…In tempi di Covid19……pensieri…impressioni….ricordi…auspici….previsioni…speranze……

Carissimi appartenenti alla famiglia Atletico!!! Amici sportivi.

E’ passato un mese esatto dall’ultima partita ufficiale di campionato disputata lo scorso 23 febbraio, vittoria fuori casa a San Damiano di Asti per 1-3.

Di conseguenza anche l’ultimo pezzo pubblicato sul nostro sito risale proprio al giorno successivo, 24 febbraio 2020.

Nel frattempo, durante questo mese, durante queste settimane, sappiamo tutti quello che è successo….

La progressiva diffusione pandemica del maledetto Covid19 ha completamente cambiato le nostre abitudini quotidiane, condizionando e causando la temporanea sospensione di alcune libertà, compresa quella legata allo sport in tutte le sue espressioni e manifestazioni.

Adesso la nostra libertà di circolazione, anche quella di praticare le attività sportive,è forzatamente,ineluttabilmente negata e questa condizione non l’avevamo presa in considerazione, talmente ci sembrava impensabile,imprevedibile.

Pensavamo fosse possibile per sempre superare la “linea del confine”,fino a quando lo guardavamo da questa parte; e invece no.

Vorremmo, avremmo voluto correre,viaggiare, muoverci,spostarci,partire,giocare…..Ma adesso non è più possibile.

Inutile recriminare,accusare, il virus è arrivato e si è insinuato tra di noi, è entrato non curandosi di confini,reticolati,mura,barriere.Ha stravolto le nostre abitudini e le nostre certezze trapassando la parola d’origine a quella più abietta: il confino, ossia la dimensione in cui il diritto è sospeso.

Messi al confino, in quarantena, in auto isolamento,però,adesso siamo costretti a pensare e a combattere, a sperare che tutto questo passi in fretta e si possa ritornare alla normalità.

Torniamo a noi, al calcio non giocato, al calcio interrotto per virus, e non solo il calcio ma anche tutti gli sport sono stati costretti a fermarsi, a bloccarsi.

Per quanto riguarda i campionati dilettantistici, abbiamo assistito al progressivo aggiornamento della deroga periodica  delle sospensioni delle attività direttamente collegato alle disposizioni contenute nei vari decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel corso delle ultime settimane.

Nel frattempo, la domanda ricorrente è quando si potrà tornare in campo!?

Nonostante gli ultimi dati sembrino dare un primo,timido segnale positivo nella lotta al Covid19, l’incertezza sulla ripresa della stagione agonistica regna sovrana.Ad oggi sembra impossibile anche ipotizzare la data di un possibile ritorno in campo.

Negli ultimi giorni si sono susseguite varie e disparate dichiarazioni a cura dei  massimi dirigenti  ed esponenti della L.N.D.

A tal proposito, ricordiamo e riportiamo sinteticamente alcuni concetti espressi dal suo massimo rappresentante, il presidente Cosimo Sibilia, rilasciate anche al portale nazionale Tuttocampo.

In pratica, è stato affermato che in questo momento è necessario portare avanti le indicazioni delle autorità competenti in attesa che la situazione migliori. L’obiettivo, quando ovviamente le condizioni di riprendere a giocare potranno consentirlo, secondo me attualmente utopistico e difficilmente realizzabile, sarebbe quello di scendere in campo ogni tre giorni, in maniera tale da poter concludere regolarmente la stagione agonistica.

Se necessario andando a sforare anche oltre la deadline del mese di giugno in modo da completare la stagione a tutti i livelli.

Le preoccupazioni ovviamente adesso sono ben altre rispetto a quelle del calcio e della conclusione dei campionati.La settimana in corso molto probabilmente sarà quella decisiva per il dilagarsi del contagio ed è questa la priorità fondamentale.

Ad oggi tutte le attività sono sospese fino al 3 aprile, in attesa di conoscere le disposizioni che le autorità sanitarie ed il governo decideranno di adottare e comunicare ufficialmente.

Quindi, in conclusione, si rimane in posizione di stand-by.

Nel frattempo, contestualmente,il presidente LND di Piemonte e Valle d’Aosta, Mossino, considerando il particolare momento estremamente negativo anche per lo sport dilettantistico, ha provveduto ad inviare una  specifica missiva di sensibilizzazione all’Assessorato allo Sport delle due regioni invitando i due Enti Territoriali ad assumere precisi provvedimenti di tutela e salvaguardia delle Società ed Associazioni Sportive insite sul territorio delle 2 regioni del Nord-Ovest.

In sostanza, in virtù della sospensione di tutte le attività sportive che ha determinato anche gravi danni di natura economica a tutte le Società ed Associazioni che hanno investito somme considerevoli per l’organizzazione di evento che non potranno trovare svolgimento,nonchè per i mancati introiti da manifestazioni già programmate ,si chiedono delle misure di sostegno e salvaguardia per poter eventualmente tutelare le suddette Società ed Associazioni. Staremo a vedere gli sviluppi della complicata vicenda.

Nella fattispecie, l’Atletico Racconigi, nella persona del responsabile e coordinatore del settore giovanile, Sandro Camon, aveva già programmato e pianificato per le  prossime settimane primaverili  una serie di adesioni e  partecipazioni a vari tornei  a livello provinciale ed interprovinciale che avrebbero dovuto coinvolgere tutte le squadre rappresentative le varie fasce di età (piccoli amici 2013-14,primi calci 2011-12,pulcini primo anno 2010,esordienti 2008-09,giovanissimi 2006-07,allievi 2004-05).

Anche per lo svolgimento di questi tornei attendiamo con interesse sviluppi futuri, virus permettendo!

Ritorniamo a noi, che dire…..

La sospensione delle attività che dura ormai da un mese, ha anche  tristemente interrotto ed inaridito quelle relazioni interpersonali, quelle interazioni sociali che erano diventate ormai rituali familiari che si celebravano regolarmente.

MI mancano tanto tante cose che ho avuto e spero riavrò nuovamente che facevano parte del vivere umano e non solo da appassionato  sportivo del calcio dilettantistico….Vengono fuori così,in ordine sparso, come se fossero tanti fotogrammi impressi nella memoria, tanti flashback che balenano nella mente……..

Gli allenamenti serali al Trombetta, l’immancabile pizza del giovedì sera alla Tortuga per parlare di previsioni ed aspettative per il turno da affrontare la  domenica successiva, le trasferte domenicali a bordo del mitico Ducato Fiat multi uso del Beppe Bordese, anima,cervello  e cuore dell’Atletico, con alla guida il gigante buono Gianpier Marchisio,le gioie,le sofferenze, le esultanze e le delusioni in tribuna(soprattutto nelle avventurose trasferte) da condividere con Michelina, con Ferrantelli Senior,con Spertino, Casale e gentili consorti,  la simpatia  strabordante e terrona di Scarpino, le accorate  disposizioni tattiche e gli  energici richiami dalla panchina, a volte burberi a volte energici  e incoraggianti, di Andrea “the  Gentle Giant” Bongio,   i fumi vaporosi  delle docce degli spogliatoi , le boccate defatiganti post-partita  di Camel e Marlboro light e  di tabacco rullato fai da te, l’ansia per l’impegno   di scrivere il pezzo in tempo   per il sito e la difficoltà oggettiva di fare le pagelle della partita, i commenti da bar dello sport  nella sede di via Ton il lunedì dopo, le nuove,gratificanti  amicizie ed esperienze  iniziate l’estate scorsa con Sandro, Renzo…… tutto improvvisamente spento, inaspettatamente lock down!!!

Mi mancano la partite dei ragazzini specialmente  quelle della squadra dei cosiddetti 2010 completamente costituita dai miei alunni delle classi quarte.

Mi mancano quindi doppiamente, in duplice funzione, e la lontananza,il distacco, il distanziamento fisico tra me è loro è maggiormente acuito e sentito( nonostante noi insegnanti  facciamo sentire  la nostra presenza attraverso i frequenti video messaggi che stiamo mandando loro tramite  i sistemi digitali tecnologici).

Quindi, un abbraccio forte a Seba, Eduard, Anselmo,Aldo,Manuel,Guido,Cava,Gabri,Lollo,Alex,Salvo,Mostafa…. Un abbraccio ed un ringraziamento ai loro genitori, in particolare a Gabriel Apostol, una persona splendida…..

Deprimente e triste pensare a tutti i bambini e a tutti i ragazzini della nostra scuola calcio  che non possono più svolgere la loro attività sportiva, gli allenamenti,le partite del loro fine settimana, dove il calcio era soprattutto un’opportunità straordinaria di  integrazione sociale,di interazione per costruire o consolidare rapporti di amicizia, anche tra gli stessi  genitori accompagnatori. Vedere, o meglio,  il fatto di pensare che da più di un mese( e per tanto tempo ancora…) i campi di via Ton e del Trombetta siano  e rimangano desolatamente privi di attività e di presenza di varia umanità suscita un senso di vuoto pneumatico incolmabile,psicologicamente angosciante….surreale….

E per concludere, loro, i ragazzi della prima squadra, l’antropologia umana,l’organico a disposizione,i giocatori: quelli giovani  da guidare,sostenere, giustificare,capire e comprendere anche sotto il profilo del comportamento, dell’educazione,dell’essere persone, ognuno con le sue qualità morali e umane( il simpatico casinista Bisio, Paride il giovane saggio,il taciturno Risca,il bizzoso Trapani,l’ondivago sognatore statistico  ed estatico  Pellissero, el grinta Mancuso, il mazziatore Fanelli,il timido Canale, il segaligno rigorista infallibile Vergna,l’incazzoso Clari,il dribblatore inCaponito) quelli più navigati, più esperti,più dotati di raziocinio( Francy Pisano, la coscienza critica e la sapienza calcistica,  Tony Mendola, il Capitano,lo “zingaro del gol”, leader carsimatico e capobranco,Gyimah Akwasi dall’incerta registrazione anagrafica ma dotato di  tanta geometria e fosforo,Luca Rollè umanità ,generosità e simpatia fatta a persona,il Ferra piratesco del genio guastatori assalitori,Rosso curatore di animali ma anche di anime in pena). Un pensiero va anche ai vari Mutta, il biondino, a Curcio, con il suo ginocchio cigolante,al giovane terzo portiere Pruneti e al suo babbo simpaticone e bischero, di grande compagnia.

Un pensiero affettuoso e carico di benevolenza , in questo particolare momento storico , va  dedicato anche  a loro, alle loro famiglie.

L’auspicio più bello, più impagabile che possiamo augurarci è quello di un arrivederci a più presto, di un ritornare a poterci abbracciare nelle buona e nella cattiva sorte, non solo sportiva,calcistica.

Allo stesso modo mi mancano tanto sia tutti i miei alunni ,le mie colleghe e i miei dirigenti quanto  tutti i componenti a vario titolo della famiglia ATLETICO. Mi, ci mancano i colori,gli odori,le voci,i volti, i rumori,i suoni, assottigliandosi il confine tra realtà e visione.

Oggi abbiamo la responsabilità di accettare tutto in nome della salute pubblica,abbiamo il dovere civile di tutelare la nostra sicurezza dal contagio e quella di chi ci sta accanto,accettando i sacrifici individuali e collettivi, sempre più restrittivi e limitativi, che ci vengono imposti.

C’è un’igiene del corpo che va rispettata severamente ma anche quella dello spirito che significa mantenersi lucidi e razionali di fronte ad una situazione che ci mette in gioco come nessuno si sarebbe aspettato.

Vinceremo con la “normalità”, non con ” l’eccezionalità”, con le nostre risorse personali, con il senso di appartenenza ad una comunità.

Mentre, intanto, mai come in queste  giornate, la primavera tarda ad arrivare.

M.M.