Atletico, ottimo pareggio contro la capolista Carmagnola, la rincorsa continua…

L’Atletico Racconigi ottiene e conquista un meritato pareggio in casa contro la capolista Carmagnola ma soprattutto, per effetto dei risultati delle dirette concorrenti per la lotta play out e zona salvezza, guadagna punti preziosi in classifica, accorciando ulteriormente le distanze ed i distacchi .

Il risultato finale rispecchia sostanzialmente la situazione di equilibrio che si è evidenziata e verificata tra le forze in campo viste oggi, anzi, possiamo affermare che le occasioni da rete più nitide e clamorose dell’intera partita sono capitate proprio a favore dell’Atletico ed in particolare sui piedi di Messineo, che, nella fattispecie, è stato scarsamente assistito dalla sorte favorevole nel confermare e ribadire la sua rinomata fama di implacabile goleador.

Con questo importante risultato, la squadra di mister Cellerino allunga a 7 la striscia di partite utili consecutive, il cui aggiornamento recita un totale di 15 punti, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi, e, dato non trascurabile, quarto clean sheet che testimonia e conferma la solidità e la tenuta della squadra in termini di efficienza, copertura e protezione assicurate da tutto il reparto difensivo.

Ma soprattutto, come dicevamo in apertura, i risultati fatti registrare in questa 26^ giornata permettono all’Atletico di ridurre per l’ennesima volta il divario ed il disavanzo in classifica rispetto alle contendenti ed alle antagoniste che lottano per la zona salvezza, situazione che sta agendo da propellente e da spinta propulsiva per affrontare nelle migliori condizioni possibili la parte conclusiva della stagione, dove tutte le squadre interessate lotteranno con il coltello tra i denti fino alla fine, nel quadro di una situazione di classifica che adesso vede il sovraffollato coinvolgimento di numerose squadre comprese e compresse tra i 24 punti del Pancalieri, penultimo, ed i 31 punti dell’Infernotto , confinato nei ristretti limiti della zona spareggi( vedi classifica, n.d.r.).

Tornando alla partita odierna, la squadra racconigese ha avuto la straordinaria capacità e l’attitudine fisica e tecnica di fronteggiare e tenere testa alla capolista allenata da Sandro Contieri, con una prestazione di sacrificio, di applicazione, di grande forza di volontà, senza timori reverenziali di sorta, senza soggezione psicologica, giocando con autorevolezza, fiducia e personalità, qualità sorrette e sostenute dalla consapevolezza delle attuali, brillanti condizioni psicofisiche che il gruppo squadra sta attraversando in questo periodo di stato di grazia.

Alla fine, restano sparsi sul campo e riaffiorano nello stato d’animo dei giocatori, il rammarico e la recriminazione per le limpide, sensazionali palle gol che non si è riusciti a concretizzare e capitalizzare a dovere.

Ma tant’è, alla vigilia della partita che la opponeva alla leader della classifica, considerata la potenziale differenza dei valori e degli evidenti rapporti di forza esistenti, dimostrati dalle rispettive posizioni, un risultato di pareggio sarebbe stato sottoscritto ben volentieri , accolto ed accettato positivamente e con soddisfazione e giubilo da tutto l’entourage del sodalizio rosso blu del presidente Costamagna.

Come si dice in questi casi, delle vicende e della storia della partita si cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, di cogliere ed apprezzare quanto di buono e di favorevole si sia riusciti a conquistare ed ottenere.

Il CSF ha cercato di imporre il suo schematico e pedissequo gioco “palla lunga” a beneficio dei propri attaccanti e di prevalere facendo leva sulla notevole predisposizione alla prestanza fisica di tanti suoi giocatori, citiamo i vari Vailatti, Capobianco ma anche la coppia centrale formata da Fraccon e Lerda, puntando anche sulle qualità tecniche di alcuni estrosi giocatori dotati di buoni fondamentali, tra questi, uno su tutti, si è particolarmente distinto il numero 10 Osella, che, alla fine, è risultato il più pericoloso della sua squadra.

Alla fine, ripetiamo, possiamo considerare e giudicare che il pareggio maturato possa apparire e sembrare come un risultato sostanzialmente giusto ed equo.

Domenica prossima, per il 27° turno della stagione regolare, i nostri ragazzi saranno di scena a Narzole, trasferta che si presenta probante, tosta e difficile sulla strada che porta al traguardo della salvezza o della zona spareggi play out.

Racconigi 26 marzo, ore 15.00, campo sportivo Trombetta, 26^ giornata.

FORMAZIONI

Atletico: Nardi; Leanza, Previati, Lotrecchiano, Quaranta; Caricato; Garcea,Viola,Preka; Modini, Messineo.

A disposizione: Ghione, Ansaldi, Dekaj, Sorrentino, Fidale, Cavaglià, Piacenza, Boscolo.

Allenatore Ettore Cellerino

CSF Carmagnola: Burdese: Ranieri(76′ Contieri), Fraccon, Lerda, Carluccio; Mangia, Vailatti, Naumann, Osella; Capobianco(76′ Rebola) Falconi(72′ Mirabella).

A disposizione: Lentini, Onomoni, Camisassa, Caraccio, Diodati, Sidella.

Allenatore Sandro Contieri

TERNA ARBITRALE: direttore di gara Simone La Luna di Collegno, assistenti Alexandru Dragos Mariut e AbdelHakim Zine Zine di Asti.

TABELLINO

Ammoniti: Previati, Lotrecchiano, Nardi, Vailatti, Lerda, Naumann.

Recuoero: 1′ p.t., 3′ s.t.

NOTE

Pomeriggio parzialmente nuvoloso, temperatura 16°, terreno in buone condizioni, spettatori circa 150.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

Mister Cellerino doveva rinunciare alla disponibilità di Mazzei( al suo ultimo turno di squalifica) e dell’infortunato Piasco, uno dei giovani della cantera che più si è messo in evidenza in questo mese e mezzo di resurrezione, di rinascita e di rimonta.

Nelle file della capolista, il suo omologo Contieri decideva di lasciare in panchina Onomoni , evidentemente non in perfette condizioni fisiche, utilizzando dal primo minuto Ranieri.

La direzione di gara veniva affidata al signor La Lana di Collegno coadiuvato dagli assistenti Mariut e Zine Zine di Asti.

L’Atletico scendeva in campo riproponendo nuovamente la casacca nera talismano portafortuna con inserti bianco-azzurri, mentre il Carmagnola esibiva una divisa bianca con inserti azzurri.

Il tanto atteso derby cuneo-torinese di Promozione, un inedito storico, richiamava ed attirava una buona cornice di pubblico, accorso e presente sugli spalti nell’ordine di circa 150 spettatori.

La prima conclusione della partita era del Carmagnola che, al 6′, si rendeva abbastanza pericoloso con un tiro da poco dentro l’area di Falconi che impegnava severamente Nardi alla deviazione in angolo.

Al 15′ l’Atletico si proponeva verso l’area avversaria con una combinazione tra Caricato e Messineo con quest’ultimo, defilato sul settore di sinistra e contrastato da un avversario, sul quale veniva fatta carambolare e rimpallare la sfera che terminava così sul fondo.

Al 22′, una conclusione dalla distanza di Mangia veniva bloccata a terra da un attento Nardi.

Al 27′, sugli sviluppi di un corner, si originava una specie di mischia in area racconigese, con la sfera che sfilava fuori sul fondo, vicino al palo alla sinistra della nostra porta.

Al 29′, in un periodo di leggera supremazia territoriale carmagnolese, era la vota di Osella che sfiorava la traversa con una bella parabola discendente di drop sinistro dalla distanza.

Al 34′, Vailatti schiacciava di testa in area svettando più alto di tutti su calcio d’angolo, ed anche in questa occasione il tentativo risultava impreciso, con il pallone che rimbalzava a terra e terminava fuori di un paio di metri.

Al 35′, la prima, nitida palla gol a disposizione di Messineo: l’attaccante numero 9 era abile a liberarsi con un sombrero dalla marcatura di Fraccon, si accentrava e indirizzava verso la porta un diagonale rasoterra sul quale il bravo e giovane Burdese si superava, deviando in angolo distendendo ed allungando il piede destro.

In pratica era questa l’ultima, significativa azione della prima frazione di gioco che si concludeva dopo un minuto di recupero concesso.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

La ripresa si apriva con una favorevole occasione sotto porta non sfruttata da Capobianco, contrastato e contrato al momento della battuta a rete da un intervento provvidenziale di Lotrecchiano che riusciva a smorzare il pallone che veniva così abbrancato in presa da Nardi.

Al 50′ era nuovamente Osella ad impensierire la porta racconigese con un rasoterra di sinistro che terminava fuori a fil di palo.

Al 53′, la seconda, clamorosa occasione da rete non concretizzata da Messineo: su un sanguinoso disimpegno al limite dell’area, Lerda regalava il pallone a favore del centravanti siculo-calabro, che, ben appostato, si impossessava della sfera, entrava in area di rigore, ma, invece di tentare la battuta direttamente in rete, tentava l’aggiramento del portiere, venendo così anticipato dallo stesso che con provvidenziale tempestività intercettava e neutralizzava l’insidiosissima minaccia.

Il CSF, scampato il pericolo, provava a replicare con Carluccio, il cui tiro dalla media distanza sorvolava di alcune spanne la trasversale.

Al 60′ Modini, fino a quel momento abbastanza in ombra e poco ispirato (sarà stata l’emozione per l’imminente nascita della sua primogenita ad averlo bloccato e limitato parzialmente ), eseguiva una punizione dal limite, una delle sue specialità, calciando direttamente sulle braccia di Burdese, attento e ben piazzato tra i pali.

Al 64′ l’Atletico costruiva la sua terza palla gol di giornata, con Caricato che verticalizzava in area per Garcea , ex di turno assieme a Fraccon, il cui tentativo da buona posizione, leggermente decentrato sulla sinistra, veniva rimpallato dall’opposizione di un difensore avversario, terminando sul fondo.

Al 66′ era la volta di Nardi che si dimostrava decisivo nel respingere da par suo una conclusione del solito Osella, lesto e bravo a raccogliere uno spiovente in area per tentare la finalizzazione vincente.

Al 76′, una girata in area del neo entrato Rebola terminava alta sulla traversa.

Al minuto 84 era nuovamente Nardi a farsi trovare attento e preparato, bloccando a terra sull’altro neo immesso Contieri.

Nei minuti finali, il portiere racconigese manteneva inviolata la sua rete salvando il risultato, opponendosi alla grande ed in maniera provvidenziale ad un tentativo sotto misura di Osella quasi a colpo sicuro.

Durante i 3 minuti di over time non si registrava più nulla di significativo.

Il triplice fischio finale di La Lana decretava la chiusura delle ostilità e sanciva il risultato di parità.

IL PUNTO DEL GIRONE.

La capolista CSF Carmagnola(55), comincia a sentire il fiato sul collo dell’inarrestabile Villafranca(53), quanto mancano 4 giornate al termine della regular season.

Se pensiamo alla situazione della classifica così come si presentava al termine della 23^ giornata, domenica 12 marzo, la squadra allenata da Contieri vantava ben 8 punti di vantaggio rispetto ai giallorossi allenati da Perlo( 52 vs 44): ebbene, sono bastati 3 pareggi consecutivi della leader del girone , tre mezze battute d’arresto, cui hanno fatto da contraltare altrettante vittorie consecutive a favore degli antagonisti, per far erodere e dilapidare il prezioso tesoretto accumulato.

Adesso, lo sprint finale per vincere il girone ed essere direttamente promossi ed ammessi al campionato di Eccellenza, diventa incerto, intrigante ed imprevedibile.

Il Villafranca espugna il campo del Sommariva Perno grazie ad una rete di Solera.

Alle spalle dei giallorossi, il Busca(48) mantiene la sua terza posizione, superando in casa e soltanto nella ripresa la disperata e ostinata opposizione della Santostefanese, 2-0 ad opera di Rosso e Gozzo.

In quarta posizione troviamo il San Sebastiano(46), costretto al pareggio esterno 0-0 sul campo dell’indomito Pancalieri.

La griglia valevole per gli attuali piazzamenti play off si completa con il quinto posto appannaggio del Benarzole(42), prossimo avversario dell’Atletico, vincitore fuori casa sul campo del Carignano, 0-2 firmato da Coltelluccio e Favale.

Distaccato di un punto lo Scarnafigi(41), che inguaia il Pinasca, sconfiggendolo 0-1 nella trasferta in Val Chisone, risolve il match una rete di Scola.

Scorrendo la classifica e spostandoci ai margini degli spareggi promozione, il Pedona(40) fa un altro passo avanti, imponendosi con facilità a discapito di una derelitta e quasi spacciata Azzurra, 4-1 finale con reti di Gazzera, Rizzo, Dalmasso e Calleri per i borgosandalmazzesi e di Fenoglio per i morozzesi.

A metà classifica naviga anonimo e tranquillo il Carignano(35), nonostante il ruzzolone interno patito ieri.

A partire da questa posizione di classifica, numeri alla mano, tutte le squadre che enunceremo sono coinvolte per la zona salvezza e lottano per gli spareggi play out.

Andiamo con ordine.

Con 31 punti si colloca l’Infernotto ( importante 1-3 a Villastellone, Kouthar, Preci e Dolce per gli ospiti, il solito Petullo per i locali), seguito dal Sommariva Perno con 30, dal Pinasca con 29, dalla Santostefanese e dal Villastellone con 28, dall’Atletico con 26 e dal Pancalieri con 24.

Più staccata e praticamente retrocessa la derelitta Azzurra, che chiude tristemente la graduatoria con 16 punti.

In questa 26^ giornata si è segnato poco, le reti messe a segno sono state in tutto 15, media 1,8 a partita, per uno scout complessivo di 2 vittorie interne, 4 affermazioni in trasferta e 2 pareggi( entrambi per 0-0).

LA CLASSIFICA MARCATORI

Finalmente, dopo un prolungato periodo di astinenza, Dalmasso interrompe il suo personale Ramadan realizzativo: la rete messa a segno contro l’Azzurra permette all’attaccante del Pedona di arrivare a quota 16.

Il fromboliere cuneese tiene così a debita distanza i più immediati inseguitori, Caristo con 13 e Barison con 12, entrambi rimasti alla secca nella giornata odierna.