Prima Categoria, 13^giornata di andata girone E, 02-12-18: Nichelino Hesperia-Atletico Racconigi 2-2.

Formazioni.

Nichelino(4-4-2): Odetto; Lala,Polidoro,Cadili,Lolli; Kevin Sartorello(59° Capone),Patrik Vailatti,Zurlo(72° Giordano),Romano(64°Di Nobile); Luciano Vailatti,Alex Sartorello.

A disposizione: Pellegrino,Galati,Marra,Rosetti,Avalle.

Allenatore: Grieco,6.

Atletico Racconigi(4-4-2): Grasso 7; Rosso 7(90° Alemanno),Rollè 7 ( 82°Mercadante), Mancuso 7,Garello 7; Cagliero 7,Gala 7,5,Ferrantelli 7,Vergnano 7,5; Mendola 7, Nesci 6,5.

A disposizione: Bisio,Lavezzo,Russo,Di Prima.

Allenatore Glorioso,7. Bongiovanni( squalificato) 7.

Direttore di gara: Edoardo Chiecchio della sezione di Collegno, 5.

Tabellino.

Marcatori: 8° Polidoro,43° Cagliero, 72°Luciano Vailatti,87° Vergnano (rigore).

Ammoniti: K.Sartorello,Di Nobile,Rosso.

Recupero: 1 minuto p.t., 5 minuti s.t.

Note: Pomeriggio soleggiato e moderatamente freddo,8°, terreno di gioco in discrete condizioni,spettatori una cinquantina circa.

L’Atletico Racconigi in versione Kombat  Foreign Figthers esce imbattuto dal comunale di Nichelino intitolato al campione granata Giorgio Ferrini, guadagna un meritato punto che fa classifica, riuscendo ad evitare una beffarda sconfitta che stava maturando a pochi minuti dalla fine e che permette di mantenere la posizione di metà classifica, a distanza intermedia,5 lunghezze precise, tra la zona con vista play off e il limbo paludoso dei  play out.

A due giornate dal termine del girone di andata, la formazione dei mister Bongio-Glorioso si pone adesso  come obiettivo la conquista di almeno 4 punti e la sfida di domenica prossima tra le mura amiche del Trombetta  contro la temuta e quotata Aurora Orbassano( quarta con 23 punti,n.d.r.) potrebbe costituire un importante spartiacque, un fondamentale crocevia per definire meglio la rincorsa verso posizioni di classifica più ambiziose in prospettiva  di riprendere il campionato con rinnovati propositi positivi,  dopo la  mini sosta invernale( dal 16 dicembre al 13 gennaio), con l’ultima di andata con  la trasferta di Bricherasio( avversario che proprio oggi è stato distanziato di 2 punti in classifica).

Il punto conquistato nella partita odierna, su un campo tradizionalmente difficile e contro  un avversario particolarmente ostico  e scorbutico, è stato il giusto premio di una partita disputata con grande carattere e spirito combattivo,  affrontata con  capacità di adattamento alla sofferenza,alla lotta  e al  sacrificio,  con notevole ed encomiabile  impegno agonistico e determinazione,  con un organico a disposizione  in perenne emergenza, deprivato e deficitario di ben 5 titolari( Lavezzo,Russo e Di Prima ancora infortunati e con due fondamentali pedine come Pisano e Pelissero squalificati) ed una panchina davvero ridotta al lumicino( unici disponibili oggi Alemanno,Mercadante e Bisio).

Da segnalare,per l’evenienza e la situazione di quasi decimazione, il provvidenziale ritorno del figliol prodigo  Marco Mancuso( uno dei protagonisti della passata stagione agonistica), schierato subito da titolare al centro della difesa, che giusto sabato è stato tesserato in tempo  dalla dirigenza granata a seguito dello svincolo concesso al difensore torinese dal Moretta, squadra  militante nel campionato di Eccellenza nella quale si era appena trasferito la scorsa estate.

Con la sua prestazione, il forte difensore centrale è riuscito a sopperire alla contemporanea assenza dei compagni  di reparto squalificati, riuscendo a dare al sistema difensivo solidità,esperienza e sicurezza, certamente un ottimo rientro per affrontare al meglio il girone di ritorno.

In materia di movimenti e di trasferimenti in entrata ed in uscita relativi al mercato invernale, l’Atletico ha perfezionato l’accordo anche con  il  giovane,polivalente difensore Farinelli, mentre ha concesso il via libera al fuori quota  Cattapan, accasatosi con il Pro Polonghera.

Nel mirino della società di Beppe Bordese c’era anche l’attaccante Pani del Garino, ma nelle ultime ore lo stesso ha preferito accettare le proposte del Pralormo( corso ai ripari  a seguito della stangata disciplinare per i fatti  accaduti a   Perosa Argentina che hanno coinvolto  Davide Rumiato, suo miglior attaccante stagionale, squalificato fino al 2020), dove oggi ha esordito segnando una delle 4 reti della sua nuova squadra.

Staremo a vedere nei prossimi giorni quali saranno le intenzioni della dirigenza in base alle indicazioni dello staff tecnico relative  al  rafforzamento di cui necessita la squadra, soprattutto per il reparto offensivo.

Certo che con il definitivo recupero ed il completo reintegro   dei tre infortunati eccellenti, restituiti alle condizioni di normale e stabile efficienza fisica,con l’innesto dei due nuovi arrivati anche se entrambi difensori, se non si riuscisse a individuare e/o concretizzare  su un obiettivo di mercato disponibile,spendibile ed affidabile per il rinforzo nel ruolo di attaccante,si potrebbe decidere di fermarsi qui, avendo a disposizione comunque un  restaurato organico di qualità e di quantità, con un’alternanza di varie soluzioni tattiche e tecniche di sistemi e schemi di gioco, tale da potersi giocare il girone di ritorno con le carte in regola.

Veniamo alla partita di oggi.

Le due formazioni scendevano in campo con i medesimi schieramenti e moduli di gioco, con la novità dell’ultima ora  Mancuso  utilizzato fin dall’inizio titolare in coppia con Rollè, in quanto ben allenato ed in condizioni di forma ottimali.

Per il resto, scelte inevitabili considerando infortunati e squalificati, ma formazione comunque affidabile e competitiva, penalizzata solo dal ristretto numero di cambi a disposizione.

Nelle file dell’Hesperia non c’era più lo”zingaro del gol” alias Marco Puledda che in settimana aveva salutato allenatore,dirigenti e compagni( lasciando in dote un bottino di 11 reti) per accettare le sirene che lo hanno condotto  a ritornare  a Garino con il quale avevano l’anno scorso avevano  disputato un indimenticabile stagione agonistica,  da protagonisti assoluti del Girone E con tanto di record individuali e di squadra.

Cronaca.

Era del capitano la prima conclusione della partita, 5° minuto,punizione dai 25 metri  da posizione centrale, il destro a giro del numero 10 terminava alto sulla traversa.

Alla prima vera  apparizione nella nostra area, i padroni di casa riuscivano a portarsi in vantaggio: 8° minuto,la nostra difesa non riusciva a perfezionare un alleggerimento in fase  di disimpegno, ne approfittava Alex Sartorello che lasciava partire dalla sinistra un cross verso la nostra porta dove si trovava libero, in sospetta posizione di fuori gioco, il difensore Polidoro che di collo destro riusciva ad incrociare il pallone indirizzandolo a mezza altezza  verso la parte opposta da quella di tiro, nulla da fare per Grasso.

Proteste dei nostri giocatori, direttore di gara irremovibile nella sua decisione e rete regolarmente convalidata.

Il Nichelino di mister Grieco riusciva in questi primi dieci minuti di gioco a far valere gradualmente la sua dinamicità ed il suo atletismo, cercando di sviluppare le sue azioni a ritmi elevati e soprattutto  occupando ed accorciando gli spazi con aggressività e raddoppi di marcature che mettevano in difficoltà gli uomini della nostra mediana di centrocampo sia in fase di interdizione che di impostazione del gioco.

Al minuto 12  una punizione di poco fuori area affidata al destro di Zurlo terminava di poco sul fondo, con parabola ad aggirare la nostra barriera.

Replicava l’Atletico al 17° ancora su punizione ancora con Mendola specialista sui calci piazzati, esecuzione di destro ad evitare  lo schieramento di sbarramento e plastico intervento di Odetto a bloccare il pallone.

Al 23°, allo stesso nostro numero 10 veniva invalidata una rete per fuorigioco non molto chiaro ed evidente, dopo che lo stesso si era trovato in piena area a intercettare, correggere e deviare in porta una traiettoria in  diagonale di Cagliero. Il direttore di gara dal cognome già complicato, Chiecchio, inaugurava ed iniziava  così ad inanellare  la sua serie di nefandezze pomeridiane di cui avremo modo di raccontare e descriverne nel corso della cronaca del match.

Al 39°, il bravo Odetto era anche fortunato a deviare una girata  di testa ravvicinata di Cagliero, sulla cui uscita si trovava a deviare casualmente con il viso sopra la traversa.

La partita continuava a mantenere una buona intensità di ritmo da entrambe le parti, accompagnata da azioni e situazioni di gioco a volte  forsennate e spigolose, caratterizzata da spruzzi di eccessiva foga ma contrassegnata anche da una  sana e contenuta  determinazione agonistica.

Al 41°,l’Atletico perveniva al meritato pareggio grazie ad una travolgente azione  di Marco “Dale Alli” Gala: partito dalla linea di centrocampo, il giocatore numero 8 superava  i diversi oppositori con una stupefacente ed inarrestabile progressione alla Nicola Berti, arrivando fino  al limite dell’area dove il  suo preciso passaggio in verticale trovava ben piazzato Mendola, tentativo di aggirare il portiere in uscita all’altezza del dischetto di rigore, pallone che arrivava dalle parti dell’accorrente Cagliero che di destro, leggermente decentrato, indirizzava  e batteva a rete verso la porta sguarnita, inutile  il disperato tentativo in scivolata di un difensore avversario, sfera che gonfiava la rete della porta dei torinesi.

Da segnalare comunque che, molto probabilmente, nell’occasione  dell’uscita per contrastare il nostro capitano, il pur bravo Odetto avrebbe commesso un intervento scorretto ai suoi danni, buon per noi se l’arbitro in giornata no non avesse riconosciuto successivamente il dolo da parte dell’estremo difensore del Nichelino.

Con la rete del ristabilito pareggio, si concludeva la prima frazione di gioco, risultato a nostro avviso fin qui giusto e rispecchiante l’andamento della partita, per il gioco sviluppato e le occasioni  da rete create.

Il Nichelino rientrava in campo con lo stesso atteggiamento agonistico dei minuti iniziali della prima parte della gara, era infatti la formazione in completo giallo blu ad avere diverse buone opportunità per insidiare la porta di Grasso.

Lo stesso nostro golkeeper era bravo e provvidenziale, dimostrandosi prontamente reattivo nel distendersi e respingere in angolo una  pericolosissima conclusione avversaria, al termine di un vigoroso ed insistito batti e ribatti tra attaccanti e difensori.

Nichelino insidioso in occasione di una punizione calciata dall’out sinistro, palla che attraversava tutto lo specchio della porta e terminava fuori, senza che nessuno riuscisse ad intervenire.

Su capovolgimento di fronte, al 58°  era Mendola a sciupare una favorevolissima opportunità calciando sul portiere, di piatto destro, un rigore in movimento su assist del solito Cagliero: sarebbe bastato tenere il pallone basso e rasoterra per riuscire a battere a rete invece che tenerlo teso a mezza altezza con traiettoria intercettata da Odetto.

Ma la Capitano perdoniamo tutto……ma se non avessimo pareggiato, però…….

Alcuni minuti dopo, si invertivano le parti, quasi a voler ricambiare la cortesia: questa volta era Mendola a fornire un prezioso assist per Erik il Rosso, con un traversone dalla linea di fondo, tiro da pochi metri del numero 7 carmagnolese ma il suo “Razor Fade” ravvicinato vedeva ancora protagonista Odetto che  neutralizzava miracolosamente con un intervento stile Garella del Verona scudettato.

Proprio nel  momento di maggior pressione esercitato dalla nostra squadra con  notevole generosità  ed apprezzabile  sforzo fisico-atletico-mentale ( complice anche un comprensibile calo energetico ed atletico del Nichelino, nonostante i cambi operati dal suo tecnico),  protesa nel tentativo di  aggiudicarsi la vittoria finale e non volersi accontentare comunque  soltanto di un buon pareggio, sostenuta ed incoraggiata continuamente anche  dal Bongio, squalificato e presente in tribuna come un leone costretto a muoversi nella sua gabbia,  il Nichelino riusciva a segnare la rete del 2-1.

Minuto 72, azione partita dal centrocampo avversario, pallone lanciato in profondità, linea difensiva  racconigese che contemporaneamente e con perfetto sincronismo  si alzava compatta , lasciando in chiarissima ed evidentissima posizione di fuori gioco di almeno 2 metri gli attaccanti  Sartorello e Vailatti che increduli si avvicinavano verso la porta di Grasso in attesa del rilevamento della loro netta posizione di off side che invece non arrivava, facendo il tremebondo Chiecchio cenno di proseguire;  lo stesso Vailatti non aveva difficoltà a questo punto a trafiggere  con precisione indisturbata il nostro portiere da distanza sicurezza ravvicinata.

Furibonde,reiterate, accorate,disperate  ma inutili le proteste sollevate dai giocatori in campo e dalla panchina racconigese, nonchè anche dagli spalti, con ammissione anche  da parte  degli amici sportivi di Nichelino  seduti vicino a noi della macroscopica e colossale posizione di off side in cui si trovavano i due attaccanti dell’Hesperia. Anche il direttore di gara appariva a questo punto frastornato e cogitabondo per la scandalosa decisione adottata e la convalida della rete:  si faceva davvero  fatica a dare una minima spiegazione plausibile per poter giustificare anche parzialmente una decisione cervellotica e demenziale applicata da un direttore di gara, pur  con tutte le attenuanti e le difficoltà  del caso possibili che gli  si potevano accordare e riconoscere.

Non restava che incassare il colpo,rimboccarsi le maniche e cercare di reagire all’ingiustizia perpetrata dal giovane fischietto di Collegno, considerando i minuti ancora a disposizione per poter raddrizzare l’esito della partita.

Ci provava Cagliero al minuto 75 ma la sua deviazione di testa  direttamente da un calcio di punizione terminava alta.

Due minuti dopo, sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato, si generava una mischia in area nichelinese la cui fase terminale vedeva ancora ergersi a protagonista il 22enne portiere locale che riusciva a intercettare e deviare una conclusione da distanza ravvicinata di Mendola.

Un insidioso tiro-cross di Garello si spegneva di poco sul fondo, dall’altra parte Grasso veniva chiamato a compiere un intervento quasi decisivo, deviando in tuffo una pericolosa conclusione del terzino Lolli.

Al minuto 82, lo staff tecnico dei granata provvedeva ad effettuare il cambio Rollè-Mercadante, un attaccante per un difensore,nel tentativo di accentuare la capacità di spinta offensiva, con conseguente coraggioso ma inevitabile passaggio al modulo 3-4-3.

Una buona combinazione  tra Cagliero e Nesci in area avversaria veniva adeguatamente rimediata e sventata  dal sempre puntuale Odetto.

I minuti passavano inesorabili e il forcing esercitato dai Bongio boys si faceva davvero disperato e frenetico, mentre il Nichelino puntava a rintuzzare gli attacchi avversari per poi ripartire  con azioni di rimessa,  nel tentativo di sfruttare gli spazi  concessi dal nuovo  spregiudicato assetto tattico racconigese.

In tribuna, nel frattempo si faceva spazio  l’impressione, sempre più convinta, che al minimo contatto in area avversaria, vero o presunto,l’arbitro avesse accordato la massima punizione a favore della nostra squadra, proprio per la legge non scritta della compensazione  sportiva, quasi a volersi purificare e farsi  perdonare dallo sciagurato errore commesso precedentemente.

La nemesi, la legge del contrappasso veniva difatti puntualmente applicata a 3 minuti dalla fine del tempo regolamentare: Chiecchio riusciva a “vedere” una trattenuta  ai danni di Mendola in un’area  gremita, turbinante e mulinante di braccia e gambe e indicava senza tentennamenti il dischetto del rigore.

Le furibonde proteste vedevano questa volta la parti invertite, con  vittime e protagonisti  i giocatori e la panchina del Nichelino, con l’arbitro attorniato ed assediato dal crocicchio schiumante  rabbia ed impotenza delle maglie giallo blu.

Dopo due minuti di ammuina e di inutili tentativi persuadenti, il dinoccolato e glaciale  Vergnano , lo specialista stagionale con 4 centri su 4, poteva finalmente depositare la palla sugli undici metri ed incaricarsi della trasformazione: momenti catartici vissuti  in campo ed in tribuna, rincorsa del numero 8 ed esecuzione impeccabile con portiere completamente spiazzato e 2-2 meritato.

Con questa segnatura, Vergnano raggiungeva Fabio di Prima a quota 5 marcature stagionali.

Il direttore di gara assegnava 5 minuti di recupero e nel primo di questi Alemanno prendeva il posto di Rosso, costretto ad uscire vittima del riacutizzarsi  del risentimento muscolare ad un polpaccio.

Il modulo racconigese ritornava al canonico 4-4-2 con l’arretramento del Vergna centrale difensivo accanto a Mancuso ed Alemanno sistemato esterno destro.

Gli assalti finali portati verso la nostra porta dal Nichelino, convulsi e concitati, venivano ben controllati dalla nostra retroguardia e la partita si concludeva  così con l’ultima liberatoria respinta della nostra difesa su punizione indirizzata in the box.

Risultato finale che può essere accettato da tutte e due le squadre e che comunque permette ad entrambe di smuovere la classifica.

Domenica prossima ultima casalinga del girone di andata, ospite l’Aurora Sporting Orbassano, attualmente quarta in classifica, che ha come elementi di maggior rilievo il portiere Camerlengo, il centrocampista Schiraldi ( 6 reti stagionali) e  gli attaccanti Mastratisi (4),Pipiana (4)  e Abuya (6), cioè una dote di  20 reti sui 28 realizzati.

Come dire,per la nostra difesa si attende un duro lavoro di marcatura e di controllo per riuscire ad arginare,limitare e contenere avversari di notevole pericolosità.

Di contro, sarà parimenti necessario e obbligatorio riuscire a creare quelle importanti  situazioni da rete che dovrebbero consentire alla nostra squadra di insidiare e violare la porta avversaria.

MIMMO MONACHINO.

 

 

Marco Mancuso, difensore rientrato dal Villafranca e già titolare ieri

contro il Nichelino Hesperia.