Prima Categoria, recupero 4^ giornata di ritorno, 20-02-19: Carignano-Atletico Racconigi 0-1

Caramagna Piemonte, mercoledì 20 febbraio 2019, ore 20.30.

 

Formazioni.

Carignano(4-4-2): Mazzetti 6,5; Bassoli 6,Vandanesi 6,5,Brignolo 6 (84° Baracco),Moschino 7(54° Li Gregni, 5); De Maistre 7,De Stefanis 6,5(84° Langella),Tosco 6,5,Zacchino 7; Mennitto 6,5 (73° Giambarresi),Barbero 7.

In panchina: Benente,Berardi,Paulissich.

Allenatore: Andrea Prochietto(squalificato).

Atletico(4-4-1-1): Grasso 9; Rosso 7,5(63° Lavezzo 7),Mancuso 8,Rollè 8,Fanelli 8; Pellissero 8,Ferrantelli 8 ( 63° Cagliero 7),Pisano 8 Vergnano7,5; Gala 8,Caraccio 7,5 ( 44° Nesci 6,5).

In panchina: Bisio,Clari,Garello.

Allenatore: Bongiovanni,8.

Direttore di gara: Antonio Condò di Nichelino,7.

Tabellino.

Marcatori: 52° Gala.

Espulsioni: Nesci al 75° e Li Gregni al 81°, entrambi per somma di ammonizioni.

Ammonizioni: Bassoli,Moschino,Li Gregni,Vandanesi,Mennitto,De Stefanis,Pisano,Gala,Nesci.

Note: serata moderatamente fredda, 6°, terreno di gioco in buone condizioni, impianto di illuminazione eccellente,spettatori circa 30, di cui 9 tifosi racconigesi. Presenti in tribuna Mendola e Russo.

 

L’Atletico che non ti aspetti!!!

Reduce dalla inopinata e sfortunata sconfitta interna di domenica scorsa contro il Perosa, la formazione di Bongio sciorina ed indovina   la partita della stagione, sconfiggendo sul neutro di Caramagna la capolista Carignano, riscattando anche la sconfitta subita nel girone di andata.

Quasi perfetta la partita disputata dalla squadra di Beppe Bordese al cospetto della formazione torinese che sta attualmente predominando e primeggiando nella classifica parziale del girone E.

Si è trattato di un match molto combattuto,avvincente ed entusiasmante per tutta la sua durata, dove le due antagoniste si sono fronteggiate a viso aperto, senza particolari calcoli e tatticismi di sorta e di circostanza.

Soprattutto l’Atletico aveva tutto da perdere da questo incontro, considerando le rispettive posizioni di classifica, l’organico a disposizione, l’attuale stato di forma psicofisico.

Invece l’undici racconigese ha disputato una partita ardimentosa, coraggiosa, orgogliosa, di notevole  personalità e  spessore agonistico, impostando ed interpretando il match  così come voleva alla viglia mister Bongio, dove a tutti i giocatori si chiedeva di affrontare il più quotato avversario tirando fuori gli attributi( cholismo alla  Atletico Madrid), senza timori reverenziali, senza chiudersi in difesa e replicare con azioni di rilancio e  ripartenze veloci.

Tutti i giocatori si sono espressi al massimo delle loro capacità tecniche e della tenuta atletica, aggiungendo a queste componenti, l’ardore ed il furore agonistico, il fuoco fatuo della competizione  sportiva, lo spirito di abnegazione che li ha portati a lottare su ogni pallone, su ogni contrasto, in tutte le situazioni di gioco.

La squadra ha avuto anche il merito e la capacità di riuscire a resistere e soffrire  nei momenti topici di difficoltà, sia prima che dopo la segnatura di Marco Jin Lautaro Gala, dimostrando una volta tanto quelle che sono le sue rimarchevoli potenzialità e possibilità, a volte inespresse se paragonate  ai livelli  di concentrazione e intensità raggiunti in questa magica serata da “Champions”.

Restano il rammarico, la recriminazione, e credo che queste sensazioni  resteranno interiorizzate  fino alla fine, di aver gettato e sprecato tanti  punti al vento, in partite sia casalinghe che fuori dalle mura amiche, dove la squadra, per un mix di sfortuna, imprecisioni, disattenzioni , defezioni di giocatori importanti, avrebbe potuto e dovuto ottenere qualche punto in più in classifica e, di conseguenza,giocarsela fino in fondo con le altre concorrenti stagionali della zona play off. Ma queste valutazioni, queste analisi, abbiamo avuto modo di esternarle più volte in occasione di precedenti articoli. Per effetto del  continuo aggiornamento  in progress della situazione di classifica , con i recuperi che si stanno disputando nelle ultime due settimane e che culmineranno con la prossima( mercoledì 27 febbraio, ore 20,30, altro  test match , Atletico-Villar Perosa) le distanze ed il divario con la zona spareggi-promozione si stanno leggermente dilatando, considerando che la nostra formazione ha raggiunto quota 29, mentre  l’ultima posizione utile attualmente vede appaiate tre squadre,San Secondo, Aurora e Perosa, a quota 35, mentre al terzo posto si è insediato il sorprendente Nichelino(38), oggi probabilmente la squadra più in forma del girone, con il Pinasca, prossimo avversario domenica 24, momentaneamente fuori dai giochi(32).

Sembra ormai un trito refrain settimanale, ma anche in questa partita, la numero19, Bongio ha ideato, allestito e mandato in campo l’ennesima formazione diversa, dove gli assenti di turno erano  lo squalificato capitan Mendola, l’ormai irrecuperabile Ciccio Russo ( entrambi presenti in tribuna ad incoraggiare e sostenere i loro compagni, n.d.r.) e la giovane riserva Alemanno; in compenso, tornavano titolari Galax e Vergna, assenti entrambi domenica scorsa contro il Perosa, a ripristinare l’assetto e lo scacchiere del reparto di centrocampo.

In casa Carignano, tutto l’organico si presentava al gran  completo, con mister Andrea Prochietto relegato ad assistere e dare indicazioni dalla tribuna causa squalifica  inflittagli di un mese.

Atletico quindi senza attaccanti di ruolo e con il seguente schieramento 4-4-1-1: Grasso tra i pali, linea difensiva da destra a sinistra formata da Rosso-Mancuso-Rollè-Fanelli, centrocampo con Pisa e Ferra centromediani coadiuvati ai lati  da Pelli e Vergna, Caraccio tre quartista e Marco Lautaro unica  punta avanzata.

Le squadre scendevano in campo agli ordini dell’aitante ed autorevole  direttore di gara Antonio Condò  della sezione di Nichelino.

Come era prevedibile, partenza sprint del Carignano, per l’occasione in maglia blu con sottili motivi bianchi verticali, con primo pericolo verso la porta di Grasso già al 2° minuto portato da Barbero, lanciato in profondità verso la nostra porta, faticosamente controllato da Mancuso ma anticipato da una tempistica uscita fuori dai pali dal nostro Golkeeper, che poi a fine partita  risulterà decisivo e provvidenziale per alcuni suoi prodigiosi, esaltanti  interventi che hanno garantito e mantenuto  il terzo”clean sheet” da inizio stagione.

Al 3°, una girata di testa in contorsione  di Caraccio dal limite dell’aera piccola si depositava sulla parte alta della rete sopra la traversa.

Al 5° minuto, primo miracolo compiuto  da Grasso che devia sulla parte alta della traversa una conclusione ravvicinata di Zacchino, distendendosi e intercettando la sfera  con il piedone sinistro  .

Al 12° era la volta di Mennitto , dal vertice basso sinistro della nostra area, che non  riusciva a chiudere bene l’angolazione del suo sinistro che terminava di poco sul fondo.

Fasi di partita quindi che vedevano la capolista costantemente proiettata verso la fase offensiva con improvvise folate degli esterni ed aperture di gioco a cercare la verticalizzazione e la  profondità, con il numero 7 De Maistre che si metteva in evidenza nella direzione ed organizzazione  degli smistamenti e delle manovre; l’Atletico cercava di arginare e contrastare  al meglio le azioni avversarie,  alzando una preliminare diga a centrocampo con il solito Ferrantelli in versione highlander  e Caraccio che costringeva gli avversari di turno a fermarlo con ripetuti interventi fallosi.

Al 23°, improvvisa azione in contropiede per il Carignano originata da una palla malamente persa dai nostri attaccanti al limite della loro area di rigore, si catapultavano  5  furiose e veloci  maglie  blu contro  3 biancorosse, buon per noi che  Tosco sbagliava tempi e fasi decisive per mettere i compagni in favorevole posizione di sparo.

Al 34° era ancora un provvidenziale intervento di Grasso a negare la rete a Barbero che su azione di contropiede si involava verso la nostra area e concludeva di precisione con deviazione in angolo del nostro number One.

L’Atletico perdeva palloni e giocate importanti in fase di fraseggio e di scarico soprattutto nel settore nevralgico di centrocampo, causa ritmi molto frenetici ed imprecisioni in fase di appoggio dai e vai.Questa situazione avvantaggiava gli avversari che ne approfittavano per  l’avviamento delle ripartenze verso la nostra area.

Il capitano Vandanesi, già ammonito, al minuto 44  rischiava il secondo cartellino giallo per un brutto fallo ai danni di Caraccio commesso all’altezza della metà campo: il giovane centrocampista racconigese, a seguito del duro e deciso intervento dell’avversario, stramazzava   malamente sul terreno di gioco procurandosi una sospetta fuoriuscita della clavicola della spalla destra. Successivamente veniva accompagnato fuori campo e sostituito dal pari grado Nesci. Più tardi si saprà che in ospedale si provvedeva al riallineamento dell’arto infortunato con una prognosi di almeno 15 giorni.

Inizio ripresa e Carignano che si rendeva estremamente pericoloso  al 47° con una conclusione di Tosco smanacciata in angolo da Grasso.

Azione in percussione  del numero 6 Brignolo al 49° che palla al piede si faceva più di metà campo per poi concludere  con uno strano tiro liftato che si spegneva di poco oltre la traversa.Inizio seconda frazione di gioco quindi arrembante della capolista che ancora al 50° si affacciava pericolosamente nei pressi dei nostri 16 metri con una semi rovesciata acrobatica di Zacchino dal limite dell’area con pallone che terminava fuori di poco.

Ma al minuto 52, su capovolgimento di fronte, l’Atletico passava in vantaggio: Pellissero lavorava un gran pallone al limite dell’out destro,superava  ed aggirava due avversari con un perfetto slalom, si accentrava  ed indirizzava in porta un sinistro violento sulla cui traiettoria, sotto misura, interveniva Marco Gala per la deviazione vincente.

Esultanza biancorossa anche dalla panchina e sugli spalti.

Il Carignano correva ai ripari e dalla tribuna mister Prochietto, al 54°, ordinava il primo cambio, fuori il terzino Moschino, dentro l’esperto  e navigato attaccante Li Gregni  giusto per accentuare la spinta offensiva.

Bongio rispondeva alla mossa del suo collega, operando due cambi, uno tattico l’altro per necessità: fuori Rosso per Lavezzo, dentro Cagliero per l’infortunato Ferrantelli( brutta botta alla caviglia del piede destro, almeno due settimane di stop,n.d.r.).

Al 69°, ancora Marco Gala protagonista, su assist smarcante in area servito da Cagliero: il nostro attaccante  si divorava letteralmente l’occasione del  raddoppio da posizione ottimale tentando di superare Mazzetti con un pallonetto che risultava  purtroppo impreciso.

Un minuto dopo, cambio fronte, era la volta di Barbero che non riusciva a sfruttare a dovere un pallone invitante in area, anche perchè disturbato ed anticipato dalla tempestiva uscita di Grasso in serata di grazia plena.

Ancora  sull’ennesimo rovesciamento di porta, al 74°, questa volta era Lavezzo a trovarsi smarcato a tu per tu con l’estremo difensore carignanese che riusciva a respingere in maniera rocambolesca a piede uniti ed in plastico volo sul tentativo uncinato  del Che Guevara di noiantri.

Al 75° l’Atletico rimaneva in  condizioni di inferiorità numerica per effetto dell’espulsione(secondo cartellino giallo,n.d.r.) decretata dal signor Condò ai danni di Simone Nesci, reo di aver commesso un fallo a gamba tesa ai danni di un difensore avversario.Al 73°, altro cambio per il Carignano, Giambarresi per Mennitto.

Lo stesso neo entrato  numero 17,  si vedeva invalidata dal direttore di gara  un’azione da  rete in quanto ritenuto in posizione di off side.

Carignano che cercava di cingere e  costringere l’Atletico nella propria metà campo, intensificando i ritmi di gioco e avanzando il baricentro di centrocampo, con la  la nostra difesa impegnata e concentrata a contenere le sfuriate e le iniziative offensive avversarie, coadiuvata,rinforzata e supportata dal senso di sacrifico collettivo e dallo spirito di mutuo soccorso, tutti a lottare per il conseguimento finale  della grande impresa.

Al minuto 81°, l’arbitro ristabiliva la situazione di parità numerica, estraendo il secondo cartellino giallo ai danni del fumantino e polemico Li Gregni, reo di aver detto o fatto  qualcosa di poco carino,tollerabile  e potabile all’indirizzo dell’inflessibile e severo direttore di gara.

Ultimi cambi per la capolista,84° minuto, dentro Baracco e Langella, rispettivamente al posto di De Stefanis e Brignolo.

Il forcing offensivo dei”padroni di casa” non produceva gli effetti sperati,l’Atletico riusciva ad opporre una fiera,arcigna ed insormontabile resistenza  difensiva, grazie anche alla buona sorte nella conquista di palloni volanti in area e nell’intercettamento delle traiettorie che venivano spedite ed indirizzate in area di rigore.

Ultimi 5,convulsi e sofferti minuti di partita per il recupero  concesso dal direttore di gara che venivano vissuti con emozionante e coinvolgente pathos  anche sulle tribune, con Mendola e Russo che incitavano ed incoraggiavano a gran voce i loro eroici compagni ad arrivare fino alla fine.

Non accadeva nulla di significativo, con l’ultima azione del Carignano, punizione dai 30 metri calciata direttamente nel mucchio selvaggio di maglie  che si era formato in area, pallone arpionato con sicurezza da Paride Grasso uno degli indiscussi  protagonisti di questa magical wednesday night.

Triplice fischio finale liberatorio che sanciva l’incredibile ma meritata vittoria dell’Atletico, con tutti i giocatori, allenatori e dirigenti ad esultare legittimamente in campo ed abbracciarsi reciprocamente.

Lo stesso Beppe Bordese si lasciava piacevolmente andare, concedendosi un festeggiamento irrefrenabile ed inebriante, condiviso con i giocatori, come non accadeva da tempo.

Queste sono vittorie che corroborano energie e rivalutano e rilanciano la propria  autostima,che rivitalizzano e rinvigoriscono l’animo,  lo spirito, la testa ed il fisico non solo  degli atleti ma anche dell’intero entourage e staff tecnico.

La festa è continuata negli spogliatoi ubicati nello straordinario impianto sportivo di Caramagna, una struttura logistica sportiva polifunzionale,organizzata  e moderna come poche se ne vedono in circolazione, dotata di spazi e servizi veramente accoglienti ed ergonomici.

Come ha detto lo stesso Beppe Bordese all’indomani della bella vittoria ottenuta, ma anche a questo punto della stagione e della situazione di classifica,da questo momento in poi non si guarderà più sistematicamente ai programmi ed alle  prospettive future che potrebbe riservare di volta in volta  la graduatoria , ma si andrà avanti domenica dopo domenica, partita dopo partita, cercando di  dare e di ottenere il massimo fino alla fine del campionato, dovendosi ancora disputare ancora 11 partite( 6 in casa e 5 fuori,n.d.r.).

Le somme ed i risultati finali si tireranno poi a stagione conclusa.

Già domenica prossima, la nostra squadra sarà chiamata a confermare l’exploit infrasettimanale in quel di Pinasca, campo tradizionalmente ostico e sfavorevole, dove la squadra locale dovrà riscattare la sconfitta casalinga del recupero giocato mercoledì scorso contro il Nichelino(1-2).

Sicuri assenti gli infortunati Ferrantelli e Caraccio e lo squalificato Nesci, in compenso previsto il rientro di Capitan Mendola, reduce da un turno di squalifica.  Ventesima partita stagionale ed ennesima formazione diversa, praticamente un record!!!

A sua volta, gli uomini di Bongio saranno costretti a continuare a fare  gli straordinari ancora mercoledì prossimo, 27 febbraio, recupero contro la vice capolista Villar Perosa( Trombetta, ore 20.30).

Volendo ipotizzare la formazione di domenica prossima, il sottoscritto azzarderebbe il seguente,probabile  schieramento di partenza: Grasso; Rosso,Mancuso,Rollè,Fanelli; Pellissero,Pisano,Vergnano,Garello; Gala,Mendola.

In panchina, con il duo Bongio-Glorioso: Bisio,Clari,Lavezzo,Cagliero, più qualche elemento della formazione juniores.

Mimmo Monachino.

 

 

Paride Grasso, from Moretta, Protagonista mercoledì sera contro il Carignano. Insuperabile.

 

 

Marco Jin Lautaro Gala, autore della rete decisiva contro il Carignano.