Atletico, vittoria 2-1 contro il Carrù ed aggancio al secondo posto: domenica chiusura in Valvermenagna.

L’Atletico Racconigi capitalizza il fattore campo del Trombetta imponendosi sul Carrù per 2-1 al termine dell’ennesima partita agonisticamente combattuta ed emozionante.

La squadra allenata da Boscolo-Pisano si aggiudica meritatamente il match e gli importanti 3 punti in palio in virtù delle reti realizzate nel primo tempo da Tavella e Scola, controllando ed arginando nella ripresa la prevedibile reazione della squadra ospite, mai doma e rassegnata, nonostante l’inferiorità numerica a cui era stata ridotta al termine della prima frazione di gioco.

L’Atletico ha anche avuto diverse ed interessanti occasioni per conferire al risultato un margine di maggiore sicurezza e tranquillità, circostanza che avrebbe consentito un’amministrazione ed una conduzione più agevole delle operazioni, a salvaguardia e garanzia del risultato e dell’esito finale dell’incontro, evitando così i patemi d’animo e le preoccupazioni di sorta che avrebbero potuto compromettere e mettere in discussione il successo conclusivo.

Importante, comunque, aver centrato l’obiettivo prefissato ed essere rimasti agganciati e consolidati nel gruppo di testa della classifica, ad una giornata dalla fine del girone di andata, prima della sosta natalizia.

Per effetto dei risultati delle dirette concorrenti della zona play off, l’Atletico concluderà il girone di ritorno dall’alto del secondo posto conquistato, seppur in coabitazione, con l’impegnativa trasferta di Roccavione, tana e fortino del Valvermenagna.

Racconigi, 10 dicembre, stadio Trombetta, ore 14.30, 14^ giornata.

FORMAZIONI

Atletico(4-3-3): Migliore; Viola, Camisassa, Demaria, Bossolasco; Bosio(dal 76′ Tene), Vailatti, Tavella; Garcea(dal 55′ Preka), Barison, Scola(dal 70′ Peano).

A disposizione: Ghione,Dekaj, Sorrentino, Kone, Caserio, Piasco.

Carrù(4-2-2): Cukavac; Pensa,Prette, Rossi(dal 89′ Bertoletti), Audisio(dal 78′ Daqoune); Bottero(dal 87’Luca Burdisso), Calimera, Mazoui(dal 67′ Barberis), Cavallo; Muca(dal 81′ El Hadaj), Moussaid.

A disposizione: Gazzera.

Direttore di gara Tommaso Zito della sezione di Torino.

TABELLINO

Marcatori: Tavella al 38′, Muca al 42′, Scola al 45′.

Espulsioni: Pensa al 44′ per somma di ammomizioni.

Ammonizioni: Viola, Vailatti, Preka, Bosio, Calimera, Moussaid.

Recupero: 3′ p.t., 5′ s.t.

NOTE: pomeriggio freddo e nebbioso, temperatura 6°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori circa una cinquantina; nella ripresa è stata necessaria l’accensione dell’impianto di illuminazione artificiale per immanente oscurità.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

L’Atletico, fatta eccezione per il capitano Vailatti, ricalcava lo stesso 11 e lo stesso modulo di partenza proposti domenica scorsa nella vittoriosa trasferta di Marene, il Carrù si presentava al Trombetta con 18 giocatori a disposizione, per effetto delle assenze del portiere Lucignani e del centrocampista Pietro Burdisso, entrambi squalificati, e delle defezioni last minute degli influenzati Gasco e Giacosa.

La direzione dell’incontro era affidata a Tommaso Zito della sezione di Torino.

Insolitamente scarsa la presenza di pubblico presente sugli spalti della tribuna del Trombetta, con tanti sportivi e sostenitori che avevano preferito il confortevole e gradevole tepore domestico, risparmiandosi il freddo pungente del pomeriggio racconigese, condensato, incorniciato ed avvolto da uno strato di nebbia lattiginoso che si è infittito ed addensato soprattutto durante lo svolgimento del secondo tempo.

L’Atletico si schierava sul terreno di gioco indossando la tenuta nera con inserti bianchi, mentre il Carrù esibiva una casacca granata con pantaloncini bianchi.

L’inizio del primo tempo è tutto di marca e di predominanza racconigese, con la squadra concentrata, impegnata e determinata ad imporre le sue iniziative di gioco e la propria supremazia territoriale.

Al 5′ Barison indirizzava un colpo di testa debole e centrale, facile preda per il giovane portiere di origini serbe Cukavac.

Al 10′, nitida occasione da rete sprecata da Scola: Viola riusciva a spingersi lungo l’out destro, il suo traversone raggiungeva dalla parte opposta Scola, la cui deviazione di testa, impattata da pochi metri dalla linea di porta, si impennava incredibilmente alta sulla traversa.

Al 28′, Vailatti controllava un pallone vagante al limite dell’area di rigore, il suo tentativo ad effetto calciato con il destro veniva fortuitamente deviato da un difensore avversario, la traiettoria terminava sul fondo a fil di palo.

Un minuto dopo, doppia, consecutiva opportunità in piena area che capitava tra i piedi rispettivamente di Barison prima e di Demaria dopo, i cui ripetuti tentativi sotto porta esaltavano la prontezza di riflessi di Cukavac, abile ad intervenire, a disimpegnarsi ed a neutralizzare l’insidia.

Al 34′, una conclusione di testa di Vailatti dall’area piccola risultava centrale ed innocua per l’estremo ed aitante difensore serbo.

Così, al 38′, la rete del vantaggio con la quale l’Atletico riusciva a sbloccare il risultato giungeva a coronamento di un periodo di predominio e di superiorità racconigese: Tavella, all’altezza del vertice basso sinistro dell’area di rigore, raccoglieva un pallone proveniente da una ribattuta difensiva e, di prima intenzione ed in condizioni di favorevole coordinazione, lasciava partire una chirurgica rasoiata mancina rasoterra che attraversava l’interno dei sedici metri ed andava ad insaccarsi nell’angolino più distante rispetto alla posizione di sparo.

Un gol ed una prodezza balistica alla Federico Di Marco!!!

Passavano appena 4 minuti ed il Carrù ripristinava la situazione di parità in maniera inopinata ed inaspettata: dal settore di sinistra, poco fuori l’area di rigore, sulla traiettoria di un calcio piazzato eseguito da Calimera e direttamente indirizzato in the box, interveniva in anticipo il numero 7 Muca il quale, sul rimbalzo del pallone, imprimeva alla sfera la decisiva deviazione in rete che sorprendeva Migliore, ingannato dalla dinamica dell’azione e poco reattivo nell’abbozzare un tentativo di opposizione.

I minuti finali della prima frazione di gioco dispensavano le situazioni e le circostanze che, alla fine, risulteranno decisive per l’esito dell’incontro.

Come anticipato e come avremo modo di raccontare, infatti, il risultato maturato al termine dei primi 45 minuti di gioco non subirà più variazioni.

Al 44′, il direttore di gara era costretto a sanzionare e ad espellere dal terreno di gioco il numero 2 Pensa, destinatario del secondo cartellino giallo, entrambi comminati per irregolarità commesse in altrettanti interventi di gioco.

Al 45′, l’Atletico si riportava nuovamente in vantaggio in maniera rocambolesca: al culmine di un’azione confusa in piena area di rigore, tra un batti e ribatti, il pallone perveniva dalle parti di Scola che, appostato a ridosso del montante alla destra della porta difesa di Cukavac, riusciva a ribadire in rete con un tocco sotto misura che dalla tribuna era stato schermato, opalizzato e reso poco visibile dalla fitta nebbia che in quel momento ammantava il terreno di gioco.

Ma tant’è, l’importante era essere tornati vantaggio allo scadere del primo tempo, con l’inerzia della partita che ritornava nuovamente a favore della squadra racconigese.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

Al rientro in campo delle squadre dagli spogliatoi, il fitto strato di nebbia e l’incombente oscurità rendevano necessaria l’accensione dei fari dell’impianto di illuminazione.

Nonostante l’inferiorità numerica, il Carrù iniziava la ripresa con maggiore determinazione ed aggressività, l’Atletico, da par suo, controllava la situazione cercando di tenere più lontano possibile l’avversario e limitarne le iniziative e la prevedibile ed arrembante avanzata, per poi manovrare, agire e replicare con azioni in ripartenza.

La prima, significativa occasione del secondo tempo si registrava al 59′ ed accadeva in area racconigese: Cavallo e Mazouf si disturbavano a vicenda, indirizzando il pallone verso la porta avversaria quasi contemporaneamente, con una specie di curiosa e singolare carambola congiunta che terminava alta sulla traversa.

Al 61′ l’Atletico reclamava e protestava in occasione di un atterramento in area ai danni di Scola, l’arbitro Zito faceva cenno di proseguire.

Al 67′, in un’azione di alleggerimento dal settore avanzato di destra, Tavella effettuava una specie di tiro cross con parabola discendente che terminava la sua arcuata traiettoria sulla parte alta della traversa, con successivo disimpegno ed allontanamento del portiere Cukovac.

Al 74′ era la volta del neo entrato Preka che provava ad indirizzare verso lo specchio della porta avversaria dal limite dell’area, la sua conclusione di destro risultava imprecisa.

Al 76′, Barison, a pochi metri dalla linea di porta, raggiunto da un assist di Tene, altro subentrante, ciccava un buon pallone, arrivando in leggero ritardo, fallendo così una favorevole opportunità.

Al minuto 81, era nuovamente il centravanti racconigese dalle 350 reti in carriera a rendersi pericoloso, la sua conclusione di piatto destro dal dischetto del rigore veniva respinta fortunosamente dal gluteo di un difensore avversario.

L’Atletico riusciva a coprire bene tutti gli spazi e le zone nevralgiche del campo, riuscendo ad allentare e neutralizzare il serrate finale del Carrù, anzi, andando vicino alla segnatura con Demaria che, al minuto 86, su calcio d’angolo, riusciva a svettare più alto di tutti, il suo colpo di testa sorvolava di poco la trasversale.

Lo strato nebbioso si faceva sempre più fitto e la visibilità molto precaria.

Al 90′ il direttore di gara invalidava una rete del Carrù riscontrando e rilevando una posizione di offside nello svolgimento e nello sviluppo dell’azione da cui era scaturita la segnatura.

Durante i 5 minuti di recupero concessi si assisteva agli ultimi, generosi ma improduttivi assalti del Carrù, con l’Atletico che riusciva a fare buona guardia.

Il triplice fischio finale di Zito mandava tutti negli spogliatoi, con coda finale polemica dei giocatori e dei componenti la panchina del Carrù che, nei confronti del direttore di gara, esternavano inutilmente le loro lamentele e le loro rimostranze per la conduzione arbitrale che, a loro modo di vedere, li avrebbe penalizzati e danneggiati.

Dati statistici alla mano, l’Atletico centrava la sua ottava vittoria stagionale mentre il Carrù, ironia della similitudine numerica, incassava la sua ottava sconfitta in 14 partite disputate.

IL PUNTO DEL GIRONE

Il Sant’Albano di mister Parola e del presidente in pectore Massimo Ravera si laurea campione d’inverno del girone con un turno di anticipo.

La squadra neroarancio(33 punti) si impone con autorità 0-2 nello scontro diretto disputato sul sintetico di Mussotto in casa dell’Area Calcio, grazie alle segnature realizzate nella ripresa da Bertoglio e Viale.

Alle spalle della capolista che sta viaggiando con numeri e cifre da record, si è formato un incalzante terzetto attestato a quota 28: l’Atletico, l’Area Calcio e il Boves, con quest’ultima squadra che si aggiudica 2-1 la sfida interna contro il Valvermenagna, prossimo avversario della nostra squadra: Magnaldi e Bertolino gli autori delle reti per i cuneesi, Carletto su rigore per gli ospiti.

La sconfitta contro il Murazzo nel posticipo serale fa retrocedere il San Rocco Castagnaretta(27) in terza posizione, avvicinato proprio dalla squadra allenata da Prato , distanziata di un solo punto(26); del solito Di Biase la rete decisiva realizzata in apertura di secondo tempo.

Questo primo blocco di classifica viene completato dal Bisalta(22), ormai in caduta libera ed in serie negativa da 4 giornate, coincidenti con altrettante sconfitte incassate, l’ultima in ordine cronologico contro il Valle Po.

Proprio i rossoblu valligiani, assieme al Tre Valli e l’Azzurra , occupano le posizioni di metà classifica con 18 punti: la squadra allenata da Careglio supera in casa il Bisalta per 2-0( Isaia e Dematteis), i brasiliani di Del Vecchio si fanno imporre il pareggio casalingo dall’Ama Brenta Ceva(2-2, Echel Pereira Moreira ed un’autorete per i giallo blu locali, Sabrane e Lanza per i bianco rossi di mister Fantini), mentre i bianco azzurri di Morozzo non vanno oltre l’unico 0-0 di giornata in casa contro il Marene.

Scorrendo verso le posizioni di medio bassa classifica troviamo il Valvermenagna ed il Marene con 14 punti, il Carrù con 12, il Ceva con 10, il Langa Calcio con 9 ed il Val Maira con 5: proprio nello scontro salvezza tra le ultime due prevale di misura la squadra di Grinzane Cavour grazie alla decisiva marcatura di Mastroeni.

Al termine della 14^ e penultima giornata di andata , le reti complessivamente messe a segno sono state in tutto 16, media 2,0 a partita; cinque le affermazioni casalinghe, due i pareggi e solo una ma di rilevante importanza la vittoria in trasferta.

Dicevamo dei dati statistici e delle cifre con cui la capolista Sant’Albano sta legittimando e meritando la detenzione della sua leadership e del primato in classifica: 10 vittorie conquistate, 3 pareggi ed una sola sconfitta, migliori attacco e difesa con 31 reti realizzate e solo 9 subìte.

Domenica prossima, l’ultima giornata prima della sosta invernale-natalizia vedrà l’Atletico impegnato nella trasferta di Roccavione contro il Valvermenagna, mentre l’incontro di cartello più interessante ai fini dell’alta classifica metterà di fronte San Rocco ed Area Calcio, proprio le ultime due vittime sacrificali della capolista Sant’Albano che chiuderà in casa contro il Valle Po.

LA CLASSIFICA MARCATORI

Le posizioni di vertice sono rimaste praticamente invariate e cristallizzate, avvolte nella fitta nebbia di questa fredda seconda domenica di dicembre, per il semplice fatto che nessuno dei primi tre della graduatoria è andato a referto: di conseguenza, Scoffone(12), Fenoglio(11) e Vailatti(10) mantengono immutati e stazionari i loro rispettivi score personali.

I più immediati inseguitori si confermano Bertolino e Unia con 9 e Bertoglio con 8.