L’Atletico ritorna finalmente alla vittoria, sofferto ma vitale 1-0 al Sommariva Perno.

L’Atletico torna alla vittoria, evento che mancava da più di due mesi, interrompendo un’astinenza che durava esattamente da 69 giorni, l’ultima affermazione risaliva infatti alla lontana domenica dell’11 dicembre 2022, 5-2 al Trombetta rifilato alla Santostefanese.

Il risultato finale di 1-0, giunto al termine di una partita molto combattuta e sofferta, fa tirare un bel respiro di sollievo, rappresenta un’ulteriore boccata d’ossigeno in termini di speranza e di fiducia ai fini della classifica che, dopo la 21^ giornata, non vede più la squadra racconigese relegata all’ultimo posto, da questo pomeriggio occupato dall’Azzurra Morozzo.

E’ stata sufficiente la decisiva rete di Carmelo Messineo (al suo quarto centro personale da quando indossa la casacca blu granata), realizzata nel primo tempo, per avere la meglio sul Sommariva Perno e piegarne la resistenza.

Il risicato risultato di stretta misura , ottenuto, difeso e conquistato con le unghie e con i denti, con grinta, coraggio ed abnegazione, è rimasto in bilico fino alla fine, con la squadra ospite che in diverse occasioni, soprattutto nella seconda frazione di gioco, ha anche ripetutamente sfiorato la rete del pareggio.

Una volta tanto la dea bendata ha dato una mano, non ha implacabilmente ed inesorabilmente voltato le spalle avverso le sorti ed i destini favorevoli, come è invece accaduto in tante, precedenti e sfortunate occasioni.

Anche oggi l’Atletico, privo dello squalificato Previati e dell’infortunato Modini, per buona parte dell’incontro, è stato sorretto, ha resistito ed ha portato in porto il risultato vivificato, trascinato e spinto dall’entusiasmo, dall’intensità agonistica, dall’impegno e dalla grande forza di volontà profusi e messi in campo dai giocatori cosiddetti fuori quota come Quaranta, Leanza, Garcea, Fidale, Dekaj, Piasco, tutti autori e protagonisti di una ammirevole e significativa prestazione di cui ha beneficiato il resto del collettivo.

In tal senso ed in questa direzione, bisogna anche riconoscere i meriti di mister Cellerino, calatosi nel ruolo di motivatore di testa e di muscoli, svolgendo la funzione di importante “mental coach”, utile nel lavoro e nel processo di valorizzazione e di maturazione sia dell’uomo che del giocatore.

Per completare, nella fattispecie odierna, citando anche gli altri singoli, Nardi ha dato sicurezza al reparto difensivo, capitan Mazzei, nonostante la fatale ammonizione di giornata, ha disputato una partita giudiziosa, razionale e di esperienza, Messineo ha fatto sentire il suo peso specifico in attacco, realizzando la decisiva rete che ha regalato l’importante affermazione, Viola ha svolto il suo onesto lavoro di mestierante del centrocampo, mentre Caricato ha macchiato la sua discreta prestazione con l’espulsione rimediata nel finale.

Certo, dati e numeri alla mano, l’obiettivo play out rimane ancora lontano da raggiungere ma, se si riuscisse a dare continuità di gioco e di risultati, la forza propulsiva e la capacità di reazione della squadra ne potrebbero trarre vantaggio e giovamento, rimandando alla fine il bilancio consuntivo.

Il calendario delle prossime due partite vedrà l’Atletico impegnato ad affrontare due probanti e difficili trasferte consecutive, rispettivamente a Carignano e a San Sebastiano e, a seconda dall’esito dei risultati che si potrebbero profilare, si potrà avere un quadro prospettico della situazione più realistico ed attendibile, aggiornato all’evolversi delle posizioni di classifica che interessano le squadre direttamente coinvolte e che lottano per la zona retrocessione, avvicinandosi gradualmente al termine della regular season.

Per concludere l’introduzione sintetica della cronaca della giornata, la gioia, la soddisfazione e l’esultanza per l’importante vittoria venivano parzialmente smorzate, attutite ed affievolite dall’ ennesimo infortunio occorso a D’Agostino e dalla deprecabile ed evitabile espulsione rimediata da Caricato nei secondi finali del match.

Per il prossimo turno, per ogni dannata, sventurata domenica che verrà, ancora un’altra formazione alternativa…. imponderabile destino della stagione dell’Atletico…..servirà ancora un altro entusiasmo che farà pulsare il cuore e muovere i muscoli, nuove possibilità per continuare a sorprendere…..con le paure e le scommesse….nella speranza possa durare…. fino alla fine…..

RACCONIGI, STADIO TROMBETTA, 19 FEBBRAIO, 21^ GIORNATA.

FORMAZIONI

ATLETICO(4-1-3-2):Nardi; Dekaj(dal 58′ Preka), Leanza, Mazzei, Quaranta; Caricato; Fidale(dal 74′ Ansaldi), Viola, Piasco; Garcea( dal 74′ D’Agostino e dall’89’ Piacenza) , Messineo.

A disposizione: Bisio, Sorrentino, Angaramo, Boscolo, Modini.

Allenatore Ettore Cellerino.

SOMMARIVA PERNO(4-4-2): Corìa; Ndoj, Morone, Tibaldi, Dieye; Dia(dal 46′ Leo), Costa, Galvagno,Matija; Veglio, Novara.

A disposizione: Bertolusso, Battaglino, Marchisio, Acatte, Mollo, Rosso, Astrua, Brero.

TERNA ARBITRALE: direttore di gara Francesco Squillace di Cuneo, assistenti Davide Marcella e Alessio Remus Junior Busuioc di Asti.

TABELLINO

Marcatori: 25′ Messineo.

Espulsi: al 94′ Galvagno e Caricato, rosso diretto per comportamento anti regolamentare.

Ammoniti: Mazzei, Quaranta, Costa, Novara, Leo, Matija, Veglio e l’allenatore Carena.

Recupero: 0′ p.t., 5′ s.t.

NOTE: pomeriggio soleggiato, temperatura 15°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori un centinaio circa.

L’Atletico doveva rinunciare alle prestazioni dello squalificato Previati (appiedato per due giornate dopo l’espulsione rimediata domenica scorsa nel concitato finale di Busca) e dell’infortunato Modini( gli esami strumentali a cui si è sottoposto in settimana hanno evidenziato un risentimento muscolare che lo dovrebbe costringere a rimanere fermo ancora per un altro paio di partite, rientro previsto per domenica 12 marzo, in casa contro il Villastellone, n.d.r.); in compenso mister Cellerino, nell’ormai solito modulo di partenza adattato e adottato, poteva contare sul ritorno di capitan Mazzei, reduce dal ciclico turno di sospensione, riconfermando titolare il giovane Piasco, tra i migliori in campo contro la vice capolista 7 giorni addietro.

Per quanto riguardava la squadra ospite, rispetto alla distinta ufficiale consegnata al direttore di gara ed al sottoscritto, il tecnico Carena provvedeva ad una variazione, dirottando in panchina il numero 10 titolare Leo( che entrerà ad inizio secondo tempo, risultando uno dei migliori e dei più pericolosi dei suoi), sostituendolo con l’evanescente ed evaporato numero 18 Dia.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

Al 5′, una complicata mischia in area racconigese veniva sbrogliata e risolta dalla retroguardia blu granata, oggi in maglia nera con inserti bianchi (nella tradizionale tenuta verde bianco invece la squadra roerina).

Al 13′, una conclusione di Messineo( sceso in campo con la mano destra fasciata causa un’ infrazione al metacarpo di un dito, n.d.r.) impegnava Corìa che si disimpegnava e neutralizzava con un intervento in due tempi.

Al 17′, timide proteste sommarivesi per un deciso e decisivo anticipo in area di Mazzei, bravo a rinvenire e rintuzzare con ottima scelto di tempo la minaccia sul lanciato Veglio, contrasto ritenuto corretto dall’arbitro Squillace.

Al 25′ l’Atletico passava in vantaggio: Garcea riceveva un passaggio a ridosso della linea di fondo, alla sinistra del palo della porta di Corìa e, con un pregevole e intuitivo colpo di tacco, forniva l’assist smarcante per Messineo che, appostato nell’area piccola, lasciava partire un sinistro di collo pieno che si insaccava imparabilmente sotto la traversa.

Al 31′ Nardi compiva il primo intervento della sua partita, facendosi trovare ben piazzato a copertura e protezione del palo alla sua destra, respingendo un tiro di Novara sugli sviluppi di calcio d’angolo.

Le fasi della partita , tecnicamente modesta ma agonisticamente intensa, venivano continuamente spezzettate ed interrotte a causa dei numerosi falli commessi e degli scomposti interventi di gioco messi in atto da entrambe le parti, rilevati e sanzionati dal direttore di gara.

Al 35′, al culmine di un’azione in ripartenza, Messineo riusciva ad indirizzare verso la porta avversaria, ma il suo sinistro rasoterra veniva bloccato a terra dal portiere avversario in sgargiante maglia rossa.

Al 41′, il Sommariva sciupava una favorevole occasione con Matija che, con lo specchio della porta libero a disposizione, dal limite dell’area, svirgolava malamente la sfera, permettendo alla difesa racconigese di liberare ed allontanare, mandando in angolo.

Il primo tempo si concludeva senza recupero aggiuntivo, giusto al termine dei 45′ regolamentari.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

L’inizio ripresa coincideva con una sostituzione che veniva operata da parte del Sommariva Perno( alla fine sarà l’unica di tutto l’incontro), dentro Leo al posto di Dia, con conseguente cambio di disposizione tattica, 4-3-3 a trazione anteriore, nel chiaro tentativo di recuperare il risultato.

Al 46′ Garcea, cercava di finalizzare un improvviso contropiede verso l’area avversaria ma la sua conclusione rasoterra di sinistro, da posizione defilata, terminava sul fondo.

Al 52′, il neo entrato Leo, colpiva il palo esterno alla sinistra di Nardi, dopo essere riuscito a penetrare dal settore di sinistra dell’area racconigese, aver superato in velocità l’opposizione di Dekaj, eludendone la blanda sorveglianza in marcatura.

Al 54′, era nuovamente il Sommariva ad affacciarsi nei pressi dei 16 metri avversari, ma la scentrata conclusione di Novara dalla media distanza sorvolava alta sulla traversa.

Al 55′ Dekaj lasciava il posto al pari ruolo, al pari connazionale e al pari coscritto Preka.

La pressione esercitata dalla squadra di Carena, trascinata dal neo entrato Leo, generava delle ripetute e caotiche mischie in area che costringevano l’intero blocco del pacchetto arretrato racconigese a fungere da respingente ed affannoso frangiflutti.

Si arrivava così al 74′, minuto in cui Cellerino provvedeva ad un doppio cambio tattico, dentro Ansaldi e D’Agostino, al posto rispettivamente di Fidale e Garcea.

Per l’esperto 41enne , sfortunato attaccante di origini meridionali, si trattava del sospirato e tanto atteso ritorno in campo, dopo il brutto infortunio muscolare patito proprio l’11 di dicembre 2022, domenica dell’ultima vittoria in campionato dell’Atletico in casa contro la Santostefanese.

L’ingresso in campo di Ansaldi aveva lo scopo di rinforzare ulteriormente lo sbarramento dello schieramento difensivo che, in fase di non possesso e di copertura, si disponeva con una linea a 5, mentre la presenza e la posizione di un giocatore esperto e tecnico come D’agostino( in assenza di Modini) sarebbero serviti per allentare il forcing roerino, tenere maggiormente la gestione della palla più possibilmente lontano dall’area, nel tentativo di dialogare e scambiare con Messineo lungo il fronte offensivo e cercare di colpire una linea difensiva che era costretta a sbilanciarsi per partecipare, con i suoi uomini, al serrate finale.

Al 76′, altro brivido firmato nuovamente Leo, con il secondo palo esterno di giornata che veniva colpito del numero 10, questa volta quello alla destra della porta di Nardi.

Al 77′, replica in ripartenza dell’Atletico, con il solito, generoso Messineo che di sinistro costringeva Corìa ad un impegnativo intervento.

Al minuto 84 una conclusione ravvicinata di Veglio veniva intercettata e smorzata in angolo da una provvidenziale opposizione in fase di chiusura di Quaranta.

Un minuto dopo, una punizione dal limite calciata a rientrare di sinistro da Leo, veniva bloccata in tuffo da un attento e ben piazzato Nardi.

Al minuto 87, l’Atletico reclamava l’assegnazione di un penalty per un presunto atterramento in area ai danni di Messineo, l’arbitro lasciava proseguire il gioco; nel frattempo, veniva ammonito per proteste l’allenatore Carena, a testimonianza del clima caldo e di tensione nervosa ed emotiva con cui si affrontavano e vivevano gli ultimi minuti di gioco.

Al minuto 88, Matija tentava di indirizzare una conclusione verso la porta avversaria, ma il suo destro velleitario risultava impreciso e terminava sul fondo.

All’89’, D’Agostino, scattato verso il limite dell’area, fermava la sua corsa, bloccandosi improvvisamente, per poi accasciarsi , dolorante, sul terreno di gioco.

Per lo sventurato attaccante, immediatamente sostituito da Piacenza, si trattava dell’ennesimo accidente muscolare che questa volta interessava l’articolazione dell’altra gamba e non quella coinvolta in occasione del precedente, lungo stop. Si vedrà in settimana…..per l’interminabile serie…avanti un altro!!!!

L’arbitro concedeva 5′ di recupero che, come vedremo, distilleranno momenti di tensione, di sofferenza e di passione.

Al 91′, Preka, faceva scorrere un brivido freddo sulla schiena di compagni e pubblico: in tranquilla azione di disimpegno, cincischiava e tergiversava sciaguratamente con il pallone al limite della propria area, si faceva letteralmente sottrarre la sfera dalla pressione del solito Leo in agguato, che entrava tutto solo all’interno dei 16 metri, prendeva la mira, caricava il destro, ma calciava clamorosamente a lato, graziando un esterrefatto ed impotente Nardi.

Al 93′, sugli sviluppi di un calcio piazzato a spiovere in area, Morone svettava più alto di tutti ma la sua deviazione di testa trovava Nardi ben piazzato a bloccare la sfera.

Al 94′, entrambe le squadre rimanevano con un uomo in meno: il direttore di gara Squillace, su segnalazione del suo assistente, esibiva il cartellino rosso nei confronti di Galvagno, reo di aver commesso un brutto fallo di reazione ai danni di Caricato . Conseguentemente alla decisione arbitrale, si accendeva un selvaggio parapiglia al quale partecipavano numerosi giocatori e componenti di ambedue le fazioni.

Successivamente, lo stesso Caricato, nel frattempo rialzatosi, avrebbe reagito malamente ad una provocazione del giocatore Ndoj e, sempre su indicazione dell’assistente di linea, veniva anch’esso allontanato dal terreno di gioco.

La partita riprendeva con una punizione a favore dell’Atletico e, al culmine dei 5′ di over time, giungeva il fatidico, liberatorio triplice fischio finale di Squillace che decretava chiuse le ostilità e certificava la vittoria dell’Atletico.

IL PUNTO DEL GIRONE

La capoclassifica CSF Carmagnola(46 punti) non va oltre lo 0-0 casalingo contro il Pedona B.S.D., consentendo al Busca(42) di accorciare le distanze nei suoi confronti.

La compagine di mister Delfino espugna nei minuti finali il campo di Villastellone con lo 0-1 firmato da Isoardi.

Alle spalle della vice capolista, il Villafranca(38) si issa al solitario terzo posto, riuscendo facilmente a prevalere tra le mura amiche al cospetto di una derelitta Azzurra, 3-0 finale ottenute grazie alle reti di Pairetto, Montemurro e Rotondo.

Il San Sebastiano(36) perde leggermente passo e terreno, facendosi imporre il pareggio interno 1-1 dal Carignano (prossimo avversario dell’Atletico), vantaggio dei cuneesi allenati da Pisano con Morra e pareggio dei torinesi nei minuti conclusivi con Franco.

Per i piazzamenti valevoli per l’attuale zona play off, con 32 punti , si collocano Scarnafigi e Benarzole, che hanno concluso il loro impegno domenicale pareggiando entrambe la loro partita, curiosamente con lo stesso risultato finale.

I benarzolini, pur giocando in casa, sono costretti a dividere la posta in palio contro un coriaceo e mai domo Pancalieri, 2-2 il punteggio al termine della combattuta ed altalenante contesa, doppietta di De Souza e reti granata siglate da Petiti e testa.

Lo Scarnafigi, invece, impatta anch’esso 2-2 nella trasferta di Santo Stefano Belbo, Thiao e Madeo per i biancoazzurri langaroli, doppietta di Scola per i biancorossi.

In virtù dei preziosi pareggi ottenuti nelle rispettive trasferte affrontate, Pedona e Carignano rimangono appaiate a braccetto raggiungendo quota 30.

Nelle posizioni di media classifica, con 27 punti, troviamo un terzetto composto da Sommariva Perno( sconfitto a Racconigi), Infernotto e Pinasca, con quest’ultime che pareggiano 0-0 nel loro confronto diretto.

Scendendo verso la zona play out salvezza, con 26 punti c’è la Santostefanese, con 24 il Villastellone, con 17 il Pancalieri, con 15 l’Atletico e con 13 l’Azzurra.

Le reti messe a segno in questa 21^ giornata sono state in tutto 14, con una media di 1,75 a partita.

Ben 5 sono stati i pareggi, 2 le vittorie interne e solo una l’affermazione fuori casa.

Nonostante il pareggio a reti bianche fatto registrare in questa giornata, la capolista CSF mantiene il primato di squadra più prolifica del girone con 35 marcature realizzate, mentre l’Azzurra quello negativo di numero di reti subìte, 40.

Domenica prossima, nell’ambito del 22° turno di campionato, per il discorso play off, spiccano in particolare le sfide Scarnafigi-San Sebastiano e Pedona-Benarzole.

LA CLASSIFICA MARCATORI

La classifica, al termine della 22^ giornata, rimane sostanzialmente invariata, con le posizioni e le distanze che restano bloccate, con i primi della graduatoria, fatta eccezione per Madeo, rimasti praticamente a secco.

Quindi, Dalmasso del Pedona si conferma leader con 15 reti, seguito appunto da Madeo e da Novara con 10 e dal gruppone composto dai vari Samake, Pedrini, Fenoglio, Barison, Caristo e Pegorin con 9.