Prima Squadra, 14^, penultima giornata di ritorno, 6 maggio 2018: Garino-Atletico Racconigi 5-2

Formazioni.

Atletico: Grasso 6, Garis 5,5, Bruzzese 5,5,Mancuso 5,5, Lavezzo 6, Sismonda 7, Gyimah 7,5, Russo 6,5 ( dal 69° Capello s.v.), Aiello 5,5 ( dal 49° Francioso 6-), Cagliero 5,5 Mendola s.v.( dal 20° Gala, 5,5)

In panchina: Bisio.

Allenatore: Bongiovanni, 6.

Garino: Orefice 6,5, Mazzei 6, Musso 6, Valenti 6,5,Cannone 6, Giacchino 6( Rosso,s.v.), L.Carità 6, Ruggiaschi 7, Santafata 6,5 (Tannoia,6,5),La Morte,6,5( P.Carità 6,5),Oddenino 6,5( Di Monda, 7).

Allenatore: Franco Russo, 7.

Direttore di gara: Riccardo Paolasso della sezione di Collegno, 5,5.

Marcatori, 24°Oddenino, 38° La Morte, 61° Di Monda, 63° Sismonda, 68° Tannoia, 80° P.Carità,85° Sismonda.

Ammoniti: Ruggiaschi e La Morte.

Note:  pomeriggio caldo, 25 gradi, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori un centinaio circa.

Disastrosa debacle dell’Atletico Racconigi che a 90 minuti dalla fine del girone di ritorno rischia di compromettere seriamente la possibilità di ammissione alla fase finale dei play off valevole per il Girone E.

La pesante sconfitta incassata al Comunale di Vinovo-Garino ad opera della neo promossa  formazione rosso blu allenata da mister Franco di fatto  cristallizza e surgela  la nostra squadra a quota 42, ultimo piazzamento  ancora utile per gli spareggi finali, ma considerando l’inaspettata   vittoria per 4-2 del sorprendente Bricherasio( adesso a quota 40) contro il San Secondo ed il recupero che la squadra di Bibiana dovrà disputare mercoledì prossimo a Pinasca( match sospeso domenica scorsa nel 2° tempo per impraticabilità di  campo, quando i bibianesi conducevano 0-1,n.d.r.) tutto può ancora accadere.

Già mercoledì sera, al termine del replay della partita sospesa, i destini dell’Atletico saranno meglio definiti, in virtù del fatto che anche il Pinasca( 38) si gioca le sue ultime  residue speranze per tentare di agganciare la quinta posizione di classifica che permetterà l’aggiudicazione dell’ammissione alle fase finali per la promozione alla categoria superiore.

In definitiva, domenica prossima, a meno di clamorosi e squassanti ribaltoni, con la matematica certezza del secondo posto del Villar Perosa(50), gli altri due posti dovrebbero essere appannaggio di  San Secondo e Pro Polonghera(44), l’Atletico ospiterà al Trombetta il disperato Piossasco( 21), penultimo in classifica davanti ai cugini fanalino di coda(19) dell’A.C., in stato pre-agonico da retrocessione diretta( domenica devono  assolutamente vincere a San Secondo,n.d.r.), mentre il Bricherasio sarà di scena a Nichelino contro l’Hesperia(37) che non ha più nulla da chiedere al suo campionato ed il Pinasca in quel di Vigone(39) che molto difficilmente ma ancora teoricamente potrebbe essere il quarto incomodo, potendosi inserire a sorpresa tra le ultime tre candidate per l’ultimo posto disponibile.

Insomma, interessandoci ovviamente delle sorti della nostra squadra, fermo restando che sarà di fondamentale importanza il risultato finale che scaturirà  mercoledì prossimo dal Comunale di Pinasca,esistono e coesistono molteplici  e svariate combinazioni di risultati  dalle variabili indecifrabili  ed imprevedibili che potrebbero favorire la nostra squadra oppure tagliarla fuori ed eliminarla proprio sulla linea del traguardo finale, obiettivo programmato di stagione!!

Domenica, quindi, si preannuncia un finale thrilling in un girone dominato dal Garino e con un gruppo di squadre che nei nove mesi di incontri  tra andata e ritorno si sono ciclicamente stabilizzate ,proposte,allontanate, riproposte e  rilanciate alternativamente  per competere nelle zone che contano  di alta classifica.

Dalla trasferta odierna, la formazione di mister Bongio sarebbe dovuta tornare almeno con un risultato minimo di pareggio, che avrebbe garantito, a 90 minuti dalla conclusione, la quasi certezza del 5° posto finale, a prescindere dai risultati delle squadre inseguitrici.

Invece la pesante sconfitta-disfatta rimediata ha rimesso tutto terribilmente in discussione.

Diciamo preliminarmente che l’Atletico, di fronte ai primi della classe, ha disputato un primo tempo accettabile sul piano del gioco e della forza di volontà, nonostante  le situazioni iniziali di formazione  e le avversità che hanno caratterizzato e condizionato lo svolgimento e l’andamento   della prima frazione di gioco.

Già l’assenza per inderogabili motivi personali di Franci Pisano, il metronomo, il catalizzatore ed il geometra della squadra, ha privato Bongio di un elemento fondamentale per lo scacchiere , per gli equilibri tattici e per  l’ assetto del centrocampo rosso blu. Questo, nonostante l’eccellente prestazione per qualità  di gioco e quantità di palloni lavorati e distribuiti  del ghanese Gyimah, il migliore in campo per la sua squadra.

Al 20° minuto il Capitano Tony Mendola, già non al meglio delle condizioni, ha dovuto gettare la spugna e chiedere la sostituzione per il fastidioso  riacutizzarsi dei recenti  dolori addominali ed inguinali che lo hanno angustiato nelle ultime settimane.( L’ecografia alla quale si è sottoposto oggi, lunedì pomeriggio, ha evidenziato e confermato lo stiramento di alcuni muscoli addominali, per il capitano trattamento a base di infiltrazioni. Auguri!!!, n.d.r.)

Una grave perdita soprattutto se riferita all’esperienza, alla saggezza tattica,al mestiere, alla capacità di trascinare e motivare i compagni di squadra.

Mettiamoci la giornata non molto ispirata di Marco Russo, i buchi  evidenti che si creavano a centrocampo in fase di interdizione e di contrasto, il quasi immobilismo e la poco lucidità ed il deficitario  tempismo negli inserimenti e  nelle proposizioni offensive degli esterni alti Cagliero e Aiello, il reparto difensivo stranamente insicuro, arrendevole ed imbarazzante,  sdrucciolevole,scollato, friabile e burroso, poco protetto ed esposto alle mareggiate ed alle folate avversarie, il tutto sommato ci aiuta a fornire  un quadro complessivo e generale che sintetizza la Waterloo  dei giocatori di uno sconsolato e sconfortato, quasi rassegnato Andrea Bongio.

La squadra, al culmine di una serie di buone prestazioni esibite nell’ultimo mese di campionato, dovute  al bel gioco ed alla continuità di rendimento, può e deve rammaricarsi e recriminare per alcuni risultati dove sono mancati  dei punti fondamentali per le sorti di classifica( vedi partite interne con Villar Perosa e Vigone, per non citare il derby di ritorno e la trasferta di Nichelino contro l’Hesperia n.d.r.).

Ieri gli atleti racconigesi, caldo a parte, hanno patito ed  evidenziato anche  degli oggettivi limiti e carenze di energie nervose, fisiche,mentali e motivazionali, componenti che avevano  caratterizzato nelle ultime giornate  il raggiungimento di un soddisfacente standard di rendimento.

E dire che, rispetto alla partita di andata, una delle migliori disputate dalla nostra formazione seppur in condizioni disastrate di squadra, il Garino è sceso in campo rinnovato di 7/11 , privo dello squalificato  bomber Marco Puledda, 27 centri stagionali e di numerosi altri  protagonisti della inarrestabile e travolgente  cavalcata vincente, imbottito di giovani juniores, mandati in campo da mister Franco per farli partecipare alla celebrazione della  festa promozione e testarli in prospettiva del prossimo campionato.

Nonostante il clima festoso, con scenografie, palloncini rosso blu, foto ricordo  e speakeraggio audio a bordo campo, il Garino è sceso in campo disputando la sua partita con regolare  impegno e determinazione, lungi dall’idea di annacquare ed edulcorare  la sua prestazione al fine di rendere “agevole” un eventuale nostro risultato positivo; soprattutto i numerosi  giovanissimi schierati ed avvicendati  in campo, avevano voglia di mettersi in evidenza e di dimostrare il loro potenziale valore in prospettiva di essere valutati,soppesati e considerati per  rimanere confermati e a disposizione  dell’organico tecnico-societario per la prossima più impegnativa stagione sportiva.

Come dicevamo, il primo tempo è stato affrontato dalla nostra squadra con  apprezzabile impegno, discreta  applicazione ed attenzione a tenere compatti ed equilibrati i vari reparti , per cercare di far funzionare nei limiti del possibile gli automatismi di gioco delle ultime partite.

Il Garino si proponeva con lanci lunghi a servire in profondità l’attaccante La Morte, ben coadiuvato in fase di appoggio da Oddenino e Santafata ma la difesa racconigese riusciva a presidiare,controllare e fare buona guardia.

Fasi di gioco con equilibrio in campo e dolorosa tegola per la nostra squadra causa  l’inevitabile forfait e sostituzione di Mendola che permetteva l’ingresso in campo di Gala(20°).

Al primo vero affondo offensivo, i rosso blu locali passavano in vantaggio al minuto 24: Santafata approfittava dello spazio concessogli e  lavorava bene un pallone sull’ out  sinistro, il traversone effettuato raggiungeva dalla parte opposta il numero 6 Oddenino che, indisturbato ed  incontrastato dai nostri difensori, non aveva difficoltà ad appoggiare in rete con un preciso piatto destro.

Nella circostanza, il nostro giudice di linea di società Bongiovanni aveva inutilmente alzato la bandierina per segnalare al direttore di gara Paolasso che l’inizio dell’azione da cui è scaturito il gol del vantaggio dei torinesi era stato viziato dalla posizione del pallone che era uscito dalla linea laterale  di quasi mezzo metro.

L’arbitro della sezione di Collegno,invece, aveva valutato la palla  ancora dentro, prima del decisivo lancio per Santafata, autore del passaggio smarcante per il proprio compagno.

Nella fattispecie, conosciamo la prassi adottata  in questi casi dai direttori di gara, dove le segnalazioni dei guardialinee molto spesso non vengono prese in considerazione , proprio perchè giudicate o valutate  “uni-partisan!!”.

In questo caso, però, il nostro Bongiovanni aveva ragione, ma tant’è!!!

Al 38° il Garino raddoppiava grazie ad un ingenuo ed evitabile rigore rigore causato da un frastornato Garis( trattenuta  appena dentro il settore sinistro della nostra area ai danni di La Morte: si incaricava del tentativo di trasformazione lo stesso giovane barbuto attaccante, Grasso intuiva  prodigiosamente il rasoterra indirizzato sul suo palo destro ma era sfortunato perchè nella ribattuta era più lesto e veloce di tutti l’attaccante numero 9 che da pochi passi ribadiva in rete la respinta del nostro estremo difensore.

Il doppio vantaggio avversario cominciava a seminare  e provocare scoramento e senso di frustrazione  tra le nostre fila, nonostante i continui incitamenti di Bongio a non mollare.

Proprio al 45° ritornava protagonista negativo il claudicante direttore di gara di Collegno, annullando misteriosamente ed inspiegabilmente una rete di Matteo Sismonda , abile a sfruttare ed indirizzare  in porta di testa una carambola fortuita di un compagno da dentro l’area piccola garinese.

Anche  i difensori della squadra locale rimanevano stupiti e sorpresi della decisione dell’invalidamento della segnatura che avrebbe permesso ai nostri giocatori di accorciare le distanze prima dell’intervallo e di rientrare in campo maggiormente rinfrancati nella forza d’animo e nello spirito di reazione.

La cronaca del  secondo tempo si apriva con una punizione dal limite dell’area a nostro favore ma l’esecuzione non molto tesa e poco brillante  del piazzato da parte di Gala si infrangeva sulla barriera, sulla ribattuta altra conclusione di Aiello la cui traiettoria  veniva sfortunatamente ed involontariamente deviata in area da Gyimah.

Al 49° Bongio si giocava la disperata carta  dell’attaccante Dino Francioso al posto di uno spento Aiello, con la speranza di ottenere qualche calcio piazzato o alcune giocate in verticale ed in profondità di cui l’attaccante di Ostuni è specialista, nonostante una sua condizione di forma che non ha mai raggiunto in questi mesi situazioni accettabili e di normale efficienza.

Ed era lo stesso neo entrato  numero 16 racconigese al 51° a creare una situazione di pericolo per la porta avversaria con un palo colpito su conclusione da poco dentro l’area.

Due minuti dopo la palla propizia capitava sul destro di Sismonda il cui insidioso rasoterra veniva respinto in tuffo da Orefice.

Proprio nel momento di maggiore pressione e sforzo fisico dell’Atletico, il Garino metteva a segno il colpo quasi mortale che impietosamente affossava le nostre residue possibilità e  speranze di rimonta: minuto 61, il giovanissimo neo entrato Di Monda, ricevuto un passaggio a ridosso dei 25 metri avversari, lasciava partire una bella conclusione di destro e di contro balzo che si insaccava a mezza altezza sull’angolo alto alla sinistra di Grasso. Prodezza che veniva giustamente e meritatamente festeggiata ed applaudita da compagni e tifosi del Garino, prima rete stagionale del giovanissimo calciatore.

Dalla notte fonda del Comunale di Vinovo, l’Atletico cercava di reagire allo strapotere realizzativo degli avversari ed al 63° Sismonda ribatteva in rete un primo tentativo di Francioso respinto dal portiere Orefice.

Ma al minuto 68, le già flebili speranze di rimonta venivano nuovamente  polverizzate dalla rete del 4-1 siglata di testa dall’area piccola da Tannoia, un altro esordiente diciottenne mandato in campo da mister Franco,dopo che un minuto prima Grasso aveva rimandato la capitolazione respingendo di piede una conclusione a botta sicura di Pietro Carità.

Il risultato praticamente acquisito favoriva il completamento del tourbillon di sostituzioni del Garino che mandava in campo tutti i suoi elementi più giovani della formazione juniores, mentre Bongio dava spazio anche a Capello subentrato ad uno stanco Marco Russo(69°).

Nel frattempo, le sfavorevoli ed infauste  notizie degli aggiornamenti dei risultati dagli altri campi delle nostre antagoniste contribuivano a rendere ancora più triste, amara ed indigesta la batosta che stava maturando.

Al minuto 80 la dilagante goleada garinese  assumeva le dimensioni e le proporzioni delle disastrose  esondazioni e tracimazioni dei fiumi cuneesi e delle relative  e conseguenti frane  degli ultimi giorni causa le piogge torrenziali cadute ed imperversate.

Era la volta di Pietro Carità partecipare al festival ed alla festa rosso blu, superando un impotente ed incolpevole Grasso, con la nostra difesa ormai allo sbando.

Nei minuti finali  si vivevano l’agonia sportiva  e lo stato di sofferenza  psico-fisica dei nostri giocatori , Francioso mandava sopra la  traversa una punizione dal limite da buona posizione( piede di appoggio messo male al momento del tiro) e Sismonda siglava la sua sedicesima rete stagionale al minuto 85, ribattendo in rete da pochi metri una respinta della difesa avversaria.

Triplice fischio di Paolasso che per non infierire ulteriormente non concedeva neanche un secondo di recupero. Giusto così……

La festa promozione del Garino poteva continuare, con tanto di premiazioni, targhe e coppe per  i giusti e meritati  riconoscimenti collettivi e personali, il tutto innaffiato ed inebriato da spumante e bottiglie di birra.

Adesso, si aspetta febbrilmente e spasmodicamente che scaturisca un risultato favorevole dal recupero Pinasca-Bricherasio, dove un pareggio o in alternativa una affermazione degli azzurri di casa sarebbero ottimali e paragonabili come  una manna miracolosa spedita dal cielo…..Chi vivrà..vedrà…parte prima!!

Ma la domanda-speranza  che domenica pomeriggio  rivolgeva e  si ripeteva Beppe Bordese  come una specie di mantra tantrico era la seguente:

Ma i nostri giocatori  ci credono ancora?????

Chi vivrà…vedrà….parte seconda!!!

MIMMO MONACHINO

 

Nel frattempo…..oggi 7 maggio, BUON COMPLEANNO BEPPE!!!!!

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Matteo Sismonda, 2 reti oggi,16 totali in  stagione.