dall’incrocio dei pali.

Al 78° Bongio sostituiva Gyimah con  il giovane Mutta; ormai l’unico  schema proposto dall’Atletico prevedeva lanci e palla lunga a scavalcare il centrocampo, modalità tattica che non produceva gli effetti sperati sia per mancanza di precisione e di fiducia dei nostri attaccanti sia per l’attenzione e la determinazione della retroguardia avversaria che riusciva a rintuzzare e vanificare i disperati nostri tentativi .

Anzi, praticamente allo scadere del 90° minuto, era il Villar a chiudere definitivamente risultato e partita con il sigillo del 3-1 firmato da Dalla Costa che su appoggio smarcante di Martin  di sinistro trafiggeva ed uccellava Bisio che vanamente aveva tentato di intercettare il fendente dell’attaccante avversario.

Nei 3 minuti di recupero ultima conclusione di Trapani che si spegneva sull’esterno della rete.

Fischio finale di Perlo e giocatori racconigesi che guadagnavano mestamente  la via degli spogliatoi a capo chino, in preda ad un evidente  stato confusionale accompagnato da una condizione psicologica di scoramento e delusione serpeggianti

Cosa dire ancora.

E’ evidente  ed oggettivo  constatare il fatto che  una situazione  di classifica così deficitaria e scadente era impensabile anche nelle menti dei più pessimisti in sede di previsioni e pronostici sulle nostre possibilità di iniziare bene  le prime giornate della nuova stagione agonistica.

Considerando anche un calendario favorevole dove la nostra squadra ha giocato tre volte su cinque in casa al Trombetta, non essere riusciti a sfruttare il fattore campo è un elemento che induce a fare un po di autocritica, in virtù del fatto che abbiamo incontrato avversarie alla nostra portata( San Secondo, Villastellone e Bricherasio) ma che sono riuscite a capitalizzare al massimo la loro prestazione presentando  con squadre meglio organizzate,attrezzate ed equilibrate, aiutate anche da un pizzico di buona sorte favorevole.

Già domenica prossima, la partita contro lo Spartak San Damiano , terzo in classifica con 10 punti e con una coppia di attaccanti temibile come quella rappresentata da Adriano Porta e Albi Torra( 8 reti complessive sulle 11 segnate dalla squadra) potrebbe costituire uno snodo , un crocevia fondamentale per le prospettive dell’Atletico, dove ottenere la prima vittoria stagionale significherebbe ridare ossigeno ad una classifica  asfittica,anonima e deprimente, rilanciare il morale di tutto l’entourage tecnico e societario, cominciare a intravedere la luce in fondo al tunnel.

Staremo a vedere, i ragazzi, l’allenatore non devono demordere e sperare di riprendersi con le loro forze e le loro capacità e possibilità. Il campionato ancore è lungo , c’è ancora tempo per rimediare a questa falsa partenza ma bisogna rimboccarsi le maniche  riprendere a mangiare l’erba.

Il punto del girone.

Il Villar consolida la sua posizione di leader del girone centrando il quinto successo su altrettante partite(15).

Possiamo affermare che la squadra di mister Wellmann  sarà una delle protagoniste fino alla fine anche se dovrà lottare ed impegnarsi partita dopo partita, potendo contare su una struttura di squadra collaudata che da anni recita un ruolo da prima fila, arricchita  ed impreziosita dalla presenza dei vari Martin, Dalla Costa, Neri e Basano.

A tre punti di distanza (12) il sorprendente e “misterioso” Villarbasse, una delle tante ancora  inesplorate new entry del girone ma che si sta facendo largo a suon di risultati : ieri ha battuto di misura in casa il Pralormo con rete di Berti.

Appaiati ad occupare le terza piazza  a quota 10 Orbassano( ieri mirabolante 3-3 contro il San Secondo e fantastica tripletta di  Jacopo Tozzi, capocannoniere del girone con 8 reti) e Spartak, nostra prossima avversaria, che ha regolato in casa in rimonta il Villastellone( fermo a 9 punti)  con il 2-1 finale, rete iniziale  di Foresto per ospiti e capovolgimento del risultato con la premiata ditta Porta&Torra.

Dietro questo primo gruppetto di battistrada troviamo a quota 8 Pinasca ( battuto in casa 1-2 dal rilanciato Garino, marcature di Inzitari per i locali e  Greco Ferlisi e Casagrande per i torinesi) e Sporting Club San Pietro( 1-1 in casa contro il Candiolo).

Più distanziati  con 7 punti Bricherasio e Perosa con la squadra dei Cullino Brothers che ha avuto la meglio proprio contro i perosiani grazie alla doppietta di Crazy Horse Rivoiro in risposta al vantaggio iniziale di Vicino.

Seguono nelle retrovie rispettivamente San Secondo(5), Pralormo con 4 ed il resuscitato Canale 2000(3) che è andato ad espugnare il campo del Pro.Po.( reti del guerriero  Aksels Lagzdins  per la formazione di Elia Prochietto e di Autera e Vico per i canalesi)  schiodandosi dall’ultima posizione in classifica occupata . ahimè, proprio da noi e dai nostri acerrimi cugini.

Classifica marcatori, comanda Tozzi con 8 segnature, seguito da Porta e Gioia con 5 e da Dalla Costa,Martin,Aksels e Rivoiro con 4.

I gol realizzati in questa 5^ giornata sono stati in tutto 25, con una media a partita di 3,1.

Buona settimana a tutti e appuntamento a domenica prossima per Atletico-Spartak San Damiano, ore 14.30, stadio Trombetta.

M.M.