La rincorsa dell’Atletico si ferma a Narzole: sconfitta 2-0 con la partecipazione dell’arbitro.

Si interrompe a Narzole la serie positiva di 7 partite utili consecutive che aveva permesso alla squadra di mister Cellerino la clamorosa rimonta salvezza ed il prepotente reinserimento nella zona spareggi play out.

Per la legge statistica dei grandi numeri, una sconfitta, una battuta d’arresto dopo un eccellente filotto di 4 vittorie e tre pareggi, ci poteva stare e poteva essere messa anche in conto, proprio in considerazione del fatto che l’avversario odierno è ancora coinvolto ed impegnato per il raggiungimento di un piazzamento valevole avente come obiettivo la zona play off.

Ma sono la dinamica di alcuni eventi e gli sfavorevoli accadimenti della partita che lasciano l’amaro in bocca, suscitano sentimenti di risentita rabbia, di forte rincrescimento e di disarmante rammarico perchè c’erano tutte le condizioni per cui si poteva ottenere l’ennesimo risultato positivo, anche quello minimo.

L’episodio che , a nostro modo di vedere, ha gravemente penalizzato, pesantemente compromesso e notevolmente influito sull’orientamento dell’esito della partita si è verificato alla mezz’ora del primo tempo, con l’Atletico in rassicurante controllo e in promettente fiducia relativamente all’andamento del gioco ed allo svolgimento della gara.

Raccontiamo brevemente la circostanza incriminata per la quale la direzione di gara, nella sua opinabile valutazione, ha costretto e ridotto la squadra racconigese ad affrontare la rimanente ora di partita in condizioni di inferiorità numerica.

Minuto 29, all’altezza della linea mediana, durante un contrasto di gioco, Messineo subiva un evidente intervento a gioco pericoloso che non veniva rilevato dall’assistente competente per posizione, ne tantomeno sanzionato dal primo arbitro Foti; sul successivo, immediato sviluppo dell’azione in ripartenza, il pallone perveniva al limite dell’area di rigore nei pressi del giocatore Parussa che veniva fronteggiato da Nardi, nel frattempo uscito dalla sua area, con l’intento di limitare la pericolosità del raggio d’azione, affiancando ed accompagnando il movimento dell’attaccante narzolese.

I due avversari venivano a contatto e cadevano entrambi a terra, ad avere la peggio era lo sfortunato portiere di Monasterolo di Savigliano che, stramazzando al suolo, si faceva male alla spalla, lamentando le conseguenze della rovinosa caduta con ampi gesti di sofferenza e con urla lancinanti.

Il direttore di gara, a nostro avviso, giudicava eccessivamente falloso e scomposto il gesto dell’estremo difensore, nei confronti del quale adottava la drastica decisione dell’espulsione per fallo da ultimo uomo.

Nel frattempo, ci si rendeva conto e ci si accorgeva immediatamente della gravità dell’infortunio, con il trafelato ingresso in campo dei soccorritori, ivi compresi alcuni addetti del servizio del 118 presenti all’interno della struttura sportiva.

Il gioco rimaneva sospeso per ben 17 minuti, durante i quali Nardi veniva adeguatamente assistito dagli ausiliari sanitari, con l’arbitro che frattanto, imperterrito ed irremovibile, teneva in mano il cartellino rosso sanzionatorio in maniera inflessibile ed impietosa.

Dopo una lunga ed estenuante attesa, necessaria per le cure ed i trattamenti del caso, il portiere veniva trasportato adagiato sulla barella fuori dal terreno di gioco, con l’arto opportunamente ed idoneamente immobilizzato.

Così il direttore di gara faceva riprendere il gioco, confermando implacabilmente l’espulsione ed assegnando un calcio di punizione dal limite, laddove era accaduto lo scabroso episodio.

Ovviamente e conseguentemente, mister Cellerino era costretto a mandare in campo il secondo Ghione, sacrificando Modini per la sopraggiunta ed inevitabile causa.

Per la cronaca, l’esecuzione angolata, aggirante la barriera, affidata a Tamburello, trovava ben piazzato e reattivo il neo entrato portiere che si distendeva e deviava in angolo.

Tornando alla nostra introduzione, rimaniamo convinti che la discutibile e censurabile decisone del fischietto della sezione di Torino abbia determinato e cagionato un grave danno sportivo che ha influito e indirizzato lo svolgimento della partita, penalizzando oltremisura la squadra ospite.

La terna arbitrale, a nostro giudizio, ha colpevolmente sbagliato due volte, sia nell’occasione del mancato rilevamento per il fallo commesso ai danni di Messineo sia nella smisurata e deformante valutazione dell’intervento del portiere Nardi, apparso ai limiti della correttezza, o comunque, probabilmente sanzionabile con una più proporzionato e commisurato cartellino giallo.

Non è nel nostro stile di commentatori e di cronisti sportivi giustificare un mancato risultato, attribuendo alle terne arbitrali l’esclusiva colpa di eventuali disattenzioni, di errate interpretazioni e/o omissioni di decisioni di carattere tecnico-regolamentare: in maniera aleatoria e casuale, possono assolutamente sbagliare in quanto anche esseri umani, a maggior ragione votati alla causa del calcio dilettantistico in modo ammirevole ed apprezzabile, allo stesso modo di come un attaccante può fallire una clamorosa occasione da rete o come un difensore che può provocare un inaudito calcio di rigore o, peggio ancora, un “autogollonzo”!!

Ma, nella fattispecie, gli episodi che abbiamo evidenziato potevano essere meglio gestiti e disciplinati con maggiore raziocinio, lungimiranza ed accortezza, ma tant’è, ormai è andata.

A parziale consolazione e compensazione di una sfortunata ed infausta domenica delle Palme, i risultati delle dirette concorrenti impelagate nella lotta salvezza permettono all’Atletico di mantenere intatte ed invariate le distanze in classifica ed i distacchi aritmetici in termini di punteggio attraverso i quali si rimane all’interno della griglia spareggi.

Adesso mancano tre giornate al termine della stagione regolare ed i giochi sono ancora aperti e suscettibili di continue, mutevoli, altalenanti, imprevedibili evoluzioni e variazioni.

Narzole, 2 aprile, campo sportivo comunale, ore 15.00, 27^ giornata.

FORMAZIONI

BENARZOLE: Cabutto; Quattrocchi, Onomoni, Bersagli; Gandino(84′ Fabio Curti), Pirrotta (77′ Lorenzo Curti), Tamburello(68′ Brambati), Di Prima, Coltelluccio; Gili, Parussa (84’Panero).

A disposizione: Marengo, Domnori, Odin, Ghafir, Buso.

Allenatore Sebastian Ghisolfi

ATLETICO: Nardi; Leanza, Previati, Lotrecchiano, Quaranta; Preka(66′ Mazzei), Viola, Caricato(68′ Dekaj), Garcea; Modini( 42′ Ghione), Messineo(84′ Piacenza).

A disposizione: Ansaldi, Sorrentino, Fidale, Boscolo.

Allenatore Ettore Cellerino

TERNA ARBITRALE: Direttore di gara Lorenzo Foti di Torino, assistenti Bosello e Di Maggio di Torino.

TABELLINO

Marcatori: 63′ Pirrotta, 83′ Gandino

ESPULSI: 29′ Nardi, rosso diretto, fallo da ultimo uomo.

AMMONITI: Preka, Garcea, Caricato, Mazzei.

Recupero: 4′ p.t., 3′ s.t.

NOTE: pomeriggio primaverile, temperatura 19°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori un centinaio circa.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

Nelle file del Benarzole, il tecnico Ghisolfi doveva rinunciare a malincuore alle prestazioni di due importanti elementi come De Souza e Favale, usciti malconci dalla partita infrasettimanale di andata valevole per le semifinali di Coppa Italia Dilettanti, disputata e vinta dai biancorossi per 3-1 contro il Castellazzo Bormida sul neutro di Fossano.

Per quanto riguardava l’Atletico, mister Cellerino confermava lo stesso schieramento di partenza che domenica scorsa si era egregiamente comportato, riuscendo a tenere testa alla capolista Carmagnola.

La direzione arbitrale veniva affidata ad una terna proveniente da Torino , composta dal direttore di gara Foti coadiuvato dagli assistenti Bosello e Di Maggio.

Il Benarzole scendeva in campo indossando una casacca gialla, mentre l’Atletico esibiva la consueta maglia nera con inserti bianco-azzurri.

Il terreno di gioco si presentava in condizioni accettabili ed in versione primaverile, puntellato dalle macchie gialle dei fiorellini affioranti sul manto erboso. Buona la cornice di pubblico presente sugli spalti, con buona rappresentanza racconigese.

La prima conclusione verso la porta era di marca racconigese, con Garcea che, al 4′, entrato in area sul settore di sinistra, impegnava il giovane portiere Cabutto, pronto a respingere il suo tentativo di destro forte ma centrale.

Al 7′ la replica della squadra di casa in area di rigore veniva sventata in angolo da un intervento di Quaranta in anticipo su Gandino.

Al 17′, su una ripartenza, Modini, in settimana diventato neo papà della primogenita Nicole, entrava in area di rigore, leggermente defilato sulla destra, il suo colpo sotto a scavalcare Cabutto, indirizzato verso la porta, veniva neutralizzato dall’uscita e dalla respinta dell’estremo difensore oggi in maglia viola.

Al 25’era la volta di Lotrecchiano, abile e tempestivo a sbrogliare una complicata situazione in area.

Al 29′ accadeva l’episodio che abbiamo descritto e commentato in apertura di servizio. Per completezza di cronaca, lo sfortunato portiere racconigese veniva trasportato e ricoverato presso l’ospedale di Verduno, dove gli veniva ricomposta e riallineata la clavicola della spalla destra. In settimana Nardi verrà sottoposto agli esami strumentali della Tac per valutare la situazione dello stato dei legamenti dell’arto interessato. AUGURI!!!

I soccorsi che venivano prestati nei confronti del portiere richiedevano l’interruzione del gioco la cui sospensione si protraeva per circa 17 minuti (bel numero per gli scaramantici ed i superstiziosi….).

Detto della punizione respinta da Ghione, il primo tempo si concludeva con 4′ di recupero e con una conclusione di Gandino che terminava alta sulla traversa.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

Le squadre rientravano in campo con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco.

Al 57′, un tiro dalla distanza dell’ex Di Prima , destinato a fil di palo, veniva intercettato e deviato in angolo da Ghione, abile a distendersi e neutralizzare alla sua destra.

Al 63′ il Benarzole passava in vantaggio, al culmine di un periodo di pressione e di supremazia territoriale, resi possibili e fattibili anche per effetto della superiorità numerica: il numero 6 Pirrotta riusciva a destreggiarsi in area di rigore dal settore di destra, proponeva e riceveva uno scambio da parte di un compagno e, con un preciso diagonale di destro, da pochi metri, riusciva ad infilare e trafiggere Ghione.

A questo punto, saltavano le necessarie strategie tattiche ed il raccolto dispositivo di gioco dell’Atletico, che si era riorganizzato e compattato per il mantenimento e la protezione di un risultato quanto meno di parità, nonostante e fino a quel momento non avesse corso particolari pericoli e patito sofferenze e difficoltà evidenti.

Mister Cellerino provava ad immettere forze fresche in campo, richiamando in panchina un generoso Preka ed un abulico, involuto ed apatico Caricato, rimpiazzandoli rispettivamente con Mazzei e Dekaj.

Al 79′ l’Atletico protestava per un presunto contatto in area ai danni di Messineo che, da buona posizione ed al momento del tiro verso la porta avversaria, veniva contrastato e disturbato da tergo da un intervento di un difensore in maglia gialla.

Al minuto 81 il Benarzole colpiva un palo pieno con una conclusione dai 25 metri del solito Di Prima.

Al minuto 83 la squadra di casa metteva al sicuro il risultato con la rete del raddoppio ad opera di Gandino, uno dei migliori in campo: da una veloce ripartenza innescata dalla linea mediana, il veloce numero 7 scattava sul filo del fuori gioco, approfittava dello sbilanciamento del reparto arretrato racconigese, entrava in area di rigore e superava Ghione con una precisa conclusione che si insaccava vicino al palo di sinistra.

Con il risultato praticamente acquisito, mister Ghisolfi dava spazio e minutaggio ad alcuni giovani elementi della panchina in cerca di gloria e visibilità, ed era del neoentrato Brambati l’ultima conclusione del match, compresi i 3′ di recupero, con pallone che terminava alto sulla traversa.

Il triplice fischio di Foti sanciva la fine delle ostilità e dell’imbattibilità dell’Atletico che durava da 7 partite consecutive.

Calendario alla mano, quando mancano 3 partite al termine della stagione regolare, l’Atletico avrà a disposizione 2 partite in casa, contro la vice capolista Villafranca il 16 aprile prossimo e contro lo Scarnafigi l’ultima giornata, 7 maggio, intervallate dalla delicata trasferta in quel di Santo Stefano Belbo prevista per domenica 30 aprile.

Il campionato osserverà due soste, domenica 9 aprile per la festività pasquale e domenica 23 aprile per il torneo giovanile delle Regioni.

Staremo a vedere……

IL PUNTO DEL GIRONE

Il CSF Carmagnola ipoteca la vittoria finale, aggiudicandosi nettamente e sonoramente il derby casalingo contro il Villastellone e soprattutto allungando e guadagnando un punto in classifica, approfittando del mezzo passo falso interno del Villafranca, costretto al pareggio dal Carignano.

Andiamo con ordine.

La capolista(58 punti ) travolge in casa un derelitto Villastellone in piena crisi di risultati, infliggendo alla squadra della cittadina limitrofa un tennistico e mortificante 6-0(doppietta di Carluccio, Contieri, Osella, Fiorillo e Sidella gli apparecchiatori del pantagruelico banchetto biancoazzurro).

Il Villafranca(54) si fa imporre il pareggio interno dal Carignano(1-1, con reti rispettivamente di Montemurro e Bosio) ma, a salvaguardia del mantenimento della seconda posizione, vanta ben 5 punti di vantaggio rispetto alla terza, il San Sebastiano(49). La rappresentante fossanese supera nettamente in casa l’Infernotto con un perentorio e secco 3-0, doppietta di Caristo e rete di Armando.

Alle spalle dei nero arancio, staccato di un punto, troviamo il discontinuo ed altalenante Busca(48), battuto fuori casa dallo Scarnafigi( 2-0 finale siglato dalle marcature di Mondino su rigore e Bravo).

Momentaneamente estromessi dal piazzamento play off si collocano il Benarzole con 45 punti, lo Scarnafigi con 44 ed ancora più distanziato il Pedona con 43( 0-2 a Pancalieri, reti del capocannoniere Dalmasso e di Tucci).

A metà classifica il Carignano con 36 .

A partire da questo punto della classifica, le compagini che seguono sono tutte aritmeticamente coinvolte nella lotta per la salvezza diretta e per la disputa degli spareggi play out.

Con 31 punti l’Infernotto e la Santostefanese ( vitale 2-0 dei biancoazzurri langaroli nello scontro salvezza contro i biancoverdi roerini del Sommariva Perno, grazie alle reti di Capone e Claps), con 30 lo stesso Sommariva ed il Pinasca(1-1 a Morozzo contro un orgogliosa Azzurra, Fenoglio ed il solito Pegorin); seguono il Villastellone con 28 punti, l’Atletico con 26 , il Pancalieri con 24 e l’Azzurra ormai retrocessa con 17.

Le reti messe a segno in questa 27^ giornata sono state in tutto 21, media 2,6 a partita.

Nel computo dei risultati ha prevalso il fattore campo favorevole, ben 5 infatti sono state le vittorie per le squadre che giocavano in casa, 2 i pareggi e soltanto una l’affermazione esterna.

LA CLASSIFICA MARCATORI

Quando mancano tre giornate al termine della regular season, lo corsa per l’aggiudicazione del titolo di capocannoniere del girone C del campionato di Promozione, allo stato attuale, sembra essere circoscritta, contesa e confinata in uno sprint ed in un rush finale a due, con protagonisti Dalmasso e Caristo.

L’attaccante del Pedona guida la classifica parziale con 17 reti, mentre l’ex dell’Atletico ed in forza al San Sebastiano insegue a quota 15.

Ironia della sorte e del calendario, domenica 16 aprile, alla ripresa del campionato dopo la sosta pasquale, i due contendenti si sfideranno proprio nello scontro diretto che opporrà le loro squadre in quel di Borgo san Dalmazzo!!

Più distanziati e staccati Barison e Pegorin con 12.

Il sottoscritto, tutto lo staff, il direttivo e i giocatori augurano a tutti una Buona Pasqua!