Atletico infinito, incredibile finale a Villafranca, vittoria 2-3 e ancora primo posto!!

L’Atletico Racconigi espugna 2-3 il campo di Villafranca Piemonte al termine di una partita combattuta, emozionante e dal finale incredibile, pazzesco, vibrante e rocambolesco!!!

La storia della partita ed il risultato finale sono concentrati tutti nel secondo tempo, appassionante, coinvolgente ed entusiasmante, intensamente vissuto sia in campo che sugli spalti del Comunale, con la situazione altalenante del punteggio che ha visto la squadra di casa in vantaggio per ben due volte, con un Atletico indomito, che non ha mai mollato la presa, capace di soffrire e di reagire, di rimontare e di riprendere l’avversario, per poi ribaltarlo e superarlo incredibilmente negli elettrizzanti e drammatici minuti conclusivi che vi racconteremo.

L’affermazione conseguita su un campo e contro un avversario storicamente difficili assume un valore significativo e fondamentale in quanto consente di rimanere in testa alla classifica, in coabitazione della Monregale ma, soprattutto, per effetto dei risultati delle più immediate inseguitrici, di scavare un profondo solco rispetto alle antagoniste che incalzano dalle retrovie ma che stanno perdendo progressivamente terreno e contatto, dimostrando di non riuscire a tenere il passo regolare ed incessante delle due battistrada.

Dall’inizio del girone di ritorno, dopo tre giornate, il bottino conquistato della squadra del ticket Boscolo-Pisano è stato di altrettante, strepitose vittorie, di cui, le ultime due consecutive, ottenute in trasferta contro avversarie temibili, accreditate e toste come Busca e Villafranca.

Nella fattispecie odierna, si è anche giocato su un terreno allentato, fangoso e reso scivoloso a causa della pioggia caduta in nottata, condizione che ha costretto gli atleti a fare appello alle capacità di mantenersi in equilibrio, trasformando la contesa in una gladiatoria e pugnace battaglia di muscoli, di nervi e di resistenza atletica.

Alla fine l’ha spuntata l’Atletico, come vi racconteremo in sede di cronaca.

Villafranca Piemonte, 26 gennaio, 3^ giornata di ritorno, ore 14.30.

FORMAZIONI

Villafranca: Lentini; F. Solera, Montemurro, Allasia, Pairetto; Gaido(90′ Cucchi), D’Anna(87′ Pacconi), Berutti, Serra; Geografo(77′ Favale), Contieri(67′ Risso).

A disposizione: Pautasso, Gusella, Previati, A. Solera, Morero.

Allenatore Contieri.

Atletico: Cecchetto; Jack Quaranta(78′ La Scala),Viola, Mancuso, Bossolasco(87′ Kone); Falconi, Tene, Sorrentino(61′ Preka); Iacolino, Abas, Scola.

A disposizione: Marra, Lanza, U. Quaranta, Camisassa, Caraccio.

Direzione Tecnica Pisano-Boscolo.

Terna Arbitrale: direttore di gara Angeleri(Nichelino), assistenti Cinato (Nichelino) e Gabriele(Torino).

TABELLINO

Marcatori: 46′ Allasia, 54′ Tene, 59′ Contieri, 84′ Preka, 94′ Vailatti(rigore)

Espulsi: Pairetto(doppio cartellino giallo) e Berutti (rosso diretto).

Ammoniti: Gaido, Serra, A. Solera, Viola, Jack Quaranta, Preka.

NOTE: pomeriggio parzialmente nuvoloso, temperatura 9°, terreno di gioco fangoso e scivoloso, spettatori 150 circa, con numerosa rappresentanza racconigese.

Primo Tempo.

In tema di infortuni ed indisponibilità sull’Atletico pioveva sul bagnato: in settimana, la tegola del brutto accidente di cui è rimasto vittima l’attaccante Ale Mangia, probabile rottura del crociato e stagione praticamente finita e, durante il riscaldamento prepartita, un risentimento muscolare accusato dal Kapitano Vailatti costringeva a miti consigli preservativi e conservativi, con il giocatore che si accomodava in panchina, venendo sostituito last minute da Mario Tene.

Le squadre scendevano in campo agli ordini del signor Angeleri della sezione di Nichelino: in tenuta gialla la squadra di casa, in casacca rosso blu gli ospiti.

Pronti via ed era l’Atletico, dopo un minuto, a rendersi particolarmente pericoloso con Iacolino: l’attaccante numero 7 riceveva e controllava un lungo lancio in area, riusciva a destreggiarsi da posizione leggermente decentrata e concludeva verso la porta difesa da Lentini, il tiro indirizzato a fil di palo veniva respinto dal portiere figlio d’arte.

La replica villafranchese al minuto 15: combinazione sul fronte offensivo tra Contieri e Gaido, con quest’ultimo che, dal limite dell’area, sparava alto sulla traversa.

Al 21′, direttamente da calcio piazzato, Iacolino scodellava in area a beneficio di Scola, il tiro dell’anfibio cingolato di Scarnafigi, in condizioni di precaria coordinazione, risultava debole e centrale, diventando facile preda di Lentini.

Al 22′, una traiettoria da calcio d’angolo eseguita da Geografo veniva deviata di testa da Allasia, Cecchetto, ben piazzato, abbrancava in presa con disinvoltura.

Al 35′, era nuovamente Geografo a mettersi in evidenza, ma la sua velleitaria conclusione dalla lunga distanza terminava alta sulla traversa.

Lo stesso, estroso giocatore con la maglia numero 10, un minuto dopo, si rendeva nuovamente e decisamente pericoloso con un’azione in profondità, penetrava in area ed indirizzava un rasoterra ad incrociare il palo opposto a quello della posizione di tiro sul quale Cecchetto si distendeva ed interveniva in tuffo, neutralizzando in modo efficace.

Al 41′, un lungo traversone in area di Quaranta permetteva di recapitare il pallone nei pressi di Scola, il suo colpo di testa, da favorevole posizione, risultava centrale ed innocuo, facilitando l’intervento di Lentini.

Al 43′, in occasione di una delle sue rare disattenzioni difensive, un controllo difettoso di Viola al limite dell’area avvantaggiava Geografo che, di prima intenzione, concludeva verso la porta racconigese, il velenoso rasoterra del numero 10 sibilava vicino al palo alla sinistra di Cecchetto.

Il primo tempo si concludeva all’insegna dello stesso geniale fantasista dal cognome geometricamente territoriale, questa volta con un tentativo su punizione dai 25 metri che trovava Cecchetto attento e ben piazzato.

Prima frazione di gioco che si concludeva in maniera sostanzialmente equilibrata, con entrambe le squadre che si equivalevano a livello di possesso palla ed iniziative offensive, con tutti i giocatori soprattutto impegnati e cimentati a mantenere, a reggersi ed a muoversi con adeguato equilibrio su un terreno di gioco infido, impantanato e acquitrinoso.

Secondo Tempo.

Al 46′, il Villafranca passava in vantaggio in maniera improvvisa e inopinata: sugli sviluppi di un (discutibile ed incerto) calcio d’angolo, si accendeva una serie di rimpalli, un casuale passaggio aereo all’interno dell’area piccola permetteva ad Allasia di impattare sotto misura, il colpo di testa da distanza ravvicinata del difensore risultava vincente e risolutore.

L’Atletico, rimasto sorpreso dalla rete del vantaggio dei gialli allenati da Contieri, impiegava alcuni minuti per assorbire il colpo, riorganizzarsi e reagire, ma lo faceva con rabbia, personalità, abnegazione, determinazione e concretezza, riequilibrando il risultato al minuto 54: Scola, lungo l’out destro, riusciva a superare con la sua consueta forza e tecnica l’opposizione del diretto marcatore e, all’altezza della linea di fondo, riusciva a mettere dentro l’area piccola un invitante pallone che generava una mischia da cui emergeva più lesto e furtivo di tutti Mario “dreadlock” Tene, il forte giocatore camerunense riusciva a trafiggere Lentini, impallinandolo con un preciso tocco che si insaccava, gonfiando la rete sotto la traversa.

Al 59′, il Villafranca si riportava in vantaggio: un lungo e profondo passaggio in verticale, centralmente indirizzato verso l’area racconigese, non veniva adeguatamente controllato e protetto da Mancuso in fase di ripiegamento e di copertura difensiva, sullo stopper torinese aveva così la meglio l’attaccante Contieri, figlio del mister, che conquistava il contrasto, superava in velocità il difensore, entrava in area di rigore e, con una conclusione di destro a mezza altezza, spiazzante ed imprendibile, riusciva a trafiggere Cecchetto.

Tutto da rifare per la capolista!!

Sulle ali del ritrovato entusiasmo per il nuovo vantaggio ottenuto, approfittando di un prevedibile e momentaneo disorientamento e smarrimento rosso blu, il Villafranca si riproponeva pericolosamente in avanti con il solito Geografo: su un’azione innescata in contropiede, il numero 10, al limite dell’area, veniva tradito da un rallentamento del pallone che si impantanava ed inzaccherava al momento dell’assist smarcante per un compagno che sopraggiungeva a rimorchio, la retroguardia racconigese liberava ed allontanava così la minaccia.

Al 61′, scudisciata improvvisa dell’Atletico in area nemica, il tiro improvviso e violento di Abas indirizzato sotto il sette veniva provvidenzialmente deviato sulla parte alta della traversa da un reattivo Lentini, il direttore di gara Angeleri non concedeva il corner, non avendo visto la decisiva smanacciata dell’estremo difensore dei Villans.

Al 71′, mentre la montante, insistita ed orgogliosa reazione dell’Atletico costringeva gli avversari a comprimersi all’interno della propria metà campo, un’impetuosa azione di Iacolino, partito dalla linea mediana, metteva in condizioni il giocatore di Cavallermaggiore di battere a rete da distanza siderale, la violenta ed arcuata conclusione parabolica planava di poco sulla traversa.

Nel frattempo, la tensione della battaglia ed alcuni episodi e scontri di gioco, facevano montare e lievitare un certo, diffuso, latente e pericoloso nervosismo che vedeva coinvolti parecchi giocatori di entrambe le fazioni, innescando pericolosi capannelli umani e focolai di colluttazioni che impegnavano il direttore di gara in continui, numerosi e faticosi interventi sanzionatori.

Al 73′, su un’azione di alleggerimento, il già noto Geografo( che sarà sostituito successivamente, forse per eccesso di nervosismo…) conquistava un pallone vagante sul settore di sinistra, si accentrava e provava una conclusione di prima intenzione che sorvolava la trasversale.

Al minuto 80, il già ammonito Pairetto, era costretto a stendere Abas in procinto di entrare pericolosamente in area di rigore, inevitabile il secondo giallo e il conseguente allontanamento a testa bassa dal terreno di gioco del numero 6.

La susseguente punizione del neo entrato Vailatti, mandato in campo per cercare di recuperare il risultato negativo, si infrangeva sulla barriera, sollevando le inutili proteste racconigesi per un presunto tocco gomito-avambraccio di un componente lo sbarramento oppositivo.

Al minuto 84 l’Atletico riusciva a riacciuffare il pareggio: era il solito Scola ad imbastire ed impostare uno dei suoi proverbiali, prepotenti e rinomati strappi in profondità, dalla linea di fondo, con le stesse modalità tecniche che avevano originato la rete di Tene, indirizzava all’interno dell’area piccola dove Preka, con ottima scelta di tempo, anticipava tutti e scaraventava in rete sotto misura alle spalle di Lentini.

Adesso l’Atletico era proteso e determinato a compiere lo sforzo finale, il conseguimento della vittoria sarebbe stato di vitale importanza per continuare a detenere il primato in classifica, visto il largo risultato che la Monregale si stava assicurando in casa contro il derelitto Carignano.

Così, allo scoccare del quarto dei sei minuti di recupero concessi, accadeva l’inverosimile, qualcosa di pazzesco ma di cercato, voluto e meritato, con la forza, il coraggio e lo spirito di sacrificio!

Azione in ripartenza dell’Atletico, Iacolino faceva partire un lungo e preciso lancio a beneficio dello scatto di Abas, l’attaccante penetrava all’interno dell’area di rigore per poi venire affrontato ed atterrato da un difensore avversario in maniera evidentemente scorretta.

Inevitabile ed indiscutibile la fermezza decisionale di Angeleri nell’assegnazione del calcio di rigore, nonostante le reiterate, concitate ma inutili proteste dei giocatori della squadra di casa.

Impeccabile ed esemplare la trasformazione di Momo Vailatti che, con molta freddezza ed estrema precisione, indirizzava imparabilmente sotto l’incrocio dei pali, alla sinistra di Lentini, scatenando l’irrefrenabile esultanza sia in campo che in tribuna.

Gli ultimi due, spasmodici minuti di pathos e di sofferenza trascorrevano senza più particolari emozioni, il triplice fischio liberatorio di Angeleri sanciva la fine delle ostilità e decretava l’undicesima vittoria stagionale dell’Atletico, confermatosi capolista, assieme alla Monregale, con 37 punti.

Come dicevamo in apertura, per effetto dei risultati registrati sugli altri campi, dove erano impegnate le antagoniste posizionate nei piani alti del girone, le due battistrada hanno ulteriormente allungato ed incrementato il vantaggio nei confronti delle inseguitrici: Scarnafigi 30, Pedona 29, Narzole e Saviglianese 27, Villafranca e Boves 26.

L’attuale divario tecnico esistente, i dati statistici che attestano il livello di rendimento ed il ruolino di marcia con cui stanno viaggiando le due leader, lasciano prefigurare e presagire che, per la classifica finale in funzione della vittoria del girone C, potrebbe essere un affare ed una questione a due.

Lo scontro diretto tra le due indiscusse protagoniste del raggruppamento è ancora distante, essendo in programma domenica 9 marzo, 24^ giornata, in casa della Monregale, ma da qui alla sfida verità bisognerà affrontare e disputare comunque cinque turni, con la situazione di classifica in divenire giornata dopo giornata.

Domenica prossima l’Atletico riceverà la visita del Pedona, avversario quotato in classifica (quarta posizione con 29 punti), che all’andata si impose con un pirotecnico 4-3, con la nostra squadra che, nella ripresa, dopo i primi 45′ minuti (probabilmente tra i più horror e negativi disputati fino adesso), chiusi in apnea sotto di 3 reti, aveva addirittura sfiorato almeno il pareggio, nonostante l’inferiorità numerica, causa illogica ed insulsa espulsione di Abas.

L’obiettivo prioritario da conquistare sarà ovviamente quello di incamerare risultato e vittoria, ma anche quello di vendicare e riscattare con i dovuti interessi la sconfitta subìta a Borgo San Dalmazzo.