Atletico beffato nel finale, 2-2 in casa contro il Boves.

L’Atletico Racconigi deve accontentarsi della divisione della posta in palio in casa contro il Boves, vedendo svanire una vittoria che a 30 secondi dalla fine sembrava praticamente acquisita.

Il Boves, giunto al Trombetta con l’intenzione di riscattarsi dalla sconfitta interna di una settimana addietro, 0-2 contro il sorprendente San Rocco Castagnaretta, alla fine non ha rubato nulla, diciamo che è stata la squadra di Boscolo che deve recriminare sulle fatali disattenzioni commesse in entrambe le reti avversarie che hanno compromesso la vittoria finale.

Risulta così maggiore il rammarico di non essere riusciti ad infliggere il decisivo colpo di grazia nei momenti cruciali della partita, di non aver avuto la capacità ed anche la buona sorte di chiudere e mettere in sicurezza il risultato, soprattutto nel primo tempo, di non avere avuto il cinismo e la precisione necessaria per concretizzare e capitalizzare le numerose occasioni da rete avute a disposizione, situazione che ha tenuto in partita il collettivo allenato da Calandra, dimostratosi una squadra combattiva, con una buona organizzazione di gioco, ben equilibrata e sistemata in campo.

Mette conto rilevare, comunque, che il team racconigese, è stato costretto a giocare l’ultima parte del secondo tempo con un uomo in meno per via dell’espulsione ai danni di Bosio.

Ciò nonostante, anche in condizioni di inferiorità numerica, l’Atletico era anche riuscito nell’impresa di riportarsi in vantaggio con una fantasmagorica punizione magistralmente eseguita da capitan Vailatti che, già nel primo tempo, aveva inesorabilmente colpito con un’altra, straordinaria prodezza balistica di rara bellezza e precisione.

Fortunatamente, la frenata odierna, anche in virtù dei risultati maturati al termine della 5^ giornata, con la caduta della capolista Murazzo e del Marene, ex secondo, non ha avuto particolari ripercussioni, generando e determinando, nelle parti alte della classifica, la formazione di un blocco, di una numerosa e fluida ammucchiata di antagoniste che racchiude e comprime ben 8 contendenti inglobate nello spazio di soli 4 punti.

Ritornando alla partita del Trombetta, più che il risultato finale, tutto sommato positivo ma che lascia un po di amaro in bocca, destano preoccupazioni l’infortunio muscolare patito da Demaria( che ha lasciato il campo per un problema muscolare da valutare in settimana, aggravando così le defezioni del già penalizzato e precario settore difensivo, aggiungendosi alla lunga lista dell’infermeria, con i compagni di reparto Orteca, Camisassa e Bossolasco ancora in fase di recupero) e le prevedibili conseguenze dell’espulsione di Bosio, rosso diretto, forse ingeneroso ed eccessivo, che potrebbe appiedare il forte centrocampista per qualche turno.

La partita odierna dimostra, qualora ci fossero stati ancora dei residui dubbi, che ogni sfida da affrontare, da qui fino alla fine, sarà una lotta, una battaglia, dove tutti gli avversari del girone, ognuno con le sue qualità, caratteristiche ed ambizioni, scenderanno in campo con il coltello tra i denti, con l’obiettivo di vendere cara la pelle, di gettare il cuore oltre l’ostacolo, dove nessuno ti regala niente e nulla è così scontato e niente è come sembra e appare.

Anche oggi, nonostante il risultato ed i continui contrattempi ed avversità, l’Atletico ha dato prova di essere una squadra competitiva e ben costruita ed attrezzata, qualitativamente e quantitativamente, in grado di giocarsi le sue possibilità con tutte le rivali del girone, facendo leva non solo sulle caratteristiche tecniche, la versatilità e l’adattabilità tattiche ma anche sulle prerogative e sulle peculiarità morali e temperamentali, riassunte nello slogan “non mollare mai” che il mister sta inculcando settimana dopo settimana e che vedono il capitano Vailatti il migliore ed esaltante interprete agonistico in campo.

L’Atletico, domenica prossima, avrà la possibilità di un pronto riscatto, ospitando la seconda consecutiva partita casalinga, affrontando il temibile, sorprendente ed ancora imbattuto San Rocco Castagnaretta, una delle squadre rivelazione di questo inizio stagione.

Racconigi, 8 ottobre ’23, 5^ giornata, stadio Trombetta, ore 15.00

FORMAZIONI

ATLETICO: Migliore; Dekaj, Viola(dal 71° Preka), Demaria(dal 69′ Gabriele Ansaldi),Piasco; Bosio, Vailatti, Tene(dal 71° La Rosa); Cammarata(dal 52′ Peano),Scola(dal 79′ Neddar),Garcea.

In panchina: Ghione, Kone, Caserio, Sorrentino.

Allenatore Peppo Boscolo

BOVES MDG: Porqueddu; Rinaudo(dal 85′ Claudio Giordano), Ambrogio(dal 40′ Shehu), Formento, Giorsetti; Comba(dal 76′ Stefano Giordano), Magnaldi(dal 26′ Sidoli), Armitano, Giraudo; Barale, Civalleri (dal 50′ Bertolino).

In panchina: Silvestro, Calandra, Simone Ansaldi, Samuele Giordano.

Allenatore Pierangelo Calandra

DIRETTORE DI GARA Edoardo Rocca della sezione di Bra-Alba

TABELLINO

Marcatori: 15′ Vailatti, 68′ Barale, 85′ Vailatti, 95′ Barale.

Espulsi: 74′ Bosio, rosso diretto per gioco pericoloso.

Ammoniti: Tene, Vailatti, Garcea, Reinaudo,Sidoli.

Recupero: 5′ p.t., 5′ s.t.

NOTE: pomeriggio con giornata e temperatura estive, 29°, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori un centinaio circa.

Osservato il “cooling break” e metà dei due tempi.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

Atletico Racconigi e Boves si presentavano all’appuntamento del 5° turno appaiati in classifica, entrambi con 7 punti.

Boscolo, considerata la perdurante assenza dei vari Bossolasco, Orteca e Camisassa, riproponeva per nove undicesimi la stessa formazione di partenza di domenica scorsa schierata contro il Valle Po, con le uniche varianti di “Mario” Tene e Cammarata titolari , rispettivamente al posto di La Rosa e Peano.

L’Atletico scendeva in campo con la casacca ed i pantaloncini azzurri, mentre il Boves indossava una divisa blu con bande orizzontali superiori rosse.

La direzione della partita veniva affidata ad Edoardo Rocca della sezione di Bra-Alba.

Buona la cornice di pubblico presente sugli spalti del Trombetta, circa un centinaio gli spettatori presenti, con buona rappresentanza proveniente da Boves, città simbolo della Resistenza armata piemontese, insignita della medaglia d’oro a valore civile militare dopo la seconda guerra mondiale .

Dopo un inizio a spron battuto della squadra ospite, i primi tentativi della partita erano di marca racconigese, ma le conclusioni dalla distanza di Garcea e Vailatti risultavano imprecise.

Al 13° pericolosa azione del Boves, un assist smarcante dalla destra di Civalleri veniva stoppato in malo modo da Barale che, all’interno dell’area piccola, difettava nel controllo del pallone favorendo così il facile disimpegno di Migliore.

Al 15° l’Atletico sbloccava il risultato a suo favore direttamente su un calcio di punizione dai 25 metri, da posizione leggermente defilata sulla sinistra: si incaricava della battuta lo specialista Vailatti che, con il piede destro, indirizzava il suo potente e preciso tracciante telecomandato sotto il sette della porta difesa da Porqueddu, con imprendibile traiettoria aggirante la barriera.

La prevedibile reazione del Boves si materializzava con alcuni pericolosi ma imprecisi tentativi di Magnaldi e Giraudo che terminavano fuori di poco.

Dopo l’interruzione a metà frazione per il necessario e rifocillante “cooling break”, Garcea era protagonista di due consecutive occasioni da rete, la prima con una girata di testa in torsione che sorvolava la traversa, la seconda, clamorosa ed irripetibile, con l’attaccante numero 11 che, scattato sul filo del fuorigioco, si involava e presentava in area a tu per tu con il portiere avversario, scaricando addosso all’estremo difensore bovesano una conclusione forte ma centrale , respinta da Porqueddu in uscita.

Il primo tempo si concludeva con un’azione per parte all’interno dei 5 minuti di recupero concessi: la più nitida e sensazionale era sicuramente la palla gol capitata sui piedi di Cammarata, bravo e lesto a sfruttare un sanguinoso disimpegno difensivo bovesano al limite dell’area, meno opportunista e scaltro nel calciare in porta, con un rasoterra che lambiva il palo alla sinistra del portiere avversario; successivamente era Migliore a bloccare a terra, in due tempi, un insidioso tiro cross di Barale.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

La prima parte della ripresa faceva registrare una certa supremazia territoriale da parte della squadra di mister Calandra, alla ricerca di riequilibrare e riaprire la contesa.

Al 51′ era il solito furetto Bosio( che, come vedremo, sarà il protagonista assoluto del secondo tempo, al pari di Vailatti) ad impensierire la retroguardia racconigese, costringendo Migliore ad un’impegnativo e tempistico intervento per chiudere lo specchio della porta e respingere così la ravvicinata ma centrale conclusione del numero 10 rosso blu.

La replica racconigese era affidata a Garcea, la cui fiondata di collo destro, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, terminava fuori di poco.

Con la cronaca si passava direttamente al 68′, minuto in cui il Boves coglieva di sorpresa l’Atletico e si riportava in parità con una dinamica ed una modalità di azione a dir poco curiose ed inedite.

Accadeva che il gioco veniva ripreso a seguito di un’interruzione decisa dal direttore di gara per soccorrere un giocatore ospite, contemporaneamente numerosi giocatori dell’Atletico si trovavano a far capannello nei pressi della loro panchina per dissetarsi, approfittando della sospensione.

La repentina azione, riavviata dalla linea mediana, permetteva al neo entrato Bertolino di innescare lo scatto indisturbato di Barale verso l’area di rigore, approfittando dello sbandamento del centrocampo e della retroguardia avversaria, con il solo Demaria rimasto ultimo baluardo a protezione di un sistema difensivo sguarnito.

Il numero 10, penetrato all’interno dei sedici metri, dopo aver evitato e superato la debole opposizione del biondo centrale saluzzese, rimasto suo malgrado ultimo ostacolo da superare, riusciva a battere a rete ed a ristabilire il risultato di parità.

Al 70′, doppia e clamorosa azione a disposizione dell’Atletico per riportarsi nuovamente ed immediatamente in vantaggio: una prima conclusione ravvicinata di Scola veniva prodigiosamente respinta dal portiere avversario, sulla sua ribattuta il pallone perveniva nella zona occupata da Tene il cui tiro rasoterra, una specie di rigore calciato in movimento, con lo specchio della porta libero, terminava incredibilmente a lato.

Nel frattempo, da entrambe le panchine, si registrava la consueta girandola delle sostituzioni e si osservava il secondo “cooling break ” di giornata.

Al 73′, una rasoiata dal limite dell’area di Garcea veniva bloccata in due tempi dall’attento Porqueddu.

Un minuto dopo, l’Atletico rimaneva in 10 uomini: a seguito di un confusionario scontro di gioco all’altezza della linea mediana, l’arbitro giudicava estremamente pericoloso un intervento di Bosio ai danni di un avversario che stramazzava al suolo dopo il contatto ricevuto, così costringendolo ad estrarre il rosso diretto nei confronti del generoso centrocampista, decisione disciplinare inappellabile ma apparsa forse eccessiva ed esagerata.

Mister Boscolo correva prontamente ai ripari, inserendo l’unico difensore disponibile, il sedicenne Neddar, al posto del sacrificato Scola, erigendo una specie di linea Maginot con 5 difensori schierati a formare la diga respingente.

Nonostante l’inferiorità numerica, l’Atletico aveva la forza e la capacità di reagire e di rimanere in partita, riuscendo addirittura a passare nuovamente in vantaggio!

Minuto 85, punizione dal limite, affidata al solito piede balisticamente poderoso, magico ed infallibile di Momo Vailatti: la fantasmagorica e mirabolante esecuzione del numero 10, una specie di copia ed incolla della prima, andava ad infilarsi sotto la traversa, con l’esterrefatto Porqueddu impossibilitato ed impotente ad intervenire.

L’Atletico rinserrava le fila e riusciva a tenere lontano il pallone dalla propria area ed a fronteggiare l’arrembante forcing finale scatenato dal Boves, con azioni di alleggerimento operate grazie alla freschezza ed alla vigoria atletica dei neo entrati Peano e La Rosa.

Come accaduto per il primo tempo, anche per la seconda frazione di gioco il direttore di gara accordava nuovamente 5′ di recupero.

E proprio al 95′ il Boves riusciva beffardamente ad agguantare il definitivo pareggio.

L’Atletico gestiva male una fase di disimpegno in uscita lungo la linea laterale dell’out di sinistra, ne scaturiva un evitabile calcio di punizione assegnato dal direttore di gara: la battuta nel cuore dell’area racconigese, con traiettoria pennellata ed eseguita da Giraudo, perveniva dalle parti di Barale, l’avversario più basso di tutti, il quale, con una indisturbata ed inconsueta girata di testa, imprimeva al pallone una perfida e velenosa parabola discendente che lasciava sul posto Migliore e si insaccava in fondo alla rete, alla sinistra dell’esterrefatto estremo difensore racconigese.

A 30 secondi dal fischio finale svaniva così quella che sembrava già una vittoria praticamente acquisita, ridimensionando momentaneamente le prospettive, le aspirazioni e gli sviluppi di alta classifica che l’aggiudicazione dell’intera posta in palio avrebbe permesso di alimentare.

Risultato finale: Vailatti-Barale2-2!!

Sarà per una prossima volta!!!! La lotta continua, fino alla fine….

IL PUNTO DEL GIRONE.

La notizia del giorno riguarda la fragorosa caduta della capolista Murazzo(12) che, sul neutro di Mondovì, subisce una dura e pesante sconfitta da parte del Bisalta.

Il risultato finale di 1-4 lascia intendere e si può spiegare che si sia trattato di una giornata negativa in cui la squadra allenata da Simone Prato è incappata, al cospetto di un avversario attualmente tra i più in forma ed in palla del girone: e dire che i fossanesi erano addirittura passati in vantaggio con una rete di Grasso nel primo tempo, risultato ribaltato con il micidiale uno-due di inizio ripresa grazie alle segnature di Petris ed Elkarroumi e punteggio che assumeva le dilaganti dimensioni finali con una doppietta di Robaldo.

Il sorprendente San Rocco Castagnaretta(11), superando in casa il Marene con il più classico risultato di 2-0, Manfredi e Desmero i realizzatori, scavalca in classifica proprio i rivali rosso blu allenati da Mauro Fontana, issandosi così al secondo posto solitario.

Dello scivolone del Marene ne approfitta anche il Bisalta, carnefice della prima in classifica, adesso terzo a quota 10, mentre il Marene(9) perde due posizioni, retrocedendo al quarto posto, affiancato dal Valvermenagna, che infligge un clamoroso e pesante 0-6 nella vendemmia di reti pomeridiana riportata sul terreno di gioco di Roccabruna presidiato dal malcapitato Val Maira: Miino, Gribaudo, Conforti, Vola e doppietta di Giordano gli autori della pantagruelica ed esagerata scorpacciata banchettata e consumata dalla squadra bianco verde.

Alle spalle di questo primo blocco di squadre, troviamo un gruppone di agguerriti inseguitori, tutti con 8 punti: l’Atletico, il Boves, l’Azzurra (perentorio 3-0 in casa contro il Valle Po, Engolo e doppietta del bomber Fenoglio) ed il Sant’Albano( 2-2 in trasferta in quel di Grinzane Cavour contro il Langa Calcio, passato due volte in vantaggio con Mastroeni e Bernocco, in entrambe le circostanze rimontato dalle segnature arancio nere di Marengo e Viale su rigore quasi allo scadere).

Scalando verso le posizioni di medio bassa classifica troviamo a quota 6 il Carru( sconfitto fuori casa dall’ex fanalino di coda Ama Brenta Ceva, 2-0 siglato da Giordano e Salifu) ed il redivivo Tre Valli in modalità autogestione tecnica, al seguito delle dimissioni del condottiero Darko Damnjanovic, che comunque porta a casa tre punti importanti per la classifica ed il morale al termine del combattuto ed altalenante 3-2 a Villanova Mondovì contro l’Area Calcio.

Più in basso, con 4 punti, le cugine geografiche dell’Area calcio e del Langa calci e l’Ama Brenta Ceva, con 2 punti chiudono la classifica il Valle Po e il Val Maira.

La quinta giornata di campionato è stata opulenta dispensatrice di segnature, facendo registrare complessivamente un bottino di 32 reti , con una media di 4 a partita; quattro sono state le vittorie appannaggio delle squadre che giocavano in casa, 2 le vittorie esterne ed altrettanti i pareggi.

Per gli appassionati dei dati statistici, volendo snocciolare in ordine sparso cifre e curiosità, dopo cinque giornate di campionato, le squadre più prolifiche del girone risultano essere Murazzo, Bisalta e Marene, tutte con 13 reti realizzate( media2,6), mentre la difesa più vulnerabile e perforata appartiene al Val Maira con 18 reti incassate(media 3,6 a partita).

Per la cronaca, l’Atletico ha segnato finora 8 reti, subendone 6, con un saldo attivo di +2.

Il San Rocco Catagnaretta, prossimo avversario dell’Atletico, rimane l’unica squadra a mantenere l’imbattibilità del girone.

LA CLASSIFICA MARCATORI

Gioele Fenoglio, con la doppietta realizzata contro il Valle Po mantiene e consolida la sua leadership di capocannoniere, comandando la graduatoria parziale con 6 reti.

Alle sue spalle, incalzano ElKarroumi e Mennitto con 5 marcature, a loro volta tallonati da Vailatti, Riscaldino e Viale con 4.