Prima Categoria girone E, 8^giornata di ritorno, 10-03-2019: F.C.Vigone-Atletico Racconigi 1-4

Vigone, 10 marzo ’19, ore 14.30.

Formazioni.

Vigone(4-4-2): Marco Mascia; Armando,Prochietto,Poletto Ghellani,Mion; Prete(64°Iuliano),Beltramino,Rolle(64° Micol), Caramucci; Giannone(84° Longo),Inzitari.

In panchIna: Gili,Boiero, Garis,Ballì,Santa.

Allenatore: La Rosa( squalificato),6,5.

Atletico(4-4-2): Bisio 7; Rosso 7,Fanelli 8,Mancuso 8,Lavezzo 7; Cagliero 7(81° Clari),Pisano s.v.(16° Ferrantelli 8),Vergnano 8,Pellissero 6,5(70° Garello 6,5); Iacolino 7,5 (85° Alemanno) , Mendola 7,5 (81° Russo).

In panchina: Rollè.

Allenatore: Bongiovanni,8.

Direttore di gara: Diego Piserchia della sezione di Collegno,6.

Tabellino.

Marcatori: 27° Inzitari,31° Cagliero, 45+3 Iacolino,58° Ferrantelli,81° Mendola.

Ammonizioni: Armando,Pisano e Cagliero.

Recupero: 3 minuti p.t., 3 minuti s.t.

Note: pomeriggio primaverile, 17°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa 50, di cui 8 aficionados racconigesi.

L’Atletico espugna nettamente e con merito  il comunale “Peyrani” di Vigone, aggiudicandosi 3 importanti punti per la sua  classifica, al termine di un’altra  bella e  convincente  prestazione di squadra, riscattando così la rocambolesca sconfitta di domenica scorsa in casa  contro il Pralormo.

Nonostante le ormai recidivanti,numerose  ed importanti defezioni di giornata,( Grasso e Gala squalificati, Caraccio ancora convalescente come anche Marco Russo, in via di definitivo recupero) Bongiovanni è riuscito ad allestire l’ennesima formazione alternativa e competitiva, che è stata in grado di  prevalere ed avere la meglio contro un avversario agguerrito ed ostico, impelagato  in piena lotta per non retrocedere.

La squadra aveva dimostrato nelle ultime 5  partite di aver raggiunto una sua precisa identità e fisionomia,una rinnovata mentalità vincente , una personalità di spessore, una affidabile  condizione fisica,  qualità e caratteristiche messe in evidenza soprattutto nel difficile e proibitivo trittico contro Carignano,Villar Perosa e Pinasca,  inciampando soltanto contro Perosa e Pralormo non senza recriminazioni, circostanze  episodiche avverse e dose di sfortuna.

Ma sappiamo ormai che ogni partita fa storia a parte, dove non sempre si riesce ad imporre la propria supremazia e superiorità, tenuto conto degli effetti imprevedibili degli agenti e dei fattori  imprevisti che nasconde ogni giornata di campionato, come una specie di Monopoli applicato al calcio.

Dispiace perchè i punti persi contro le  ultime due  avversarie citate sopra avrebbero potuto permettere e consentire alla squadra bianco granata di riavvicinarsi in maniera decisa verso le zone di alta classifica( oggi, teoricamente, con almeno 39 punti contro 38, si sarebbe superato  addirittura il Villar Perosa, da alcune giornate in netta caduta libera,n.d.r.).

Ma con la dietrologia  ed il senno del poi non si va molto lontano, relativamente al rendimento ed all’andamento altalenante stagionali. Esercizio inutile fare analisi e considerazioni a posteriori, crucciarsi,affliggersi,rincrescersi,dolersi e lagnarsi per il “sali-scendi-risali-ridiscendi”, come una specie di elastico, di cui la squadra è stata vittima e prigioniera da quando è iniziato il campionato.

Insomma una questione di discontinuità di rendimento e  di risultati  deficitari per svariati e risaputi motivi.

Adesso rimangono 7 giornate al termine della regular season, con il calendario che propone 4 partite al Trombetta (Cambiano, San Secondo,Nichelino e Bricherasio) e 3 trasferte( Marentinese,derby contro il Pro Polonghera e Aurora Orbassano), dove l’obiettivo minimo prefissato è quello di migliorare i  42 punti finali conquistati la scorsa stagione agonistica al termine delle 30 partite disputate,

Avendone attualmente 36, ci sembra un obiettivo sicuramente a portata di mano e di fattibile raggiungimento, molto probabilmente superabile ed implementabile.

Torniamo alla partita di oggi, disputata sul terreno del Peyrani, giocata in condizioni ideali di temperatura atmosferica,  di sereno stato d’animo  e con un  determinato e deciso approccio mentale ed agonistico

Assenze importanti e di peso anche nel Vigone, reduce dalla fatiche infrasettimanali nell’importante recupero-spareggio perso mercoledì sera a Polonghera(1-0, Baruzzo): mister La Rosa doveva rinunciare per cause e motivi diversi  a Mollica,Vaglienti,Ale Mascia e Carroni, mentre il provino pre-partita di Ballì aveva dato esito negativo (problemi inguinali), al suo posto Prete.

Solito 4-4-2 per l’Atletico, con Bisio e Iacolino mandati in campo  a sostituire rispettivamente gli squalificati Grasso e Gala, con Lavezzo preferito a Garello  per la fascia sinistra della difesa e Pellissero riproposto esterno mancino della linea di centrocampo.

Pronti via, dopo 20 secondi Atletico che si rendeva pericoloso: lungo lancio dal dischetto del centrocampo di Vergnano che metteva in movimento Cagliero  sulla fascia destra, prolungamento di testa verso l’area del Vigone dove l’accorrente Nick Iacolino concludeva di destro,di prima intenzione, palla che usciva  di un metro circa dal palo destro  della porta di Marco Mascia.

Al 4° minuto il direttore di gara Piserchia di Collegno ammoniva Pisano, decisione che ci è sembrata eccessiva ed affrettata, considerando l’entità dell’intervento falloso commesso.

Al 6° minuto, mini brivido in prossimità dell’area di rigore racconigese causato da un’uscita a vuoto di Manu Bisio nel tentativo di anticipare Prete lanciato in profondità, ci pensava Fanelli  che con tempismo e decisione provvedeva a sbrogliare la minaccia  e liberare in fallo laterale.

Al 12°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il difensore Prochietto intercettava dal limite dell’area, conclusione imprecisa di destro che terminava sul fondo.

Ancora il nostro estremo difensore in difficoltà al 13° su un insidioso spiovente indirizzato da Caramucci verso l’area piccola , intervento mancato in  presa aerea e tentativo di Giannone a pochi metri dal palo sinistro che finiva a lato.

Al 16° Francy Pisano si accasciava a terra a seguito di un normale scontro di gioco, si toccava il ginocchio destro dolorante operato alcuni fa, necessaria la sua sostituzione non essendo in condizioni di riprendere la partita. Al suo posto Bongio mandava in campo Ferrantelli,  al suo rientro in quanto da  poco reduce da un importante trauma contusivo alla caviglia, souvenir di un pestone  ricevuto in occasione del vittorioso recupero contro il Carignano.

Ovviamente il neo entrato centrocampista si posizionava sulla linea mediana a fianco di Vergnano.

Al 24°, doppio tentativo in rapida successione di Cagliero su un lungo e calibrato lancio sventagliato da un Vergna molto lucido, presente ed ispirato: in entrambe le occasioni , le conclusioni del nostro numero 7 venivano rimpallate,  frustrate e smorzate dall’opposizione dei difensori in maglia  a strisce verticali rosso blu, con presa finale del portiere.

Al 27°, in una delle folate e proiezioni offensive del Vigone orchestrate dal sapiente e pulito mancino di Caramucci, l’attaccante Inzitari  si ergeva ad estemporaneo protagonista,portando in vantaggio la sua squadra: il biondo numero 11 partiva dall’out sinistro e in rapida,travolgente,slalomeggiante progressione  superava l’opposizione di alcuni nostri difensori,penetrava  in area, si accentrava e lasciava partire un destro teso la cui traiettoria veniva intercettata e respinta da Bisio in tuffo, la nostra difesa non riusciva a disimpegnarsi a dovere ed allontanare la sfera sulla quale piombava ancora Inzitari che , avendo seguito lo svolgimento dell’azione , recuperava il pallone e,ancora di destro  e  di prepotenza, trafiggeva Bisio da posizione centrale.

Non volendo ridimensionare i meriti dell’attaccante del Vigone che è stato caparbio e veloce ad insistere e crederci fino in fondo  sulla sua azione personale, la nostra difesa nell’occasione non è stata attenta,decisa ed impeccabile, a partire dall’inizio dell’azione che non è stata adeguatamente affrontata e contrastata.

Ma 4 minuti dopo, al 31°, il risultato di parità veniva prontamente ristabilito: azione manovrata sulla sinistra a beneficio di Pellissero che pennellava  un  preciso rasoterra nell’area piccola vigonese dove Cagliero  si faceva trovare ben appostato e smarcato, libero di appoggiare  sotto porta con un  tap in   vincente di destro.

Al 37° ancora Atletico a minacciare la porta avversaria con una punizione dai 30 metri calciata con un potente sinistro da Fanelli, Mascia non si faceva sorprendere ed alzava la parabola smanacciandola sopra la traversa.

Minuti finali con i Bongio Boys ancora in evidenza con una bella azione in profondità gestita e condotta da Ferrantelli che riusciva a mettere a centro area dove Cagliero mancava l’attimo fuggente da favorevole posizione, sprecando malamente , lisciando la sfera (42°).

Ma al culmine dei 3 minuti di recupero decretati dal direttore di gara causa  alcune interruzioni di gioco (infortunio di Pisano,soprattutto), l’Atletico riusciva a pervenire alla segnatura ed a ribaltare il punteggio a suo favore: al minuto 45+3, Iacolino era bravo,coordinato  e lesto a controllare di petto un pallone vagante poco dentro l’area ed indirizzare  di destro pieno un rasoterra che si infilava alla destra della porta di Mascia,superando una miriade di gambe di compagni ed avversari.

Terza rete stagionale per  la sfrontata mezzapunta  diciassettenne di Cavallermaggiore, talento ed elemento molto interessante da costruire,rifinire e far maturare in proiezione futura, dotato già di una spiccata personalità e qualità, inserito  ormai in pianta  stabile nell’orbita della prima squadra.

Il secondo tempo si apriva ancora all’insegna del giovanissimo numero 7 che su assist di Ferrantelli, dal limite,concludeva verso la porta, forte ma  centrale e facile il suo destro per Mascia.

Al 51° Bisio  era   decisivo  ad evitare la capitolazione riuscendo ad opporsi con bravura e tempismo ad una conclusione ravvicinata di Inzitari a colpo quasi sicuro.

Replica racconigese con Cagliero che al 53°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, lasciava partire dal limite dell’area una conclusione di sinistro che imprecisa si spegneva sul fondo.

Un minuto dopo ancora Atletico sugli scudi con Vergnano che dai 30 metri indirizzava una sventola di sinistro che Mascia respingeva a pugni uniti.

Erano queste due azioni il preludio anticipatorio della rete biancorossa: al 58° un tiro di Mendola veniva respinto in tuffo da Mascia, sulla ribattuta interveniva Ferrantelli che impattava la sfera di destro tracciando  una traiettoria che prendeva un effetto strano, la cui parabola discendente terminava sotto l’incrocio dei pali alla destra  della porta di Mascia.

Rete un po fortunosa ma meritata per il martello del centrocampo racconigese, con distanze del risultato parziale che venivano messe in buona sicurezza.

A questo punto, il Vigone provvedeva ad una doppia sostituzione, decisa da La Rosa, squalificato ed in tribuna, dietro sua segnalazione-comunicazione via cellulare : 64°, dentro Iuliano e Micol,  rispettivamente al posto  di Prete e Rolle. Lo stesso attaccante numero 18 si faceva subito ammonire dal direttore di gara per un presunto tentativo di testata ai danni di Mancuso ( tra i due rivali, le scintille e le scaramucce personali saranno continuate ancora  per un po….).

Il Vigone cercava di produrre il massimo sforzo nel disperato tentativo di abbozzare un minimo di rimonta: in queste fasi si distingueva per generosità ed abnegazione Lollo Caramucci, metronomo dell’organizzazione della manovra offensiva ma predicatore solitario  nell’arido e sterile  deserto vigonese del secondo tempo

L’Atletico da par suo, facendo leva sulla sua difesa rocciosa, solida e granitica, in grado di arginare e rintuzzare con tempistiche chiusure  gli attaccanti avversari un po fumantini, evanescenti e vaporosi( Inzitari, gol a parte, e Giannone), impensieriva e teneva sotto costante pressione ed apprensione la difesa avversaria con rapide ed improvvise ripartenze affidate ai piedi di un Vergna in ottime condizioni atletiche.

Così,al 69°, su un’azione di contropiede , tiro-cross di Mendola dall’out destro dell’ area di rigore e  conclusione ravvicinata di Cagliero che veniva respinta in angolo.Sul susseguente corner, colpo di testa di Iacolino che terminava alto sulla traversa.

Al 70° Bongio concedeva  spazio e rimanente ritaglio di partita  a Garello che entrava in campo al posto di Pellissero, apparso  oggi non particolarmente brillante, ispirato e lucido come nelle sue abituali prestazioni standard.

Atletico che continuava ad insidiare la retroguardia avversaria con il solito, instancabile capitan Mendola che non riusciva a concretizzare per stanchezza e poca lucidità una buona occasione in area di rigore.

Vergnano, al minuto 76, calciava direttamente in porta una punizione dai 25 metri,  solita battuta con il mulinante sinistro con pallone e parabola che si spegnevano di poco sul fondo.

Al minuto 81 l’Atletico piazzava il colpo mortifero e micidiale del 1-4  grazie a Mendola che finalmente sottoporta riusciva a superare il portiere avversario appoggiando da pochi passi di piatto destro intercettando un traversone proveniente da calcio d’angolo.

L’ulteriore arrotondamento del risultato consentiva a  Bongio, oggi orfano del Glorioso, di operare quasi tutte le sostituzioni ancora a sua disposizione, avvicendando  nei minuti finali Russo,Clari ( esordio stagionale) e Alemanno, richiamando Mendola,Cagliero e Iacolino.

Nei 3 minuti di recupero concessi non accadeva praticamente più nulla, tranne una buona occasione capitata nei piedi di Alemanno che non era lesto e rapido ad approfittare di un pallone vagante a pochi metri dalla linea di porta.

Triplice fischio finale del sufficiente Piserchia ed esultanza in campo e negli spogliatoi per i ragazzi di Beppe Bordese. Aria e clima di mestizia che si leggevano invece sui volti sconsolati e quasi rassegnati dell’entourage tecnico dirigenziale del Vigone, nonchè sui giocatori.

Lo scorso anno, di questi tempi, la squadra del bravo e simpatico La Rosa si trovava a lottare per contendersi un piazzamento per la disputa dei play off.

Dodici mesi dopo, la nemesi del calcio dove tutto è mobile,modificabile e imprevedibile, ci si ritrova invece al terz’ultimo posto, in piena zona play out, a 10 punti dalla zone salvezza, quando mancano 7 giornate al termine.

Tornando alla nostra squadra, come dicevamo, la vittoria conseguita oggi riscatta parzialmente la immeritata sconfitta di domenica scorsa in casa contro il Pralormo per 1-2, giocando per più di un’ora in 9 contro 11, con la sconfitta in rimonta maturata soltanto al 92°!!!

La legge calcistica non scritta del contrappasso, oggi ti danno e prendi domani ti tolgono e restituisci, ha regolarmente punito il Pralormo che ha pagato puntualmente dazio in casa contro il combattivo Villastellone 1-2, con Alex Petullo ancora nel tabellino marcatori(13). Per il Pralormo dodicesima rete di Fabio Di Gregorio.

Crolla il Villar Perosa nel derby contro il Perosa( vittoria 0-1 e sorpasso, 40 vs 38), con Calafiore match-winner di giornata, capo classifica marcatori con 20 reti stagionali, a dimostrazione che qualcosa si è rotto nei meccanismi e negli equilibri psicologici della formazione di mister Wellmann che  oggi sarebbe addirittura fuori dagli spareggi promozione!!!!

Al vertice della classifica a quota 50 si conferma il Carignano allenato da Andrea Prochietto, uscito vittorioso dalla trasferta di Bricherasio,2-3, con reti di Mennitto, Zacchino e Giambarresi.

Primo inseguitore con 47 punti si conferma il San Secondo che ha inanellato l’ennesimo risultato utile consecutivo, imponendosi in casa per 2-0 contro il Pro.Po.

Al terzo posto troviamo il Nichelino Hesperia a quota 44, corsaro a Marentino con un netto ed inequivocabile 0-3; segue con 42 punti l’Aurora Orbassano che si è fatta imporre il pari 1-1 fuori casa contro il Cambiano( Jonah Massera al suo 19° centro stagionale) prossimo avversario dell’Atletico domenica 17 marzo al Trombetta.

Chiude il quartetto in lizza per la  zona play off il Perosa Argentina con 40 punti, scavalcando i cugini del Villar fermi a 38, con Atletico e  Pinasca approdati al 7° posto con 36 punti.

Come avuto modo di dire negli ultimi,precedenti articoli, l’obiettivo dell’Atletico è quello di migliorare i 42 punti totalizzati lo scorso campionato e di vivere alla giornata, domenica domenica, senza stilare tabelle di marcia, senza prefissarsi traguardi ambiziosi da raggiungere, tiramdo le somme e le valutazioni finali soltanto al termine della stagione.

Chi vivrà vedrà……

Ultimo appunto, per la serie “Chi deve fare cosa” o ” A chi compete”

Abbiamo notato che il manto erboso del  Trombetta di recente  presenta   delle  chiazze ingiallite,delle zone aride ed implumi a macchia di leopardo( causa inevitabile dell’effetto disgelo post nevicate) dove sarebbe ormai necessario ed irrimandabile provvedere con un intervento di semina  e concimazione per permettere la ricrescita di un nuovo fondo erboso.

Considerando anche le permanenti condizioni atmosferiche e climatiche che hanno determinato un periodo di inusuale siccità, con totale assenza di precipitazioni  piovose( e non sono previste piogge neanche per i prossimi giorni,n.d.r.), sarebbe anche il caso che si provvedesse  all’irrigazione del terreno di gioco per renderlo almeno più morbido e umido e meno secco ed asciutto.

Tutto questo lo rimandiamo e lo giriamo a chi ha l’incarico di provvedere alla gestione ed alla manutenzione dell’impianto di gioco, aggiungendo il fatto che il terreno di gioco è sfruttato  e calpestato in maniera intensiva anche durante la settimana, tra allenamenti e partite delle varie rappresentative del settore giovanile  sia dell’Atletico che dell’A.C. Racconigi.

Aspettiamo pazienti e staremo a vedere gli sviluppi della questione.

 

Mimmo Monachino.

 

 

Le cartoline di oggi sono dedicate ovviamente a:

 

Francesco Ferrantelli ,”the Hammer”, entrato a partita iniziata al posto di Pisano,

ha segnato la rete del 1-3 con una mirabolante parabola  che si è insaccata

sotto l’incrocio dei pali.

 

Il Capitano con la sua scaramantica maglietta-slogan.

Sua la rete del definitivo 1-4 e 5° centro stagionale.

1-4 che, capovolto, fa 41, come i suoi anni: intramontabile.

 

Erik “the Red” Cagliero, detto anche “razor fade” il quinto da destra dello schieramento in piedi,

sua la rete del momentaneo

pareggio. Anche lui al 5° centro stagionale, come Tony, Marco “Jin  Lautaro”  e l’ex Di Prima.

 

Nick Iacolino, ormai più che una promessa dell’Atletico. Si ripete dopo Bricherasio e

Pinasca. Sua la rete del momentaneo ma importante 1-2 allo scadere del primo tempo.