Prima Categoria girone E, 9^ giornata di andata, 03-11 2019: Sporting Club San Pietro-Racconigi 3-3.

San Pietro di Moncalieri, Campo Sportivo “Vignotto- Domenico Russo”, ore 15.00.

Formazioni.

San Pietro(3-5-2): Marchio; Barbero,Tofalo,De Marco;  Pistininzi(58° Bella),Daniele Grasso,Borrelli,Cupo, Borlo(46° Mangano); Fierro(46° Gabriele Grasso),Mollo(24° Puledda).

A disposizione: Multari,Gaudenzi,Russo.

Allenatore: Mauro Buzzacchino.

Atletico(4-4-2): Lamberti 6,5; Canale 6,5( 89° Garello),Mancuso 7, Clari 6(46° Fanelli,6),Rosso 6; Capone 6,5, Ferrantelli 6,5, Akwasi 6,5,Vergnano 7; Trapani 7, Riscaldino 6 (81° Mendola).

A disposizione: Pruneti, Mutta.

Allenatore: Bongiovanni,6,5.

Direttore di gara: Ivan Basadonna della sezione di Collegno, 6,5.

Tabellino.

Marcatori: 18° Mancuso,27° Puledda(rigore), 49° Vergnano(rigore),64° Ferrantelli, 73° Gabriele Grasso,87° Puledda.

Ammoniti: Barbero,De Marco,Tofalo,Cupo,Puledda,Clari.

Recupero: 2 minuti p.t., 4 minuti s.t.

Note: pomeriggio   parzialmente coperto e nuvoloso e temperatura  autunnale, 9 gradi, terreno di gioco leggermente allentato e scivoloso ma in condizioni praticabili, spettatori circa 50.

La partita è iniziata con 7 minuti di ritardo per la sistemazione ed un miglior fissaggio delle reti di entrambe le porte,problema rilevato dal direttore di gara durante le operazioni di controllo e di ricognizione del rettangolo di gioco.

Rocambolesco,romanzesco e beffardo pareggio finale 3-3 tra San Pietro e Atletico, al termine di una partita agonisticamente combattuta, dall’andamento aritmetico altalenante ed emozionante, contrassegnata dall’assegnazione di tre rigori e da svarioni  difensivi decisivi , che lascia l’amaro in bocca della recriminazione per l’esito del risultato maturato alla fine.

Alla vigilia della difficile trasferta in quel di San Pietro di Nichelino, l’Atletico avrebbe  anche sottoscritto per un risultato minimo da portare a casa,  vista la situazione di classifica e la caratura  dell’ avversario odierno,  tosto e competitivo come lo Sporting Club.

Ma al termine dei 96 minuti di gara, Bongiovanni e Bordese  possono e devono legittimamente affliggersi,rincrescersi  e rammaricarsi per aver mancato la conquista del bottino pieno, considerando che ad un quarto d’ora dal termine la squadra stava  meritatamente conducendo  il risultato per 1-3 che, per come essa stava giocando e si stava comportando, induceva  ad un oggettivo ottimismo,alimentando la concreta prospettiva di  conquistare e conseguire 3 punti fondamentali  per la graduatoria ed il morale visto l’approssimarsi della dirittura d’arrivo, dello striscione dell’ultimo chilometro.

Invece la giustizia divina  che magicamente e misteriosamente  sovrintende e decide  sulle sorti del gioco  del football, imprevedibile, fallace e spietata,  ha fatto sì che la squadra di casa riuscisse in maniera eclatante e clamorosa  a rimontare e ad impattare la contesa, facendo così  crollare, frantumare e demolire  le speranze  e le quasi certezze racconigesi di conquistare una  vittoria che era già in pugno.

Fa abbastanza rabbia la modalità con la quale la squadra  ha  dilapidato e gettato al vento ed alle ortiche  la preziosa situazione del doppio vantaggio e la possibilità di  aggiudicarsi l’intera  posta in palio,circostanza che avrebbe migliorato la posizione in classifica generale, che avrebbe permesso di scalare ulteriori  gradini, che avrebbe consentito  di agganciare a quota 9 il Pro Polonghera e  di staccare il Pralormo rimasto congelato a 8 punti.

Rimangono il rimpianto, il rammarico, il dolersi e il dispiacere per quanto e come è accaduto, ma rimane esercizio  inutile ed artificioso, con la dietrologia ed il senno di poi, elaborare e trovare spiegazioni,cause e responsabilità individuali.

In vista della prossima , proibitiva e stimolante sfida in casa contro il lanciatissimo  Villarbasse,  sorprendente leader del girone, squadra ed allenatore sono chiamati a  fare autocritica,  training autogeno,ad esaminare gli aspetti negativi della partita odierna, fare tesoro degli errori commessi e ripartire da quanto di buono si era  visto in campo fino al momento delle disattenzioni, delle leggerezze e delle disfunzioni tattiche,tecniche e fisiche   che hanno  determinato il decadimento, il cedimento e la conseguente rimonta del San Pietro.

Siamo sempre convinti delle  buone qualità, delle credibili potenzialità, dello spessore delle capacità sia singole che collettive che l’organico a disposizione possiede, nonostante la classifica attuale  non rispecchi e rifletta l’accettabile livello  tecnico e la bontà della qualità del prodotto.

A nostro avviso, al nostro gruppo di giocatori, basterebbe una serie convincente di risultati utili consecutivi per rilanciare e rinforzare l’autostima e la consapevolezza della forza  del collettivo,generata,vivificata, interconnessa e  derivante dalle singole identità e personalità.

Vedremo…..

Veniamo alla partita.

Senza voler essere noiosi e  ripetitivi, nona giornata di campionato ed altrettanta formazione diversa allestita dal Bongio.

Assente di turno l’attuale portiere titolare Manu Bisio, fuori sede per  inderogabile viaggio turistico programmato e prenotato tempo addietro ( ancora  fuori causa a tempo indeterminato  Paride Grasso per  delicato intervento ai legamenti del pollice della  mano destra), spazio quindi, udite udite, al dinosauro  “Lambo” Lamberti, ex goalkeeper ai tempi della mitica  seconda categoria, attuale allenatore dei portieri, rispolverato per l’occasione per non rischiare il giovanissimo Pruneti, ancora acerbo ed in fase di crescita e formazione calcistica.

Ritornava tra i titolari Mancuso (dopo il turno di squalifica osservato) a comporre la  coppia  difensiva centrale con Clari ( Rollè ancora out), con quest’ultimo preferito a Fanelli che partiva inizialmente dalla panchina.

Per il resto, a completamento  del modulo  4-4-2, scendevano in campo nei loro rispettivi ruoli i giocatori titolari utilizzati  nelle recenti uscite.

Si è giocato al campo sportivo ex Vignotto, frazione  San Pietro, impianto dall’anno scorso  intitolato a Domenico Russo, uno dei  32  tifosi bianconeri tragicamente periti nella tragedia dell’Heysel del 29 maggio 1985, cittadino proprio  di Moncalieri.

In un pomeriggio tipicamente autunnale con 9 ° di temperatura,  su un terreno di gioco che si presentava  in buone condizioni di praticabilità,  di fronte ad una cinquantina di spettatori,agli ordini del signor Ivan Basadonna di Collegno, le squadre scendevano in campo per l’inizio del match programmato per le ore 15.00; inizio che ritardava di 7 minuti per permettere la sistemazione e l’ancoraggio di parte di rete di entrambe le porte che risultava non regolamentare.

Atletico in casacca rosso blu a strisce verticali che costringeva la squadra di casa ad indossare la divisa alternativa( avendo gli stessi colori ) rappresentata da  una maglia bianca con inserti blu.

Cronaca primo tempo.

Al 3° minuto Barbero  si incaricava di battere un calcio di punizione dal limite, da posizione centrale, tentativo che si infrangeva sulla nostra barriera.

Fin dai primi minuti le squadre si fronteggiavano con vigoria atletica ed intensità agonistica , senza particolari orpelli tattici e a viso aperto, a dimostrazione che l’obiettivo da perseguire per entrambe era la vittoria finale.

Al 10° Riscaldino approfittava di un errore in fase di disimpegno di  De Marco di fronte la propria area, si impossessava del pallone e lasciava partire un  insidioso destro dai 16 metri che veniva respinto da Marchio in uscita, prima vera  occasione per la nostra squadra.

Un minuto dopo era  la volta di Lamberti intervenire (scrollandosi di dosso antiche e residue  ruggini accumulate causa lunga inattività agonistica),  facendosi    trovare pronto  e ben piazzato su una conclusione di Fierro calciata da poco dentro l’area, respingendo e ribattendo  a pugni uniti e recuperando successivamente il possesso del pallone.

Al minuto 18, l’Atletico passava in vantaggio: lungo e calibrato corner calciato da Vergnano dalla  bandierina posta  a sinistra, traiettoria tesa sulla quale svettava più alto di tutti Mancuso che indirizzava la sua capocciata frontale sotto la traversa della porta di Marchio e seconda rete stagionale fotocopia dopo quella realizzata contro il Pinasca  due  domeniche addietro.

Al minuto 24 l’allenatore del San Pietro Buzzacchino era costretto ad operare il primo cambio della partita, fuori Mollo  uscito malconcio ed infortunato dopo uno scontro con Mancuso e dentro “Crazy Horse” Puledda, vecchia conoscenza  dei campi dilettantistici e sempre pericoloso,razzente,bizzoso attaccante ed atleta “casinista-trascinatore”.

Al 27° il direttore di gara assegnava il primo dei tre rigori di giornata: Gyimah Akwasi  inciampava maldestramente  nel tentativo di controllare un pallone in area di rigore racconigese e franava addosso a Borrelli. Inutili le proteste elevate all’indirizzo di Basadonna.

Esecuzione dal dischetto  che veniva affidata proprio al neo entrato Puledda e trasformazione vincente del numero 14.

L’Atletico cercava di mantenere il baricentro del gioco alto, cercando di imbastire,sviluppare ed articolare le manovre nel tentativo di azionare i movimenti di Trapani e Riscaldino.

Lo Sporting San Pietro, invece, preferiva giocare con lanci lunghi a scavalcare la linea mediana, operati dagli uomini del  pacchetto difensivo( Barbero, Tofalo e De Marco), tendenti a fornire assistenza per gli scatti di Fierro e Mollo.

Al 40°Lamberti compiva un autentico miracolo su Puledda, scattato sul filo del fuorigioco, destro  violento dell’attaccante torinese e respinta in angolo da parte del nostro estremo difensore.

Terminava così la prima frazione di gioco.

Secondo tempo.

La ripresa era introdotta da alcune sostituzioni effettuate da entrambe le panchine: Bongio lasciava negli spogliatoi Clari, già ammonito e a rischio doppio cartellino giallo rimpiazzandolo con fanelli, mentre Buzzacchino mandava in campo Mangano e Grasso al posto rispettivamente di Borlo e Fierro.

La prima occasione da rete giusto al 46°, colpo di testa in tuffo di Vergnano nell’area piccola  su cross di Trapani e palo esterno colpitocon pallone che terminava direttamente sul fondo.

Al minuto 49, questa volta il rigore veniva assegnato all’Atletico: De Marco, nel tentativo di contrastare Trapani in area di rigore, entrava in contatto con il nostro attaccante, intervento giudicato irregolare da parte di Basadonna.

Tentativo di trasformazione affidato a “Icemen” Vergnano, lo specialista indiscusso dagli 11 metri, esecuzione impeccabile che spiazzava completamente Marchio ed Atletico che passava nuovamente in vantaggio.

Al 56°, con il San Pietro che concedeva spazi in difesa, sbilanciato nel tentativo di imbastire ed organizzare la rimonta, Riscaldino impegnava severamente Marchi che  respingeva in angolo la conclusione di destro del nostro numero 11.

Due minuti dopo, bella combinazione al limite dell’area Riscaldino-Trapani, con conclusione a giro di destro  dell’attaccante numero 9 e pallone che terminava fuori di poco.

Lo Sporting Club replicava con Gabriele Grasso, il suo tiro da poco fuori area veniva bloccato da Lambo, ben piazzato sulla traiettoria.

Al minuto 64, i rossoblu racconigesi riuscivano a pervenire alla segnatura dell’ 1-3:  Capitan Ferrantelli era bravo a gestire e lavorare un pallone all’altezza del limite dell’area e si dimostrava  altrettanto abile a girarsi verso la porta e concludere con un preciso sinistro che si insaccava a mezza altezza vicino l’angolino destro della porta di Marchio.

Davvero una prodezza balistica per preparazione ed esecuzione.

A questo punto la partita si indirizzava ed orientava  decisamente e chiaramente a favore della nostra squadra, doppio vantaggio quasi rassicurante che doveva essere amministrato con il controllo della partita, con raziocinio tattico e copertura adeguata degli spazi.

Il San Pietro, non avendo più nulla da perdere si gettava in avanti con ardore agonistico, con palloni e lanci lunghi  che venivano fatti recapitare a favore degli scatti rabbiosi e degli strappi in progressione di Puledda e Daniele Grasso, con la nostra difesa a fare da argine e frangiflutti ai tentativi dei torinesi.

Con lo sviluppo di questo canovaccio tattico, con l’Atletico che non riusciva ad essere letale e colpire la difesa avversaria sfruttando gli spazi che venivano concessi, era inevitabile che ne scaturisse l’episodio eclatante  da cui il San Pietro riusciva a riaprire una partita che appariva segnata.

Minuto 73: al culmine di una furibonda mischia in area, con continuo batti e ribatti tra difensori ed attaccanti, Lamberti, uscito fuori dai pali, interveniva in tuffo nel tentativo di anticipare Gabriele Grasso.

Il portiere racconigese  nel protendersi con il corpo,incocciava  con la manona destra anche la gamba dell’avversario che terminava a terra, con conseguente fischio del direttore di gara ad indicare il dischetto del rigore.

Trasformazione di cui si incaricava nuovamente il fromboliere Puledda, esecuzione rasoterra che veniva intuita e respinta da Lamberti che si tuffava alla sua sinistra,ma sulla ribattuta si avventava più lesto di tutti Gabri Grasso che non aveva nessuna difficoltà a ribadire in fondo al sacco, sospingendo il pallone di piatto destro.

La riapertura dell’esito del match rendeva il finale di partita incandescente, combattuto ed emozionante.

Un tentativo di Trapani al minuto 75  dal limite dell’area  veniva assorbito e bloccato da Marchio, ben piazzato tra i pali.

Al minuto 80, brividi in area racconigese susseguenti alla battuta di un corner, uscita a vuoto di Lambo e colpo di testa Di Tofalo che si ergeva più alto di tutti colpendo di testa, pallone che lambiva il palo ed usciva fuori.

Minuto 81, Bongio si giocava il jolly Toni Mendola che rilevava uno stanco Riscaldino.

Ancora arrembante  e  pericoloso il San Pietro al minuto 83, sospinto dall’incitamento dei suoi tifosi, con una conclusione di Borrelli che da buona posizione in centro area spediva sula fondo la sua fiondata di destro.

Replicava l’Atletico con un bell’assist di Vergnano dall’out sinistro che raggiungeva Trapani, appostato all’altezza del dischetto del rigore, ma il nostro attaccante lisciava clamorosamente l’impatto  volante con il pallone.

Al minuto 87, gli sforzi del San Pietro  venivano premiati: disimpegno difficoltoso ed impreciso di Ferrantelli davanti la propria area, pallone che veniva recuperato da Gabriele Grasso ed immediato traversone a tagliare l’area di rigore che raggiungeva dalla parte opposta il pirata Puledda che,  da attaccante opportunista e killer spietato, privo di marcatura, appoggiava in rete sotto misura uccellando l’incolpevole Lambo.

Allo scadere del 90°( nel frattempo era anche entrato Garello al posto di Canale), l’Atletico aveva l’occasione del clamoroso 3-4 ma la conclusione da distanza ravvicinata e defilata di Trapani veniva respinta da un provvidenziale intervento di Marchio.

Nei 4 minuti di recupero concessi dal signor Basadonna si registrava l’ultimo tentativo da parte della squadra locale: era ancora il numero 10 Borrelli che non riusciva a colpire con precisione, da poco dentro l’area,il suo destro era destinato a spegnersi sul fondo.

Fischio finale dell’arbitro che sanciva ed ufficializzava il 3-3-finale.

Il punto del girone E

Il Villarbasse si conferma capolista del girone, allungando il distacco sulle immediate inseguitrici.

La squadra allenata da Antonio Lucibello, leader del girone dopo la 9^ giornata con 28 punti, ha superato in casa l’ostacolo rappresentato dal Villastellone grazie al solito, implacabile,replicante  Rabuffi, autore della doppietta del 2-1 finale che rende vana la segnatura di Alex Petullo.

Domenica prossima sarà proprio l’Atletico a cercare di rallentare la corsa solitaria della capo classifica,  a testare e tastare lo spessore e la caratura tecnica della formazione torinese, in una sfida che dovrebbe motivare maggiormente i Bongio boys alla ricerca di un’affermazione eclatante e significativa.

Il Villar Perosa, secondo a quota 18, esce malamente  sconfitto e ridimensionato   dalla trasferta disputata al comunale di Orbassano, soccombendo per 3-1 per effetto delle reti del capocannoniere Jacopo Tozzi(2) e di Sallustio, di Vertullo la rete per gli  uomini di mister Wellmann.

Terzi, con 17 punti, il Bricherasio dei Cullino Brothers che continua la sua scalata verso posizioni di vertice ( 3-1 in rimonta in casa contro il Pralormo(Geraci) con il solito di Rivoiro,  con la rete di Falco e con un autogol della difesa ospite) ed il Perosa della coppia del gol formata da Mirimin(2) e Vicino che piega in casa, anche qui in rimonta, il San Secondo di mister Insana, passato in vantaggio con il suo uomo gol Zanin.

A completamento delle zone di alta classifica troviamo lo Spartak San Damiano (15) che ha impattato per 1-1 nella trasferta di Pinasca ( Gioia e Porta i marcatori) e la coppia formata da Villastellone e Polisportiva Garino( 1-1 in trasferta a Polonghera, Rolfo e Polonio gli autori delle reti) con 14.

Le posizioni intermedie di classifica sono  occupate da San Pietro ed Orbassano (13) e Pinasca(12).

Scivolando  gradualmente verso le zone di bassa classifica e  play out,  trovano collocazione in ordine Pro Polonghera 9, Pralormo 8, Atletico 7,Candiolo 6, (che ha espugnato nello scontro diretto il campo del Canale 2000 per 0-1, Di Nobile),San Secondo 5  e Canale 2000 ultimo con 4 punti.

Classifica Marcatori: Con la doppietta messa a segno contro il Villar, Jacopo Tozzi consolida la leadership del girone con 12 reti, tallonato da Simone Rivoiro con 10.

Seguono Ale Rabuffi con 8, Beppe Gioia con 7, Dalla Costa e Porta con 6,Novara,Zanin,e Vicino con 5.

Con le reti siglate nella giornata odierna,Daniele Trapani si conferma il miglio realizzatore dell’Atletico con 4 reti, mentre Vergnano raggiunge quota 3.

Le reti segnate in questa 9^ giornata ammontano ad un totale di 26, media partita 3,25.

M.M

 

“Lambo ” Lamberti autore di una buona prestazione( rigore causato a parte…)