Atletico stoppato dal Murazzo,1-1 e lotta riaperta in zona play off .

L’Atletico in versione minimal-sunday si fa imporre il pareggio casalingo da un Murazzo combattivo, aggressivo e coriaceo e, per effetto dei risultati delle sue antagoniste, vede nuovamente allontanarsi la capolista San Sebastiano, adesso a +5 , ma soprattutto risentendo il fiato sul collo per il riavvicinamento incalzante di Sant’Albano e Valle Po, distanziate di solo 2 punti.

Che potesse essere una partita che avrebbe potuto riservare pericolose complicazioni e minacciose insidie lo si poteva mettere in conto già alla vigilia, in considerazione del fatto che il Murazzo, tranquillamente posizionato a metà classifica, avrebbe reso difficile la partita, ben disposto e determinato a vendere cara la sua pelle e farsi depredare il suo scalpo.

L’andamento della partita si è fatto così progressivamente ingarbugliato e problematico, nonostante il vantaggio che la squadra di Nastasi era riuscito a procurarsi già nelle battute iniziali del primo tempo, mancando più volte diverse opportunità per mettere al sicuro il risultato che avrebbe permesso di aggiudicarsi tre preziosi e fondamentali punti per non perdere contatto con il vertice della classifica.

In questi casi sappiamo bene che sono i singoli episodi a determinare e a fare la differenza sull’esito di una partita e durante lo svolgimento dell’incontro, come racconteremo in cronaca, la contabilità e la molteplicità degli avvenimenti, alla fine, avrebbero paradossalmente potuto premiare entrambe le contendenti, sicuramente molto di più la nostra squadra per il numero delle occasioni prodotte.

Rispetto alla superlativa ed esaltante prestazione esibita a Sant’Albano la domenica delle Palme, la squadra di mister Nastasi ha fatto registrare un piccolo passo indietro in termini di gioco, di personalità, di intensità, di lucidità, di concretezza in fase offensiva, nonostante l’impegno e la buona volontà profusi.

Come accennato in precedenza, la squadra ha avuto alcune buone opportunità per chiudere la partita e mettere in sicurezza il risultato, circostanze che non si sono concretizzate per errori di mira, di imprecisione, di troppa frenesia, di mancanza di finalizzazione e di cinismo nei momenti cruciali e decisivi.

Il Murazzo comunque non è rimasto a guardare, volendo evitare di essere la vittima sacrificale di giornata, disputando una buona ed onesta partita per velocità e dinamismo, meglio tra i reparti di centrocampo ed attacco, meno in quello difensivo, ed in alcune occasioni è stato molto pericoloso ed insidioso, capitolo a parte il rocambolesco gol della domenica incredibilmente pescato da Shehu in apertura di ripresa.

L’Atletico, rimasto per buona parte del secondo tempo in condizioni di inferiorità numerica (successivamente riequilibrata e compensata), recrimina per un secondo penalty non accordato dal direttore di gara per un evidente atterramento in area ai danni di Oliveto: rispetto alla massima punizione precedentemente assegnata per un veniale contatto ai danni di Mainardi, in questa circostanza l’intervento falloso del difensore Calorio sul nostro numero 8 era apparso più netto ed evidente, meritevole di essere sanzionato con la concessione del tiro dal dischetto. Ma tant’è!!!

Come nostro consueto stile di contastorie di vicende calcistiche e di addetti ai lavori dilettanti, imparziali ed obiettivi, inutile stare a recriminare, a lamentarsi, a cercare alibi e scusanti, a dolersi e rammaricarsi relativamente ai singoli episodi, ma in questo caso, per come è finita la partita, ci sembra opportuno rilevare che a volte sono proprio i singoli fatti ed accadimenti a condizionare e ad influenzare l’esito di un match.

Mancando la controprova, magari quel rigore se fosse stato assegnato avrebbe potuto essere parato o sbagliato! Ma intanto lo si concede!

Torniamo a noi.

La mezza battuta d’arresto odierna interrompe il filotto di 4 vittorie conseguite con il quale la nostra squadra si era portata a ridosso della capolista San Sebastiano e distanziato di 4 lunghezze il gruppetto delle inseguitrici più immediate.

Certo, nonostante il pareggio interno, si è mantenuta la seconda posizione in solitaria ma, contemporaneamente, le nostre antagoniste ne hanno tratto vantaggio e beneficio, approfittando dei loro risultati favorevoli ed accorciando le distanze nella graduatoria provvisoria( vedi classifica a fine articolo).

Mancano ancora 6 turni alla fine del girone di ritorno e della regular season, il calendario dell’Atletico suddivide equamente gli impegni in casa(Roretese, Bisalta e Marene) e le partite in trasferta (Ceva, Sanfront Valle Po e Canale) ed i conti ed i bilanci, come sempre , si faranno alla fine e può ancora succedere di tutto!

L’Atletico dovrà essere bravo e farsi trovare pronto sul pezzo, a sfruttare gli eventuali passi falsi di chi sta davanti e di chi sta dietro, prefissandosi come obiettivo minimo quello di arrivare secondi, rimanendo tutti concentrati per affrontare al meglio delle proprie forze, delle risorse a disposizione e delle effettive capacità la rimanente parte della stagione.

Sarà il campo, come sempre, ad esprimere la sua sentenza.

Racconigi, 24 aprile 2022, ore 15.00, stadio Trombetta, 9^ giornata di ritorno.

Formazioni.

Atletico(4-3-1-2): Nardi 6,5; Rosso 6,5 (78′ Schiraldi), Fraccon 7, Mancuso 6,5, Fanelli 6 (89′ Zizzo); Oliveto 6,5, Caricato 6,5, Mazzei 6; Caristo 6,5; Pivesso 6(79′ Pagnotta), Mainardi 7.

In panchina: Gallesio, Bisio, Ansaldi, Cauduro, Marku.

Allenatore: Nastasi, 6,5.

Murazzo(4-4-2): Bersano; Busso, Grasso, Manes, Calorio (66′ Boscarino); Paschetta, Talamo (59′ Pelissero), Konatè, Daniele Serra(81′ Bergese); Shehu, Di Biase.

In panchina: Poccetti, Farcas, Matteo Serra, Gerbaudo, Torta, Olocco.

Allenatore: Simone Prato.

Direttore di gara: Riccardo Di Simone della sezione di Torino, 5,5.

Tabellino.

Marcatori: 13′ Caristo (rigore), 53′ Shehu.

Espulsioni: 49′ Oliveto, 68′ Manes, entrambi per doppia ammonizione.

Ammonizioni: Mazzei, Mainardi, Calorio e l’allenatore Prato (proteste).

Recupero: 1′ p.t., 3′ s.t.

Note: pomeriggio prevalentemente soleggiato, temperatura 15°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa un centinaio.

Osservata la sosta per le festività pasquali, l’ottavo turno del girone F metteva di fronte Atletico e Murazzo( andata 2-1 per noi, reti di Mennitto, Fraccon e Daniele Serra, n.d.r.), con entrambe le squadre che si presentavano in buona salute psicofisica, reduci da una serie di partite utili consecutive, ma con diverse e risapute prospettive di posizioni di classifica ed opposti obiettivi da raggiungere.

Mister Nastasi doveva rinunciare allo squalificato Simone Mennitto, attuale leader della classifica marcatori con 15 reti( oggi agganciato dal sansebastianese Fabio Bosio, n.d.r.), così nel suo ruolo di trequartista veniva schierato Samuele Caristo.

Nella formazione di partenza, l’altro avvicendamento tattico vedeva titolare dal primo minuto Matteo Rosso al posto di Sasà Schiraldi, schierato esterno destro della linea difensiva a 4.

Per evitare problematiche e pericolose confusioni cromatiche, il direttore di gara Riccardo Di Simone della sezione di Torino, per non sapere ne leggere ne scrivere , invitava la squadra ospitante ad indossare la terza divisa stagionale, quella arancio con inserti neri, essendo quella bianco granata e quella rosso blu stridenti e poco distinguibili rispetto alla casacca rossa esibita dalla compagine ospite.

Cronaca primo tempo.

I primi minuti di gioco erano caratterizzati da alcune pericolose iniziative racconigesi.

Al 2′ Mainardi veniva azionato da una smarcante verticalizzazione di Caristo ma, entrato in area, veniva tempestivamente anticipato da un difensore avversario.

Al 5′ era la volta di Pivesso ad insidiare la porta difesa da Bersano e, dopo avere aggirato il suo diretto marcatore da posizione defilata dal settore sinistro dell’area, concludeva a lato di qualche metro.

Al 9′, la replica dei fossanesi costringeva Nardi a chiudere lo specchio della porta sull’accorrente Di Biase che, decentrato sulla sinistra dell’area piccola, si vedeva intercettare il suo tentativo di battuta dal nostro portiere in uscita in tuffo.

Al 13′, l’Atletico passava in vantaggio: limite dell’area, combinazione veloce tra Pivesso e Mainardi, con quest’ultimo che penetrava all’interno dei 16 metri, veniva affrontato ed atterrato da tergo in maniera scomposta dal difensore Calorio che veniva per questo ammonito.

Il direttore di gara, ben piazzato sulla dinamica dell’azione, assegnava la massima punizione che veniva trasformata da Caristo, esecutore incaricato di giornata, la cui battuta rasoterra forte e precisa si insaccava alla sinistra di Bersano che comunque aveva intuito ed indovinato l’angolo di tiro senza però poterci arrivare.

Per l’Atletico, quindi, essere riusciti a sbloccare il risultato già nel primo quarto d’ora, con il prevedibile sbilanciamento tattico del Murazzo alla ricerca di rimediare allo svantaggio subìto, avrebbe dovuto e potuto consentire di gestire la gara con le ripartenze in velocità e le azioni in contropiede di cui i componenti del fronte offensivo sono specialisti in materia.

Al 19′, una punizione dal vertice di destra dell’area di rigore calciata da Shehu si infrangeva sulla barriera, mentre al 27′, sempre su calcio piazzato dai 25 metri, da posizione centrale, Fanelli mandava abbondantemente alta sulla traversa la sua sciabolata mancina.

Al 30′, l’episodio che avrebbe potuto determinare l’assegnazione del secondo penalty di giornata: Oliveto, entrato in area di rigore dal lato destro, veniva affrontato irregolarmente da un falloso intervento di un difensore avversario e terminava a terra, sulla convulsa prosecuzione dell’azione il pallone arrivava dalle parti di Pivesso il cui tentativo di girata verso la porta veniva bloccato da Bersano. Per Di Simone tutto regolare.

Dalla tribuna, come descritto in precedenza, a velocità normale, era chiara e palese la percezione che si fosse trattato di un intervento sanzionabile con la concessione della massima punizione, un episodio più netto del precedente rigore accordato.

Al 40′, il Murazzo rischiava di rimanere in inferiorità numerica: Mainardi, il più vivace e pericoloso dei nostri attaccanti, veniva affrontato in maniera scorretta da Calorio al limite dell’area, il direttore di gara risparmiava l’estrazione del secondo cartellino giallo nei confronti del numero 3 fossanese che in questo modo poteva continuare regolarmente la sua partita.

La susseguente punizione decretata dall’arbitro ed eseguita con il sinistro a giro da parte di Oliveto terminava di un metro fuori rispetto all’incrocio dei pali.

Era questa l’ultima occasione rilevante della prima frazione di gioco.

Cronaca secondo tempo.

Al 48′, un lungo tiro cross di Rosso indirizzato in area dall’out destro, diventava un’insidiosa parabola spiovente verso la porta avversaria che costringeva Bersano ad alzare la sfera in angolo.

Un minuto dopo, l’Atletico rimaneva in 10 uomini per l’espulsione deliberata dal direttore di gara nei confronti di Oliveto, già ammonito, che puniva, forse in maniera eccessiva, un veniale tocco di mano del nostro centrocampista nei pressi dell’area del Murazzo.

Così, come succede subito dopo questi imprevedibili, estemporanei e sfavorevoli eventi , come se fosse un’aleatoria ma inesorabile legge scritta, una specie di effetto domino, il Murazzo riusciva ad impattare il risultato.

Minuto 53, su un sofferto disimpegno della nostra retroguardia in prossimità del lato sinistro dell’area di rigore, Shehu intercettava il pallone e lasciava partire un tracciante parabolico, iperbolico e mirabolante che terminava la sua traiettoria andandosi ad insaccare sotto l’ incrocio dei pali, dalla parte opposta a quella di tiro, con Nardi, fermo sulla linea di porta, che rimaneva sorpreso, esterrefatto e incredulo.

Come si dice in questi casi, il tipico gol della domenica trovato e sicuramente non cercato.

Sulle ali dell’entusiasmo per il miracoloso pareggio conseguito, al 55′, il Murazzo insidiava nuovamente la porta di Nardi con un tiro dalla lunga distanza di Grasso che terminava fuori di poco.

L’Atletico non si disuniva e, nonostante l’inferiorità numerica ed il contraccolpo psicologico del pareggio incassato, cercava di contrastare le iniziative avversarie e di proporsi in avanti con gli scatti ed i tentativi in profondità di Mainardi e Pivesso che riuscivano comunque a tenere sotto pressione la retroguardia ospite.

In una di queste situazioni, Mainardi mancava di poco la rete del potenziale nuovo vantaggio: 62′, l’attaccante numero 11, assistito da un lancio partito dalla linea mediana, si involava verso l’area avversaria ed il il suo tentativo con il destro da buona posizione veniva respinto da Bersano in angolo.

Al 65′, era la volta di Pivesso che provava a mettersi in evidenza ed a rendersi pericoloso ,ma la sua conclusione da posizione decentrata, da poco dentro l’area, terminava alta sulla traversa.

Al 68′, veniva ristabilita la parità numerica delle forze in campo: il difensore centrale Maner, già cartellinato con un limone ricevuto in precedenza, era costretto ad affrontare scorrettamente un lanciato Mainardi quasi al limite dell’area, con conseguente, inevitabile atterramento dell’avversario ed insindacabile ricevimento della sanzione arbitrale.

Nel frattempo, tra le proteste fossanesi per la decisione adottata, lontano dagli occhi del direttore di gara, si accendevano dei pericolosi focolai di nervosismo che vedevano protagonisti, in particolare, Mancuso e Busso, la cui colluttazione veniva arginata ed evitata dal preventivo intervento di alcuni rispettivi compagni. Nel frattempo, le reiterate ma composte proteste sollevate da Fabio Prato costringevano il direttore Di Simone ad ammonire il giovane allenatore del Murazzo.

La situazione veniva ristabilizzata e riportata alla calma ed alla normalità ed alla ripresa del gioco l’Atletico sfiorava la marcatura: 73′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, tra un nugolo di gambe che si incrociavano tra di loro, la deviazione sotto misura di Fanelli veniva respinta dal palo alla sinistra di Bersano, con successivo tentativo del neo cresimando Mazzei che appostato al limite dell’area spediva alto sopra la traversa.

Al 74′ era il neo entrato Pelissero a creare una situazione di pericolo per la nostra porta, mandando fuori di poco a seguito di una confusa azione scaturita da calcio d’angolo.

Le due squadre si allungavano sempre di più e davano fondo a tutte le loro risorse e le loro energie rimaste a disposizione, affrontandosi a viso aperto per tentare di aggiudicarsi l’intera posta in palio.

Nell’ultimo quarto d’ora, entrambi i mister procedevano ai cambi di giornata, in particolare Nastasi mandava in campo in ordine Schiraldi, Pagnotta e Zizzo, rispettivamente al posto di Rosso, Pivesso e Fanelli.

Al minuto 87, era nuovamente Shehu a mettersi in evidenza, alla ricerca di un altro clamoroso jolly di giornata, la sua violenta conclusione a mezza altezza scagliata dai 25 metri lambiva il palo alla sinistra di Nardi che assisteva immobile alla traiettoria.

Durante i 3 minuti di recupero, era l’Atletico ad andare vicinissimo alla segnatura con la duplice, consecutiva opportunità capitata sui piedi di Pagnotta prima e su quelli di Mainardi dopo, a pochi passi dalla linea di porta, con Bersano che in qualche modo riusciva ad opporsi.

Prima del triplice fischio finale, l’ultima occasione capitava dalle parti di Di Biase, bomber del Murazzo, che impegnava Nardi a compiere l’ultimo intervento della partita con una parata in tuffo su una conclusione rasoterra da distanza ravvicinata..

Evidente, a fine gara, davanti agli spogliatoi, la parziale delusione che si leggeva nelle espressioni di tanti nostri giocatori, stravolti dalla fatica e dallo sforzo fisico, per un pareggio che frenava il cammino dell’Atletico e rallentava ed allontanava nuovamente dal vertice della classifica.

L’ennesima occasione buona persa, l’ennesimo rammarico per una mancata vittoria che doveva essere portata a casa e poteva essere alla nostra portata.

Il “cahier de doleance” delle recriminazioni stagionali si allunga e si aggiorna, ma, come dicevamo, i conti si faranno alla fine.

Forza ragazzi, non molliamo, fino alla fine!!!

Il punto del girone.

La capolista San Sebastiano(50) allunga il distacco in classifica nei confronti dell’Atletico(45), che si conferma ancora attuale seconda forza del campionato.

I nero arancioni allenati da mister Enrici capitalizzano il fattore campo battendo la Roretese, terz’ultima, per 5-3( doppietta di Bosio, Celeghini, Bertaina e Biondi de Oliveira, autogol, Vivalda e Faule per i roerini).

Alle spalle dell’Atletico, come anticipato in sede iniziale di articolo, incalzano e si rifanno sotto Sant’Albano e Valle Po (43).

La squadra del presidente Ravera è indiscutibilmente la protagonista di giornata, vincendo in rimonta lo scontro diretto contro il Tre Valli ed espugnando il terreno di gioco di Villanova Mondovì.

Chiuso il primo tempo in svantaggio per 2-1, reti di Paludo Picolli, Ferreira Montezello e Morre, la squadra di Fabio Parola resiste e ribalta il risultato nei minuti finali grazie ai soliti frombolieri Brino e Unia, domenica scorsa adeguatamente neutralizzati, ingabbiati e depotenziati dalla prestazione monstre della nostra difesa.

Relativamente più facile ed agevole, anche se di misura, il successo per 1-2 ottenuto dal Valle Po in quel di Canale, Anselmo e Pedrini gli autori delle reti del blitz dei valligiani, del solito immarcescibile Vico quella della squadra di casa.

La rocambolesca sconfitta dei brasiliani del Tre Valli lascia a quota 40 la squadra di Del Vecchio, agganciata in classifica dal Boves che piega tra le mura amiche la resistenza albese della Stella Maris soltanto nel secondo tempo, con le segnature di Sidoli e Miha.

Torna alla vittoria e si rilancia la Saviglianese(38), momentaneamente avulsa dalla zona play off, che regola in casa il Ceva(prossimo nostro avversario) con un’autorete e la marcatura di Buschini.

Nelle posizioni di centro classifica, troviamo il Murazzo(34), e la coppia formata da Ceva e Marene.

Detto dei cebani sconfitti al Morino, la formazione rosso blu allenata da Pisano spezza il lungo digiuno di vittorie che durava da 6 turni, superando in casa la Roretese per 2-0, reti di Diop e Giordano.

Scendendo verso la zona play out, si incontrano il Bisalta e la Margaritese entrambe a quota 27, con aggancio in classifica ottenuto proprio nel delicato scontro diretto che ha visto prevalere 0-1 la squadra ospite guidata da capitan Calcagno, Formento il marcatore.

Più distanziate ed ormai quasi sicuramente destinate alla loro sorte, Sportroero con 17, Stella Maris con 16 e Canale con 15.

Le reti segnate in questa 24^ giornata sono state in tutto 25 con una media di 3,1 a partita.

L’Atletico si conferma in testa alla classifica di squadra più prolifica del girone, parziale di 57 reti( media 2,3), mentre la Roretese detiene ancora il primato di difesa meno battuta, 25 reti subite( media 1 gol a partita).

Classifica marcatori.

Per effetto della doppietta messa a segno nel 5-3 contro lo Sportoero, Fabio Bosio del San Sebastiano si riprende lo scettro del comando della classifica marcatori, agganciando a quota 15 il nostro Simone Mennitto, fermo ai box per turno di squalifica.

Al secondo posto, con 13 segnature, il trio composto da Celeghini, Campanella e Bertola, mentre con 12 rimangono al palo Pivesso e Di Biase, avversari diretti di giornata ed entrambi rimasti all’asciutto.

M.M.