La rivoluzione è iniziata: 5-2 al Trombetta contro la Santostefanese

L’Atletico Racconigi ritorna finalmente alla vittoria a distanza di 3 mesi esatti dall’unica affermazione finora ottenuta in questo campionato di Promozione( 11 settembre, 2-1 nella partita di esordio in casa contro l’Azzurra).

La squadra del Presidente Costamagna riassapora così il gusto e l’ebbrezza del risultato pieno superando in casa la Santostefanese con un roboante e clamoroso 5-2, al termine di una partita rocambolesca e ricca di colpi di scena che ha annoverato tra i protagonisti anche il direttore di gara che ha espulso due giocatori racconigesi, costringendo l’undici rosso blu a giocare in inferiorità numerica nei rimanenti 30 minuti del match, con il risultato già acquisito ma gestito, amministrato e difeso senza correre rischi particolari e soffrire patemi d’animo.

Gli spettatori e gli appassionati accorsi numerosi al Trombetta hanno avuto la possibilità di assistere ad un mirabolante festival delle reti e ad un incontro il cui andamento del punteggio, le peculiari vicende e gli avvenimenti accaduti e che si sono sviluppati hanno riservato e regalato un pomeriggio di emozioni, di svago e di divertimento calcistico.

La squadra di mister Cellerino, che per la prima volta dal suo insediamento ha avuto a disposizione un parco giocatori adeguato e funzionale, le cui qualità e caratteristiche hanno contribuito ad alzare il livello, il tasso e lo spessore tecnico, si è aggiudicata l’importante affermazione disputando una prestazione di personalità e di concretezza, trascinata dai nuovi arrivati Messineo, D’Agostino e Modini, tutti e tre andati a referto nel tabellino finale.

A questo aggiungiamo l’esordio in difesa dell’aitante ed esperto De Maria che, assieme al rientrante Lotrecchiano, ha puntellato il reparto difensivo, restituendo una buona affidabilità ed una maggiore sicurezza.

Tutto il gruppo squadra che si è generosamente barcamenato durante questo lungo periodo di difficoltà, di infortuni, di prolungate indisponibilità e di patimenti, ha indubbiamente beneficiato dell’effetto positivo e trainante determinato dall’inserimento dei nuovi rinforzi arrivati nel mercato di riparazione invernale, proprio per risollevare lo stato d’animo e la condizione psicologica e rimediare, tutti assieme, per migliorare la critica posizione di classifica in cui l’Atletico si è ritrovato.

La vittoria conquistata nella partita odierna riveste la sua importanza sia in termini di inizio dell’operazione di risalita e di rimonta dai bassifondi della graduatoria sia per la rigenerazione del morale, della compattezza e dello spirito di gruppo, alzando l’asticella del livello del gioco, adeguandolo alla categoria.

Volendo fare un’analisi obiettiva ed oggettiva della gara, le note dolenti di giornata riguardano le modalità e le dinamiche delle reti subite e le due espulsioni (sulle quali torneremo in sede di cronaca e di commento), i cui relativi provvedimenti disciplinari che verranno stabiliti ed emessi in settimana dal giudice sportivo penalizzeranno la squadra, privandola di due elementi cosiddetti “fuori quota” che sarà necessario rimpiazzare in vista dell’ultima partita del girone di andata che si disputerà domenica prossima a Scarnafigi.

Per il momento, in casa racconigese ci si gode questa corroborante vittoria che mancava da 90 giorni e da 13 maledette domeniche, ritornando finalmente respirare un clima di rinnovata fiducia e serenità, continuando a lavorare profondendo il massimo dell’impegno, sia in allenamento che in partita, nella prospettiva e nella consapevolezza delle ritrovate ed aggiornate possibilità e capacità che la squadra ha nel suo potenziale contenuto di cifra tecnica, per imprimere un svolta duratura e dare una decisa sterzata alle sorti della stagione.

Racconigi, 11 dicembre, campo sportivo Trombetta, ore 14.30.

L’intervista all’esordiente Alberto De Maria al termine della partita

FORMAZIONI

ATLETICO(4-3-1-2): Nardi; Preka (77′ Quaranta), De Maria, Lotrecchiano, Leanza; Fidale, Mazzei (96′ Sorrentino), Caricato; Modini; D’Agostino(72′ Piacenza), Messineo(69′ Viola).

In panchina: Ghione, Fondrieschi, Dekaj, Boffano.

Allenatore Ettore Cellerino.

Santostefanese(4-4-2): Bodrito; Cerrina, Boschiero, Sega, Macaione(58′ Madeo); Vuerich(70′ Dushku), Thiao, Mondo, Muraca; Hotaj, Cerutti.

In panchina: Gaia, Tassone, Ghignone, Margaglia.

Allenatore Alessandro Redento.

Terna arbitrale: direttore di gara Meta(Torino), assistenti Tosello(Cuneo) e Ghergheluca(Torino).

TABELLINO

Marcatori: 3′ Vuerich, 5′ Messineo, 25′ Modini, 26′ Hotaj, 37′ Lotrecchiano, 63′ Messineo, 66′ D’Agostino.

Espulsi: 54′ Fidale(somma di ammonizioni), 82′ Quaranta( rosso diretto per gioco pericoloso).

Ammoniti: Preka, Mazzei, Modini, De Maria, Muraca, Boschiero, Vuerich, Hotaj.

Recupero: 3′ p.t., 10′ s.t.

NOTE: Pomeriggio freddo con cielo sereno, temperatura 6°, terreno di gioco in buone condizioni , spettatori un centinaio circa.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

Nell’Atletico faceva il suo esordio stagionale il quinto giocatore arrivato nel mercato invernale, il difensore centrale Alberto De Maria, classe ’89, aggregatosi al gruppo in settimana, che veniva schierato al centro della difesa in coppia con il rientrante Lotrecchiano; in panchina si rivedeva il giovane Quaranta, assente da quasi tre mesi per problemi fisici.

Nelle fila dei santostefanesi il tecnico Redento, giunto a Racconigi con un organico ridotto, faceva accomodare in panca Samuele Madeo, il suo migliore realizzatore stagionale con 6 reti, non in buone condizioni di salute.

La squadra di casa scendeva in campo indossando la divisa rosso blu a strisce verticali (fatta benedire in mattinata dallo scaramantico e superstizioso presidente Costamagna), mentre gli ospiti, dai colori sociali bianco azzurri, esibivano per l’occasione un completo nero con bordi giallo rossi.

La direzione della partita era affidata ad Erik Meta di Torino, coadiuvato da Tosello di Cuneo e da Ghergheluca di Torino.

Neanche il tempo di posizionarsi in campo che la Santostefanese passava in vantaggio: 3′, il numero 7 Hotaj, scarsamente contrastato, lavorava un buon pallone lungo il fondo dell’out destro , metteva al centro, pallone respinto ed allontanato dalla difesa racconigese che giungeva nei pressi del limite dell’area di rigore dove Vuerich aveva il tempo di coordinarsi ed indirizzare un drop di collo sinistro che si insaccava a mezza altezza alla sinistra della porta di Nardi.

Due minuti dopo, l’Atletico ristabiliva prontamente la parità: Messineo era abile ad incunearsi e destreggiarsi in area avversaria, circondato da un nugolo di difensori, uno di questi lo toccava fallosamente, il contatto veniva punito dall’arbitro con la concessione della massima punizione.

Si incaricava del tentativo di trasformazione lo stesso attaccante numero 9 la cui esecuzione indirizzata alla destra del portiere Bodrito veniva intuita e respinta, sul pallone si avventava più lesto di tutti lo stesso Messineo che ribadiva in rete.

Al 12′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, De Maria svettava più alto di tutti ma il suo tentativo di testa sorvolava la traversa.

Al 14′ D’Agostino colpiva la parte superiore della traversa con un parabolico sinistro tracciante in girata dal vertice basso destro dell’area di rigore.

Al 25′, Modini dava una dimostrazione delle sue rinomate qualità balistiche: calcio di punizione posizionato e collocato dai 25 metri, il rasoterra di sinistro forte e preciso calciato dal numero 11 si insaccava alle spalle del sorpreso portiere avversario.

Neanche il tempo di esultare che il risultato parziale tornava nuovamente in parità: su uno svarione derivante da una mancata e disattenta copertura difensiva, il pallone veniva indirizzato all’interno dell’area piccola dove di testa e sotto misura Hotaj non aveva alcuna difficoltà a battere Nardi per la seconda volta.

Tutto da rifare.

L’Atletico era alle prese con alcune difficoltà nella registrazione di meccanismi difensivi più adeguati e funzionali per un efficiente sistema di copertura e protezione degli spazi, mentre il settore della linea mediana non assicurava un’appropriata e confacente schermatura in fase di interdizione.

Al 35′ la Santostefanese colpiva un palo con una conclusione dalla distanza di Mondo.

Al 37′ l’Atletico si riportava in vantaggio: su una lunga parabola direttamente da calcio d’angolo pennellata geometricamente da Caricato Lotrecchiano saltava più alto di tutti e schiacciava di testa trafiggendo Bodrito all’altezza del palo alla sua sinistra.

Al 47′, durante i 3 minuti di recupero concessi, la squadra ospite usufruiva di un calcio di rigore accordato dal direttore di gara che puniva così uno scomposto intervento di Preka ai danni di un avversario: della battuta si incaricava Mondo la cui esecuzione veniva intuita ed intercettata da Nardi, bravo a distendersi alla sua destra per neutralizzare la massima punizione.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

Al 54′ l’Atletico veniva ridotto in condizioni di inferiorità numerica in maniera rocambolesca: mister Cellerino richiamava in panchina Fidale, già ammonito, per avvicendarlo con Sorrentino ma, al momento dell’uscita dal perimetro di gioco, il giovane numero 8 racconigese sbagliava direzione di uscita dal campo per destinazione.

I giocatori santostefanesi richiamavano l’attenzione del signor Meta che interveniva in maniera inflessibile, applicava il regolamento tecnico, sanzionando la leggerezza ingenuamente commessa dal giocatore con il secondo cartellino giallo.

L’allenatore rosso blu era quindi costretto inevitabilmente a rivedere la sua decisione ed a rinunciare al cambio.

Nonostante l’uomo in meno, l’Atletico aveva la forza e la determinazione di rimanere in partita, riuscendo addirittura ad allungare le distanze.

Minuto 63, Caricato riusciva a lavorare ottimamente un buon pallone dal settore di destra, scaricava verso il centro dell’area piccola dove Messineo, da grande opportunista e finalizzatore, piazzava la stoccata vincente gonfiando la rete alle spalle di Bodrito.

Sulle ali dell’entusiasmo, la squadra di casa sfiorava la quinta segnatura con una doppia possibilità non concretizzata prima da D’Agostino e successivamente da Caricato, con altrettante respinte dell’estremo difensore avversario.

Al 71′ l’Atletico metteva al sicuro il risultato grazie ad un rigore, il terzo di giornata, trasformato con spiazzante precisione da D’Agostino, dopo che lo stesso esperto giocatore numero 7 era riuscito a procurarselo.

Nella circostanza, immediatamente dopo l’esecuzione dal dischetto, il neo arrivato attaccante 40enne avvertita un risentimento muscolare alla coscia che lo costringeva ad abbandonare precauzionalmente il terreno di gioco, rimpiazzato dal giovane Piacenza.

All’82’, il neo entrato Quaranta interveniva in pericolosa scivolata per contrastare con un giocatore avversario, il signor Meta estraeva il cartellino rosso, ritenendo opportuna la decisione adottata.

L’Atletico veniva così ulteriormente ridimensionato ma, forte del largo e confortante vantaggio aritmetico maturato ed acquisito, riusciva a gestire la partita senza correre particolari rischi difensivi, riuscendo a controllare ed arginare gli sterili e velleitari tentativi offensivi degli ospiti.

Per chiudere in bellezza la sua prestazione domenicale, il direttore di gara concedeva un recupero stile mondiali qatarioti, ben 10 minuti di over time.

Al 99′, su un bel lancio in profondità operato da Leanza, Modini sfiorava la segnatura venendo anticipato di un soffio in piena area di rigore.

Era questa l’ultima azione con la quale si concludeva la partita.

Con questa vittoria l’Atletico compie un bel balzo in avanti, abbandonando l’ultima posizione in classifica e portandosi a quota 10, a 3 lunghezze di distacco dalla quart’ultima posizione, occupata proprio dall’antagonista sconfitta oggi.

Il punto del girone

La 14^ penultima giornata del girone C è stata caratterizzata dalla caduta degli dei della corazzata CSF Carmagnola che conserva la leadership dall’alto dei suoi 33 punti ma perde l’esclusiva dell’imbattibilità stagionale.

La squadra allenata da Contieri si fa sorprendere in casa da uno strabiliante San Sebastiano che espugna il fortino biancoazzurro con uno 0-2 firmato da due ex racconigesi, Caristo su rigore e, udite udite, Mainardi, approdato in terra fossanese dopo la dismissione di due settimane addietro.

Alle spalle della capolista, con 26 punti, si fanno sotto il San Sebastiano ed il Busca, con quest’ultima squadra che dilapida il doppio vantaggio iniziale ottenuto con le segnature di Samake e Moino, subendo il ritorno e la rimonta dei grigio granata che portano a casa un prezioso punto salvezza grazie alle reti di Astore e Tufano.

Distanziato di due punti rimane il Villafranca(24), battuto in trasferta 2-1 da un redivivo Villastellone, doppietta di Massera e rete del solito Barison.

In orbita zona play off, seguono il Carignano con 23 ( 0-0 in casa contro lo Scarnafigi) ed il trio composto dallo Scarnafigi, dal Benarzole e dall’Infernotto, tutti con 22 punti.

Le posizioni di centro classifica vedono il Sommariva Perno con 21 ( 4-0 contro la malcapitata Azzurra, Matija, Costa, Novara e Dia i marcatori) ed il Villastellone con 19.

Scorrendo progressivamente verso le zone calde dei play out troviamo il Pinasca con 17( combattuto 3-2 casalingo contro il Pedona, doppietta di Oreglia e Pegorin per i valchisonici e doppietta del capocannoniere Dalmasso per i cuneesi), il Pedona con 16, la Santostefanese con 13, l’Atletico con 10, chiudono il Pancalieri con 9 e l’Azzurra con 7.

Le reti messe a segno in questo penultimo turno del girone di andata sono state in tutto 28, media 3,5 a partita.

Ha prevalso il fattore campo favorevole che ha fatto registrare 5 affermazioni ottenute dalle squadre che giocavano in casa, 2 sono stati i pareggi e solo una ma pesante e significativa la vittoria esterna.

Come descritto in precedenza, il CSF ha perso l’imbattibilità stagionale, prima o poi doveva succedere, ma ha mantenuto comunque un importante solco di 6 punti dalle più immediate inseguitrici e continua a detenere il record di prolificità del girone(27 reti), mentre il Busca vanta la difesa meno battuta con sole 8 reti incassate.

La classifica marcatori

In termini di realizzazioni, la 14^ giornata è stata caratterizzata da 4 doppiette, quelle realizzate dal nostro Messineo, da Massera, da Oreglia e da Dalmasso, con quest’ultimo attaccante del Pedona che incrementa il suo bottino personale e consolida la leadership della classifica con 10 reti totalizzate.

Seguono Novara del Sommariva Perno con 9, Pedrini dello Scarnafigi, Barsison del Villafranca e Caristo del San Sebastiano con 7.