Atletico, sfortunata sconfitta in casa 0-2 con l’Infernotto

L’Atletico esce sconfitto in casa contro un quadrato, pragmatico ed essenziale Infernotto al termine di una partita che, con maggiore fortuna e capacità realizzativa, avrebbe potuto anche impattare.

Dopo il positivo e meritato pareggio ottenuto domenica scorsa a Villastellone, coinciso con l’esordio sulla panchina rosso blu del nuovo allenatore Cellerino, la sfida odierna, valevole per la 10^ giornata di campionato, doveva confermare quanto di buono la squadra era riuscita a fare sotto l’effetto della scossa psicologica della nuova cura e del nuovo corso tecnico intrapreso.

Partendo dal presupposto che in due settimane dal cambio di gestione miracoli non se ne potevano fare e sperare, anche in considerazione della contingente situazione emergenziale in cui la squadra versa causa importanti e significative defezioni ed indisponibilità per infortuni e squalifiche, l’attuale organico e materiale tecnico ed umano a disposizione, con il quale era iniziata la stagione, ha mostrato anche oggi oggettivi limiti e carenze strutturali.

La squadra, nonostante le risapute situazioni problematiche, ha lottato e combattuto con grande impegno e generosità ed in alcune, macroscopiche circostanze, capitate sui piedi di Mainardi e Fioriello, è andata molto vicino alla segnatura.

Da par suo, l’Infernotto, che ad oggi sopravanzava in classifica di 3 punti, ha vissuto di rendita grazie alla rete del vantaggio realizzata ad inizio primo tempo, è riuscito a controllare e controbattere ai tentativi racconigesi ed ha raddoppiato quando ormai mancavano pochi secondi al fischio finale.

Adesso, la situazione in classifica, in virtù dei risultati che hanno interessato le dirette concorrenti che si dibattono nelle zone paludose dei bassifondi, si fa difficile e complicata, la strada per invertire la tendenza e tentare di risalire la china sarà lunga ed impegnativa, per riuscire a cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel ci vorrà molto da lavorare, ripartendo dal recupero dei giocatori indisponibili molto importanti per il ruolo da loro ricoperto.

E domenica l’Atletico sarà atteso da un compito proibitivo contro la lanciatissima ed inarrestabile capolista CSF Carmagnola, in un derby “redde rationem”che potrà essere di resurrezione e rinascita o di ulteriore sofferenza ed inquietudine.

Racconigi, 13 novembre, campo sportivo Trombetta, ore 14.30.


FORMAZIONI, TABELLINO, NOTE

ATLETICO(4-2-3-1): Ghione; Preka, Ansaldi, Mazzei, Fondrieschi; Sorrentino(60′ Pagnotta), Viola; Boffano(72′ Fidale), Caricato, Fioriello; Mainardi.

A disposizione: Smeriglio, Dekaj, Njeci,Lopreiato.

Allenatore Ettore Cellerino.

INFERNOTTO(4-3-3): Davide Ballario; Colacchio, Sobrero, Cadoni, Carfagno; Picotto, Kouthar, Carignano; Dolce, Gambardella(62′ Rivoiro), Preci(89′ Cirla).

A disposizione: Pieretto, Simone Ballario, Ballari, Ferrero, Boualalla, Quinto, Romagnini.

Allenatore Paolo Ghio.

TERNA ARBITRALE: Direttore di gara Ibrahim Belkhaoua(Ivrea), assistenti Emanuele Innocente(Biella) e Federico Vetrugno(Torino).

Recupero: 2’p.t., 4’s.t.

Marcatori: 14′ Sobrero, 94′ Dolce.

Ammoniti: Mazzei, Carfagno,Dolce, Gili (massaggiatore).

Pomeriggio con cielo sereno, temperatura 14°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori un centinaio circa.

Highlights primo tempo

Rispetto alla formazione iniziale presentata in distinta, cambio last minute in casa Atletico, con Mennitto che accusava problemi muscolari durante il riscaldamento che veniva rilevato dal giovanissimo Sorrentino.

Oltre al forfait dell’ultima ora dell’attaccante, da rimarcare le assenze di Nardi, Lotrecchiano e Boscolo( quest’ultimo dovrà rimanere fermo fino all’inizio del prossimo anno causa brutto infortunio muscolare).

Mister Cellerino, dovendo fare di necessità virtù, dirottava capitan Mazzei al centro della difesa.

In casa Infernotto, mister Ghio lasciava in panchina Romagnini, miglior realizzatore della sua squadra con 5 reti( a fine partita, il suo compagno Dolce lo avrà appaiato in classifica).

In maglia azzurra l’Atletico, in tenuta rossa la compagine avversaria.

La prima conclusione di una certa pericolosità già al 4′, con un tentativo dalla distanza di Caricato, la cui insidiosa parabola veniva deviata dal portiere sopra la traversa.

Al 14′, alla prima opportunità favorevole, l’Infernotto riusciva a portarsi in vantaggio: direttamente su un pallone spiovente in area su calcio piazzato, battuto dal settore di sinistra, il numero 4 Sobrero si inseriva con tempismo sulla traiettoria e di testa, indisturbato, indirizzava sotto misura e di precisione all’altezza del palo alla destra della porta difesa da Ghione.

Al 16′, Dolce , piazzato in area piccola, non riusciva ad imprimere al pallone la necessaria forza per calciare verso la porta, anche perchè pressato da un difensore avversario.

Al 23′ era la volta di Fioriello ad indirizzare dalla distanza, la sua conclusione sorvolava di poco la traversa.

Al 26′, un colpo di testa di Gambardella da buona posizione terminava sul fondo, mentre al 31′ era nuovamente Fioriello ad impensierire la porta avversaria con una fiondata di sinistro dal limite che scheggiava la traversa, con traiettoria leggermente deviata dal portiere Ballario.

Al 33′, una punizione aggirante dai 25 metri eseguita da Caricato veniva bloccata dall’estremo difensore avversario.

Al 39′, il direttore di gara Belkhaoua risparmiava il secondo cartellino giallo ai danni del difensore Carfagno: il numero 3 in maglia rossa commetteva un evidente fallo in gioco pericoloso su Boffano, l’arbitro stava per estrarre la targhetta per la seconda volta ma improvvisamente ci ripensava, ritraendo la mano dal taschino, consentendo al giocatore infernottese di proseguire regolarmente la sua partita, scatenando così le legittime ma inutili proteste racconigesi.

Il primo tempo si concludeva dopo 2 minuti di recupero concessi.

Highlights secondo tempo

Al 56′, su calcio d’angolo arcuato, geometricamente pennellato dal solito Caricato, Mainardi interveniva in torsione di testa, ma la sua girata mandava il pallone a lambire il palo a portiere battuto.

Le squadre, così come nel primo tempo, continuavano ad affrontarsi a viso aperto, interpretando le fasi della partita con impeto e vigoria agonistica.

Al 72′, Mainardi, raggiunto in piena area da un assist del neo entrato Pagnotta, riusciva a coordinarsi ed a prodursi in una acrobatica semi rovesciata che si spegneva sul fondo, non di molto.

Al 72′, la replica degli ospiti capitava sul destro di Rivoiro che, da pochi metri, si vedeva bloccare a terra un tiro quasi a colpo sicuro da un attento e reattivo Ghione.

Al 77′, su un’altra azione in ripartenza dell’Infernotto, era nuovamente il giovane e promettente portierino racconigese ad opporsi con tempismo ed in maniera provvidenziale ad una ravvicinata conclusione di Dolce, respingendo di piede in uscita.

Al minuto 83, con l’Atletico generosamente proteso alla ricerca del pareggio, Mainardi, innescato in area di rigore, perdeva l’attimo propizio, vanificando un’ottima opportunità da rete, non riuscendo a finalizzare a dovere la favorevole occasione.

Ma era Fioriello, al minuto 89, a fallire la clamorosa palla gol che avrebbe permesso alla sua squadra di raddrizzare e recuperare meritatamente il risultato: Caricato si rendeva protagonista di una travolgente ed irresistibile azione personale sul settore di sinistra e, dopo aver seminato un nugolo di oppositori, scaricava in area sul compagno numero 11 che si aggiustava la mira e sparava di sinistro un pallone che si impennava incredibilmente di poco alto rispetto all’incrocio dei pali.

Gol mangiato e mancato, gol subìto: 94′, a pochi secondi dal triplice fischio finale, un’azione in contropiede in campo aperto azionata dall’Infernotto, protagonista il numero 7 Dolce che si involava in rapida progressione verso l’area e, appena all’interno dei 16 metri, con un preciso tocco di destro, riusciva ad infilare e superare l’opposizione di Ghione in uscita, sigillando così il conclusivo risultato di 0-2, ingeneroso per l’Atletico.

IL PUNTO DEL GIRONE

La capolista Carmagnola, 26 punti, consolida la sua finora indiscussa leadership, proseguendo la sua inarrestabile marcia solitaria, allungando così le distanze in classifica, espugnando 1-2 il campo di Carignano, aggiudicandosi il derby tra squadre viciniore: la squadra di casa, passata in vantaggio con una rete di Sebastian Gioacas, subiva la rimonta carmagnolese che riusciva a ribaltare il risultato grazie alle segnature di Costanzo e Contieri.

Alle sue spalle, con 19 punti, rimane bloccato il Benarzole , sconfitto 2-0 in trasferta a Sommariva Perno, doppietta di Novara.

Al terzo posto, con 18 punti, troviamo un terzetto composto da Carignano, Busca( 0-0 in casa contro il Villafranca) e San Sebastiano, una delle squadre più in forma del momento, che si impone fuori casa a Villastellone 1-2, con reti rispettivamente di Gariglio, Guzzo e Turano.

A quota 17, ai margini dell’attuale zona play off, il Sommariva Perno.

Seguono con 15 il Villafranca, con 14 il Villastellone e lo Scarnafigi( corsaro nella trasferta di Borgo San Dalmazzo, 0-1 siglato da Tortone).

Scorrendo la graduatoria, con 12 punti si collocano Infernotto e Santostefanese( sconfitta a Pinasca 1-0, con rete decisiva di Nuccio).

Nell’avvicinamento verso la hot zone play out troviamo il Pinasca con 11, il Pedona con 10, il Pancalieri con 7(prezioso 2-1 in casa ottenuto nello scontro diretto contro l’Azzurra, 2-1 firmato da una doppietta di Cossotto e rete di Bonelli), l’Atletico con 6 e l’Azzurra Morozzo a chiudere con 4.

Lo scout delle realizzazioni complessivamente messe a segno in questa 10^ giornata è stato di 15 reti, media 1,8, 3 sono state le vittorie interne, 4 quelle esterne e solo un incontro è terminato in pareggio.

Il CSf, oltre a mantenere il record di imbattibilità stagionale, unica squadra del girone, ha anche quello di squadra più prolifica, con un totale di 23 reti, mentre Pancalieri ed Azzurra hanno le difese più battute, con 20 reti incassate.

CLASSIFICA MARCATORI

In testa alla classifica provvisoria troviamo la coppia Madeo-Petullo con 6 reti, incalzata a quota 5 da una numerosa muta composta da Dalmasso, Dolce, Romagnini, Miello, Novara e Mangia.