Prima Categoria girone E, 12^ giornata di ritorno, 07-04-2019: Pro Polonghera-Atletico Racconigi 1-1

Polonghera, Stadio Comunale, 7 aprile 2019, ore 15,00.

Formazioni.

Pro Polonghera(4-4-2): Ferrero; Mengozzi(75° Sciarpa),Rolfo,Bertone,Fabrizio Caffaro; Baruzzo(55° Capello),Titone,Ruatta,Cattapan(70° Moretto); Giancarlo Caffaro(79° Lagzdins),Ambrogio.

In panchina: Fileppo,Vendramini,Olivero.

Allenatore: Elia Prochietto, 6,5.

Atletico(4-4-2): Grasso 7,Lavezzo 6 (79° Rosso 6,5),Mancuso 6,5,Clari 7,Garello 6; Cagliero 6, Ferrantelli 6,5 Russo 7,Vergnano 6,5; Gala 6,5,Iacolino 6.

In panchina: Pipino.

Allenatore: Bongiovanni,6,5.

Direttore di Gara: Andrea Spinosa della sezione di Ivrea, 6.

Tabellino.

Reti: Ambrogio al 65°, Gala al 86°.

Espulsi: Rolfo al 79° per somma di ammonizioni.

Ammoniti: Rolfo,Ambrogio.

Recupero: 0 minuti p.t., 6 minuti s.t.

Note: pomeriggio piovoso ed  autunnale, 8°, terreno di gioco allentato ma praticabile, spettatori circa 30, di cui una decina racconigesi.

Pro Polonghera ed Atletico si dividono equamente  reti e posta in palio nel derby   valevole per la 12^ giornata di ritorno del girone E.

Risultato sostanzialmente giusto quello maturato sul rettangolo di gioco del Comunale al termine di una partita agonisticamente energica e  combattuta, giocata su un terreno di gioco allentato per la pioggia caduta fino a pochi minuti prima del fischio di inizio.

Pareggio indolore  super partes –  inter familias    anche tra padre e figlio Glorioso, presidente del Pro.Po.  il primo e vice allenatore dell’Atletico il secondo.

Analizzando i punteggi di questa 27^ giornata, rispetto agli obiettivi  e agli interessi diametralmente opposti  delle due squadre,possiamo dire che il turno odierno  è stato favorevole ai blu polongheresi  che si mantengono attualmente fuori dal rischio play out, tenendo a 3 punti di distanza la Marentinese, quint’ultima in classifica, anche se la combinazione dei possibili piazzamenti e  i distacchi  aritmetici tra le formazioni coinvolte nella lotta per non retrocedere potrebbe determinare una situazione ancora migliore e più tranquilla.

Per quanto riguarda invece la nostra squadra, il pari di oggi è stato ininfluente ed impalpabile  ai fini del reinserimento nelle zone di alta classifica, ammesso che di questo argomento si potessero ancora alimentare ed inseguire  ulteriori speranze e velleità.

Fatta eccezione per la capo classifica Carignano, l’Atletico oggi si trova al 7° posto in classifica con 41 punti, sopravanzato anche dal Pinasca e dal Perosa(42), staccato di ben 5 lunghezze dall’ultimo piazzamento utile.

Ma, nell’ultimo articolo, avevamo già scritto e sentenziato che la sconfitta interna incassata contro il San Secondo giusto domenica scorsa aveva praticamente e quasi matematicamente estromesso la formazione bianco rossa dai giochi spareggi.

In tutti i casi, l’obiettivo della Sturmtruppen di Bongiovanni(   nelle ultime settimane inevitabilmente ridefinito,ridimensionato e rimodulato causa risultati e andamento  generale)  era ed è ancora quello di concludere in maniera dignitosa una stagione sportiva che nei programmi e negli obiettivi  societari prevedeva il raggiungimento di un piazzamento entro le prime cinque del girone E.

Oltre a quello di migliorare il record di 42 punti conquistati al termine dello scorso campionato, da quando la società milita nel campionato di prima categoria.

Ma sappiamo come  si è sviluppata, vivendola giornata dopo giornata, la storia di questo  contraddittorio ed altalenante campionato che lascerà parecchie recriminazioni , servirà a fare autocritica dei propri demeriti e delle proprie inefficienze, determinerà una valutazione finale generale ed onnicomprensiva, un bilancio tecnico  conclusivo dal quale ripartire per impostare i programmi sportivi per la prossima stagione agonistica.

Torniamo alla partita odierna.

Bongiovanni doveva rinunciare agli squalificati Mendola e Fanelli, agli indisponibili Pellissero( in vacanza in Marocco),Rollè,Pisano e Caraccio, cui si aggiungeva  last minute l’assenza del portiere di riserva Bisio.

In panchina, l’unico giocatore disponibile era il baby Pipino, prelevato dalla squadra 2002 e convocato per garantire e rispettare l’obbligatorietà  normativa  dei giocatori cosiddetti ” fuori quota” .

Spazio quindi, nella formazione iniziale, agli outsider  Fabio Clari e  Nick Iacolino, con il primo che alla fine risulterà tra i migliori in campo.

Nelle file dei ” cugini” del Pro.Po., Prochietto teneva il bomber Lagzdins inizialmente e prudenzialmente in panchina causa problemi al ginocchio destro.

Squadre che scendevano in campo sotto una pioggia sottile ma costante e su un terreno di gioco comunque praticabile anche se allentato, con direzione di gara affidata al signor Andrea Spinosa della sezione di Ivrea.

Prima azione della partita per l’Atletico al 4° minuto: Lavezzo, dall’out destro,  effettuava un cross in area di rigore dove Cagliero riusciva a girare di testa il pallone che si spegneva di poco alto sulla traversa.

Al 9° minuto, contropiede del Polonghera che innescava sulla sinistra l’attaccante Gianluca Caffaro che entrava i area, conclusione  di sinistro che trovava Grasso reattivo a respingere di piede in angolo.

Ancora la squadra locale che si rendeva pericolosa al 13° con una bella azione personale di Baruzzo partita dalla fascia sinistra,  il numero 7 aggirava  un avversario, si accentrava per poi indirizzare in porta di destro, sfera che terminava alta di poco  sulla trasversale.

Al 18° era lo stesso attaccante polongherese, con un’azione fotocopia della precedente, ad insidiare la nostra porta. conclusione di destro ancora alta sulla traversa.

Gioco che entrambe le squadre cercavano di imbastire e sviluppare sia per vie centrali sia con lo sfruttamento delle fasce laterali, con continui   sganciamenti e  proposizioni  a  scaricare  sugli esterni  per  favorire,i movimenti, gli scatti e le penetrazioni dei rispettivi attaccanti( in verità i nostri dotati di buona volontà ma  figurativi,statici…..e non di effettivo ruolo,n.d.r.).

Nell’Atletico, si avvertiva l’assenza del Capitano a livello di automatismi di gioco  e di attitudini tattiche, giocatore esperto ed abile nell’allargare il gioco, creare spazi per l’inserimento dei compagni del centrocampo.

La nostra squadra si riproponeva dalle parti dell’area avversaria al 20°  con un’iniziativa di Lavezzo dalla destra il cui cross indirizzato sul palo opposto trovava pronto Iacolino che di testa recapitava soltanto un morbido,inoffensivo ma gradito   “snack” a favore di Ferrero.

Al 26° era la volta di Ciccio Russo che dal limite concludeva di destro con pallone che sfilava  sull’esterno della rete alla destra dell’estremo difensore avversario, dando l’illusione ottica della segnatura.

Ma l’occasionissima per l’Atletico per passare in vantaggio capitava sui piedi  di Marco Gala al minuto 27: bella verticalizzazione di Russo che metteva fuori causa  ed eludeva la retroguardia polongherese, il nostro numero 7 entrava in solitudine in area di rigore e di destro tirava addosso a Ferrero in disperata uscita, portiere che riusciva così a respingere e neutralizzare la nitida palla gol che avrebbe meritato la concretizzazione. Peccato davvero.

Finale di primo tempo con la formazione di Bongio che premeva maggiormente nel tentativo di portarsi in vantaggio.

Su una punizione in the box calciata da Gala  al 32°si originava una mischia dove prima Russo poi Cagliero mancavano l’impatto con il pallone, pur trovandosi entrambi in buona posizione di sparo, l’appoggio terminale di Iacolino in fondo alla rete veniva giustamente invalidato da Spinosa per evidente posizione di fuori gioco.

Al 35° Cagliero riusciva a procurarsi  un’opportunità per calciare in rete  dal limite dell’area ma il suo sinistro risultava sbilenco ed impreciso, terminando sul fondo.

La prima frazione di gioco si concludeva con un’anonima e velleitaria conclusione di G. Caffaro che  terminava abbondantemente fuori.

La ripresa iniziava con un destro dalla distanza di Iacolino, Ferrero bloccava tranquillo in tuffo.

Al 55° Baruzzo, cadendo male dopo un contrasto aereo, si faceva male ad una spalla, infortunio serio che costringeva Prochietto a provvedere alla sostituzione,mandando  in campo Capello.

L’impostazione del gioco e lo sviluppo della manovra ricalcavano il canovaccio tattico del primo tempo,  le condizioni  della superficie di gioco, allentate dalla poltiglia di fango che si era formata, costringevano  i giocatori a sostenere le azioni facendo leva sulle individuali capacità  di vigoria e di  resistenza atletica.

Al 65°, quanto meno te lo aspetti, era il Pro.Po. a passare in vantaggio: punizione dalla destra che veniva calciata lunga e tesa da F.Caffaro, sulla traiettoria riusciva a svettare più alto di tutti il numero 11 Ambrogio che, incontrastato, insaccava nell’angolino alla sinistra di Grasso.

Due minuti dopo, Iacolino si guadagnava una punizione dal limite dell’area ( primo giallo per Rolfo, autore dell’intervento scorretto), si incaricava dell’esecuzione Vergnano ma il suo sinistro era debole e centrale, facile per Ferrero.

Al 71°, Atletico nuovamente pericoloso e vicino alla segnatura: incursione in area di Cagliero  lanciato  in rete dalla zona sinistra, conclusione forte con il mancino che Ferrero intercettava deviando sul palo esterno destro, difesa che poi provvedeva ad allontanare. Altra nitida occasione da rete fallita.

Bongio, nel tentativo di invertire la rotta e la tendenza su cui si stava orientando il risultato, decideva di riadattare il modulo, passando al 4-3-3 , avanzando Russo sulla linea degli attaccanti , evanescenti e con le polveri e le ispirazioni di idee  bagnate.

Ed era proprio Russo al 75° ad impensierire la porta di Ferrero indirizzando di testa da dentro l’area piccola un lungo cross di Ferrantelli, parabola che sorvolava la traversa.

Al 79° il Pro.Po. rimaneva in inferiorità numerica: secondo cartellino giallo per il numero 4 Rolfo per un evidente atterramento quasi al limite dell’aera ai danni di un lanciatissimo Cagliero proiettato verso la porta.

Bongio decideva di operare l’unico,valido affidabile cambio, mandando in campo Rosso al posto di Lavezzo e nuovo cambio di modulo, 3-5-2.

Una punizione di Gala al 82° terminava debole e centrale tra le braccia della piovra Ferrero che abbrancava in presa.

Al minuto 86 l’Atletico riusciva a pervenire alla meritata segnatura: smistamento del pallone dal settore di centrocampo all’indirizzo di Rosso che dalla sua fascia destra, quella preferita come competenza   operativa, si involava in veloce progressione   e con la giusta coordinazione tracciava un traversone teso ed invitante sul quale interveniva la capocciata vincente di Gala a spiazzare alla sua destra il bravo ma in questa occasione impotente Ferrero.

A questo punto, la nostra formazione provava  a produrre il massimo sforzo per riuscire ad ottenere e conquistare la vittoria e 3 punti di speranza, anche in considerazione della stanchezza fisica dell’avversario ridotto in inferiorità numerica.

Erano 6 i minuti di recupero concessi dal signor Spinosa nei quali la nostra squadra, proiettata in avanti, lasciava pericolosi spazi, prestando il fianco  agli inserimenti del neo entrato Lagzdins, unico terminale offensivo rimasto  del Pro.Po.

Al 91°,  un ennesimo traversone proveniente  dalla fascia   destra ad opera di Rosso, trovava Cagliero in piena area di rigore , torsione di testa in condizioni di precaria coordinazione dell’attaccante carmagnolese  e pallone che sfilava di un paio di metri alla sinistra di Ferrero.

Al 93° i locali di Prochietto sfioravano la clamorosa rete del successo con una conclusione in diagonale quasi a colpo sicuro di Aksel, il guerriero lettone, indirizzata ad incrociare  il palo opposto a quello di tiro, prodigioso nella circostanza Grasso a deviare di piede e deviare in angolo.

Ultimi assalti racconigesi che risultavano improduttivi, poco lucidi e facile preda della retroguardia avversaria.

Il triplice fischio finale mandava  definitivamente le squadre negli spogliatoi con la suddivisione della posta in palio che sembrava accontentare ed appagare tutti. Abbiamo detto, in apertura di servizio, dell’utilità pratica delle conseguenze e delle ricadute del risultato di parità sugli interessi e gli obiettivi di classifica delle due “cugine” calcistiche.

Basta dare un’occhiata alla classifica aggiornata per farsi un’idea della situazione a tre giornate dalla fine della regular season.

Domenica prossima al Trombetta, l’Atletico ospiterà la terza forza del campionato, il Nichelino Hesperia, scendendo in campo con il vantaggio di trovarsi in una condizione psicologica normalizzata  e con uno stato d’animo disteso e tranquillo che appartengono ad una squadra che non ha più nulla da perdere e da chiedere.

Per la cronaca, ieri i nostri prossimi avversari hanno demolito e cappottato l’Aurora Orbassano nello scontro diretto per la terza posizione, 6-1 il clamoroso risultato finale con protagonista l’attaccante Zurlo autore di una tripletta.

Di sicuro, faranno  il loro rientro  in squadra gli squalificati Mendola e Fanelli, Pellissero reduce dalla vacanza in Marocco e il secondo portiere Bisio.

Definitivamente out fino a fine stagione Pisano(menisco da operare) e Caraccio (lussazione  alla spalla sinistra da correggere con intervento chirurgico), Bongiovanni avrà il suo da fare per allestire l’ennesima, diversa formazione in 28 giornate di campionato.

Andiamo sugli altri campi con le consuete note statistiche e curiose. trovate disponibili sul sito Tuttocampo Piemonte.

Il Carignano fatica più del previsto a superare l’opposizione del Vigone, rimontando lo svantaggio del primo tempo grazie alle reti dei soliti Barbero e Zacchino.

Il San Secondo di Insana si conferma specialista in rimonte, ribaltando il risultato in casa contro  il Villastellone ,in vantaggio con Foresto, con la doppietta di Bolla nel secondo tempo.

Il Villar Perosa espugna il campo del Cambiano con le reti del trio delle meraviglie della Rocca,dalla Costa e Martin. Del solito Jonah Massera la marcatura della squadra locale.

Il Nano ghiacciato del Pralormo segna la doppietta del 2-1 contro il Perosa,  di Calafiore, tanto per cambiare, la rete ospite.

Con la rete segnata al Pro.Po., Marco Gala raggiunge Erik Cagliero a quota 6 marcature stagionali, a due lunghezze dall ‘eterno Capitano che ne ha invece 8.

Si accettano scommesse sui seguenti obiettivi di fine stagione:

1- Le 10 reti come bottino finale realizzativo  del Capitano;

2- Chi tra Cagliero e Gala potrebbe arrivare alle spalle del Capitano secondo assoluto, Vergna permettendo, visto che ne ha 7!!!

3- Quante reti potrà segnare l’Atletico nelle prossime 3 partite, e , soprattutto se riuscirà a migliorare quota 42 punti ottenuti in un campionato di prima categoria.

4- Quante reti, invece, l’Atletico potrebbe subire nelle prossime 3 partite.

5- Riuscirà Beppe Bordese ad arrivare fino a fine campionato senza più squalifiche.

Bookmakers  e quotazioni ufficiali : Glorioso e Pisano.

 

Ciao Amici, alla prossima. Mimmo Monachino.

 

 

Marco “Jin Lautaro” Gala, autore della rete del pareggio nei minuti finali ma anche di una  clamorosa

segnatura fallita nel primo tempo a tu per tu con il portiere, Sesta marcatura stagionale.