Prima Categoria girone E, recupero 5^ giornata di ritorno, 17-02-19: Atletico Racconigi-Perosa 0-2.

Formazioni.

Atletico(4-4-1-1): Grasso 6; Garello 6 (64° Lavezzo), Rollè 6,5 ,Mancuso 6,5,Fanelli 6,5; Rosso 6 ( 55° Cagliero),Ferrantelli 6,5 (84° Nesci) ,Pisano 6,5, Pellissero 6,5; Caraccio 6,5 ; Mendola 6.

In panchina: Bisio,Clari,Alemanno.

Allenatore: Bongiovanni 6.

Perosa (4-4-2): Odier 8; Martiradonna,Rossetto,Ferrero,Masiello;Mattia Navone,Martina(69° Peyrot),Maurino,Mensa; Soccal (46° Raviol), Calafiore 9.

In panchina: Charrier,Filippo Navone,Salvai,Breuza,Ciantia, A.Breusa.

Allenatore: Careglio, 6,5.

Direttore di gara: Banchi di Nichelino, 5,5.

Tabellino.

Marcatori: Calafiore al 32° e al 68°.

Ammoniti: Fanelli,Mancuso,Mendola,Martina e Rossetto.

Espulsi: 69° Mendola per doppia ammonizione; allontanato dal terreno di gioco  il segnalinee di società Mario Bongiovanni per proteste.

Recupero: 1 minuto p.t., 3 minuti s.t.

Note: pomeriggio primaverile, temperatura 15°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa 50.

Comincia nel peggiore dei modi il trittico di partite terribili che l’Atletico attendeva ed  iniziava ad affrontare da oggi,  sfida casalinga contro il Perosa( valevole per la 5° giornata di ritorno), che continuerà mercoledì prossimo 20 febbraio contro la capolista Carignano( 4^ giornata di ritorno, ore 20.30, terreno di gioco di Caramagna Piemonte,n.d.r.) per concludersi domenica prossima 24 febbraio con la proibitiva trasferta in val Chisone contro il Pinasca(6^ di ritorno,n.d.r.).

La formazione allenata da mister Bongio ha pagato amaramente il “fattore C” cioè gli effetti devastanti della micidiale ,inesorabile  doppietta messa a segno dal bomber Francesco Calafiore, attaccante 28enne che con le reti messe a segno oggi è  approdato a quota 15 come bottino personale stagionale.

Sulla classifica cannonieri e sui suoi protagonisti anche di giornata  ne parleremo più avanti.

La squadra di capitan Mendola usciva finalmente  dalla naftalina  tornando  a giocare dopo tre settimane di forzato stop e di partite rinviate causa impraticabilità  post nevicate  dei terreni di gioco.

Le aspettative per il confronto di oggi erano molto elevate nel clan bianco-rosso, una vittoria avrebbe sicuramente rilanciato le ambizioni di classifica e caricato di  energia positiva e di forza morale in prospettiva  del doppio recupero previsto nei prossimi giorni per effetto  dell’aggiornamento e dello slittamento  del calendario.

Invece la sconfitta odierna ridimensiona i piani ed i progetti di risalita e  rischia di smorzare  parzialmente gli entusiasmi  e gli slanci che si potevano ancora coltivare ed alimentare.

La squadra ha pagato in parte le assenze degli squalificati Gala e Vergnano( rientreranno regolarmente a disposizione già mercoledì prossimo contro il Carignano) e in parte la  fisiologica, strutturale,risaputa mancanza di finalizzazione negli ultimi sedici metri e, in alcune circostanze e fasi di gioco, anche dentro l’area di rigore avversaria.

A queste due considerazioni aggiungiamo anche la  colpevole disattenzione difensiva evidenziata  in fase di chiusura in occasione della prima rete di Calafiore  e la sfortunata carambola Grasso-Rollè in occasione della seconda segnatura dell’attaccante numero 11 rosso-giallo-blu.

In buona sostanza, aldilà di una prestazione tutto sommato accettabile sotto il profilo dell’ impegno profuso e della  buona volontà ed applicazione , con i conclamati,risaputi,obiettivi,oggettivi limiti tecnici e tattici, possiamo dire che l’esito finale della partita è stato orientato ed influenzato  dagli accadimenti dei  singoli episodi più che da una effettiva superiorità imposta dal Perosa, dimostratosi comunque avversario quadrato in difesa, ben organizzato a centrocampo  e con funzionali automatismi e meccanismi  di gioco tendenti ad esaltare le caratteristiche dei suoi attaccanti con rilanci lunghi ed improvvise e veloci ripartenze.

A tal riguardo, la dinamica che ha originato la rete del raddoppio della squadra allenata da Careglio, ha visto protagonista in negativo il signor Banchi della sezione di Nichelino reo di non aver sanzionato un duro intervento ai danni di Mancuso in una fase di contrasto di gioco, da cui è scaturita la prosecuzione dell’azione la conseguente finalizzazione vincente del rapace Calafiore. Anche su questo episodio torneremo durante il racconto della partita.

Come dicevamo, mister Bongio ha dovuto sopperire alle assenze degli squalificati Gala e Vergnano, praticamente mezzo settore di centrocampo, allestendo l’ennesima formazione della stagione,con diversi elementi non al meglio della condizione fisica, quindi: Grasso in porta, linea difensiva composta da Garello,Rollè,Mancuso e Fanelli, centromediana affidata a Pisano e Ferrantelli, con ai lati Rosso e Pellissero, Caraccio ad agire come trequartista incursore, Tony Mendola unica punta del fronte offensivo.

Il primo quarto d’ora di gioco vedeva l’Atletico praticare  ed esercitare una certa superiorità territoriale senza particolari,pericolosi  sbocchi offensivi, con costruzione della manovra che risultava farraginosa e ben controllata dal munito ed attento schieramento avversario.

Si annotavano sul taccuino un’azione in area di rigore di Caraccio senza esito ed una conclusione da posizione decentrata di Pellissero il cui fendente sinistro terminava direttamente fuori campo.

Prima conclusione in porta del Perosa al 16° con  lo stopper Rossetto che, spintosi in area, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, indirizzava sull’esterno della rete.

Replica dell’Atletico al 22°, punizione dalla destra calciata da Rosso, parabola tesa in area, Pellissero di testa arrivava solo a sfiorare la sfera che terminava sul fondo.

Dieci minuti dopo, il Perosa passava in vantaggio, complice uno svarione di alcuni nostri difensori: dalla fascia destra, un passaggio filtrante in profondità premiava lo scatto imperioso in progressione di Calafiore, la nostra linea difensiva si faceva trovare con i gangli vitali scoperti, così l’attaccante numero 11, appena entrato in area racconigese, lasciava partire un destro chirurgico che trafiggeva imparabilmente Grasso sul palo opposto a quello di tiro.

Davvero una pregevole segnatura, tipica di un bomber dotato di killer instinct , prima palla gol ricevuta e finalizzazione precisa ed implacabile.

Due minuti dopo, 34°, il Perosa si ripresentava in area di rigore con una veloce azione in ripartenza ma sia Soccal che lo stesso Calafiore non riuscivano a perfezionare e capitalizzare il passaggio pervenuto in area.

Al 35°,  Caraccio si incaricava di battere una punizione dal settore di destra rispetto alla porta avversaria, parabola con effetto a giro calciata con il sinistro, Odier, detto l’Uomo Michelin per la sua notevole stazza fisica, respingeva a pugni uniti, allontanando così la minaccia.

Ancora Atletico avanti alla ricerca del pareggio al minuto 42, corner battuto dal solito Rosso, Ferrantelli riusciva a svettare più alto di tutti anticipando di testa, pallone che però  si impennava di poco alto sulla traversa.

Nei minuti successivi non accadeva praticamente più nulla di significativo, squadre quindi  che rientravano negli spogliatoi per il riposo.

Inizio della seconda frazione di gioco con mister Careglio che lasciava in panchina Soccal sostituendolo con Raviol, pensando a risparmiare e distribuire bene forze ed energie in vista del recupero infrasettimanale contro l’Aurora Orbassano.

Al 49° Fanelli riusciva ad incunearsi in area, lato sinistro, tiro-cross che veniva intercettato e respinto in tuffo dall’agile Odier e difesa che provvedeva ad allontanare l’insidia.

Al 55°, Mendola non riusciva a sfruttare a dovere un rimpallo a suo favore, la sua conclusione da distanza ravvicinata e da posizione leggermente decentrata veniva respinta da Odier che usciva tempestivamente  riuscendo  ad opporsi al tentativo di destro  ad opera del capitano.

Un minuto dopo, anche Bongio operava un primo cambio, fuori Rosso e dentro Cagliero, nonostante il rosso attaccante carmagnolese non sia più riuscito a partecipare agli allenamenti da tre settimane causa  inderogabili motivi  di lavoro( corso di aggiornamento hairdresser).

L’Atletico non si perdeva d’animo, proteso nel tentativo ed alla ricerca  di rimediare, recuperare e raddrizzare il risultato che stava maturando.

Al 56° Fanelli commetteva una leggerezza in fase di disimpegno quasi al limite dell’area , ne approfittava il ben appostato Raviol che veniva però adeguatamente contrastato ed anticipato da Rollè che mandava in angolo.

Ancora Pellissero che si spingeva in avanti sull’out sinistro, penetrava in area ed indirizzava un rasoterra sul quale Caraccio mancava di un niente l’attimo propizio per anticipare l’estremo difensore e capitalizzare l’ottima possibilità di battere a rete.

Ancora Caraccio in evidenza al 64°, conclusione scentrata  dai trenta metri molto pretenziosa e velleitaria che terminava abbondantemente fuori.

Ma al minuto 68° il Perosa assestava il colpo di grazia che tagliava le gambe ai giocatori dell’Atletico: all’altezza della linea mediana di centrocampo, a ridosso della zona panchine, Mancuso veniva contrastato in maniera irregolare da un avversario, intervento che , a nostro modo di vedere e  dalla tribuna, sarebbe stato normalmente meritevole di essere sanzionato dal direttore di gara con una punizione a nostro favore;  accadeva invece che il direttore di gara Banchi, dopo un attimo di   ondivago tentennamento lasciava proseguire l’azione, con Mancuso rimasto dolorante a terra, pallone che veniva servito in area per il solito Calafiore, primo tentativo di destro ribattuto  miracolosamente da Grasso in coraggiosa uscita, pallone che rimbalzando casualmente sulla gamba di Rollè  terminava nuovamente sul destro mortifero  del Cala che stavolta riusciva a ribadire  in rete a porta vuota!!

Sulle successive e legittime proteste dell’Atletico, Capitan Mendola veniva espulso dal direttore di gara ( doppio cartellino giallo, già ammonito,n.d.r.) che riteneva di punire così il nostro numero 10, protagonista di veementi ma contenute rimostranze e contestazioni.

Tony era costretto ad abbandonare il campo per destinazione a capo chino, l’ultima espulsione della sua carriera, secondo la sua memoria, risaliva a più di 4 anni fa, fascia di capitano che passava sul braccio di Pisano ma Racconigi ridotto in condizioni di inferiorità numerica per gli ultimi 20 minuti di partita.

Contemporaneamente a Mendola, l’arbitro adottava la stessa decisione nei confronti del segnalinee di società Mario Bongiovanni, incappato in una delle sue periodiche,recidivanti ,incontrollabili esternazioni impulsive, reo di avere simpaticamente profferito ed indirizzato nei confronti del fishietto di Nichelino apprezzamenti  non proprio lusinghieri , bandierina che passava nelle mani di Beppe Bordese, in quel frangente nervoso anche lui.

Gli ultimi  venti minuti vedevano l’ingresso in campo prima di Lavezzo (Garello) poi di Nesci(Ferrantelli), l’Atletico tentava faticose ed improduttive manovre ed azioni offensive con i vari Caraccio,Pellisero e Cagliero, con palloni mandati in area facile preda dei centrali dei difensori del  Perosa e di Big Jim  Odier.

Addirittura, in occasione di un’uscita fuori dai pali, il Bulldozer del Perosa aveva una poderosa forza d’urto tale da travolgere e stendere al suolo un mucchio selvaggio composto da quattro giocatori( due dei suoi e due nostri malcapitati,n.d.r.!!!!).

Il Perosa si rendeva pericoloso dall’alto della superiorità numerica ma la nostra difesa riusciva almeno a limitare e contenere i danni evitando di non  prendere più reti.

Già lo 0-2 incassato sembravano una punizione ed un punteggio forse eccessivo per quanto visto durante i 90 minuti di gioco, anche se la vittoria del Perosa ci sembra alla fine giusta ed ottenuta con cinismo,attenzione  e determinazione agonistica.

Ultima azione dell’Atletico degna di  nota, si fa per dire, al minuto 84, con un colpo  di testa da centro area da parte di Pellissero, pallone che sorvolava la traversa con Odier  attento e piazzato a controllare la situazione.

Triplice fischio finale che quindi arrivava dopo 3 anonimi minuti  di recupero concessi, giocatori e staff delle due squadre che rientravano negli spogliatoi con animi ormai distesi, sereni, anche se diametralmente opposti.

Cosa dire? Non ci sembra che la squadra abbia patito l’effetto deleterio dell’assenza dall’attività agonistica per tre domeniche consecutive, stessa considerazione potrebbe e dovrebbe valere anche per gli avversari di oggi!

Durante l’interruzione del campionato gli atleti di Bongio si sono allenati regolarmente due volte la settimana, dimostrando impegno, voglia ed intensità agonistica nelle combattute partitelle inter familias.

Non possono bastare come alibi e giustificazioni parziali le assenze degli squalificati Gala e Vergnano, anche nelle file del Perosa oggi mancavano due elementi titolari….

Diciamo che è stata una domenica storta e negativa, dove i singoli episodi hanno deciso e condizionato l’esito finale della partita.

Adesso non c’è nemmeno il tempo di riflettere ed analizzare più di tanto  la situazione, visto che già mercoledì 20 la squadra sarà impegnata nel secondo dei tre recuperi delle giornate rinviate per i motivi risaputi, contro la capolista Carignano sul neutro di Caramagna Piemonte con inizio alle ore 20.30.

Sempre dopodomani, oltre alla partita dell’Atletico, nel quadro dei recuperi valevoli per la 4^ giornata di ritorno inizialmente previste il 3 febbraio scorso( di cui si sono già svolte e recuperate 3 partite,n.d.r.), si disputeranno:

Perosa-Aurora Orbassano

Pinasca-Nichelino Hesperia

Pralormo-Pro Polonghera

Vigone-San Secondo

Villar Perosa- Villastellone

In particolare, le prime due partite in ordine di presentazione , considerando le  attuali,rispettive posizioni di classifica,vedranno opposte proprio 4 squadre che si contenderanno  quasi sicuramente i posti ed i piazzamenti valevoli per il passaporto verso i  play off.

Intanto ieri pomeriggio abbiamo assistito ad una mirabolante girandola celebrativa  del festival del gol, 31 reti segnate con una media di 4.4 a partita!!

Di dimensioni e proporzioni incredibili il 7-4 con il quale il San Secondo ha seppellito e subissato  in casa il malcapitato Cambiano( doppiette di Mainero e Giuffrida per i locali e del capocannoniere Jonah Massera per gli ospiti), esorbitante anche il 2-5 con il quale il Villar Perosa ha espugnato il bunker del Beinasco( doppietta del capitano dei locali Addesi, tripletta di Mattia Martin condita dalle segnature di della Rocca e di Mimmo El Bahi per i perosiani  di mister Wellmann secondi in classifica).

Nella domenica dell’intifada  delle reti, annotiamo la doppietta di Del Prete con la quale l’Aurora ha avuto la meglio in casa in rimonta  contro il Pinasca, la doppietta di Lio in Marentinese-Bricherasio 3-0, la doppietta ahi noi di Calafiore contro l’Atletico.

Per quanto riguarda la vittoria fuori casa  della capolista Carignano nel derby contro il Villastellone con il più classico  dei risultati,0-2, i nostri prossimi avversari si sono aggiudicati la posta in palio con le reti del solito Barbero e di Moschini.

La classifica marcatori vede installato  in testa Jonah Massera del Cambiano con 17 reti, seguito da Calafiore(Perosa)e Martin( Villar Perosa) con 15, mentre a quota 12 un altro giocatore del Villar, Della Rocca; seguono Zacchino (Carignano), Petullo (Villastellone) e Oreglia ( San Secondo) con 10 segnature e Barbero sempre del Carignano con 9.

Per trovare in classifica alcuni  nostri giocatori, dobbiamo scorrere la graduatoria fino ad arrivare a quota 5, dove sono collocati l’ex Di Prima e Vergnano, ( con 4 rigori a testa….).

Come dire, per individuare i problemi nevralgici e  strutturali dell’Atletico Racconigi edizione 2018-19, bisogna focalizzarsi anche snocciolando e riflettendo  sulle cifre e sulle statistiche che  finora indicano e dicono: 26 punti ottenuti in 18 partite disputate( media 1,4 a partita, frutto di 8 vittorie,2 pareggi e 8 sconfitte), 31 reti fatte ed altrettante incassate( media ambivalente e speculare di 1,7 a partita), – 7 in media inglese.

L’attuale posizione di metà  classifica( con una partita in meno, ma come tante altre squadre…) risulta essere quindi  la fotografia più o meno nitida e precisa dell’andamento e del bilancio parziale fin qui fatto registrare,  un cammino contrastante, un reality football senza infamia e senza lode.

Vedremo  nelle  prossime due proibitive e probanti  partite se la squadra sarà in grado di reagire alla inaspettata sconfitta interna, facendo leva sull’orgoglio personale, di squadra e di collettivo,  su un ultimo tentativo di riavvicinamento alle zone che interessano l’alta classifica.

Se diamo uno sguardo alla classifica ,quando ancora si devono disputare 10 partite, le distanze con le avversarie che ci precedono  non sono ancora abissali ed incolmabili ma è necessario riprendere a fare punti con una certa continuità e regolarità, caratteristiche peculiari  che sono venute a  mancare  fino adesso, con rendimento medi-basso e prestazioni altalenanti , saltuarie ed estemporanee.

Bordese ed il suo entourage tireranno le dovute  somme e le  conseguenti valutazioni  a tempo debito, al termine della stagione agonistica e sportiva.

 

MImmo Monachino.

 

 

Una fase del riscaldamento pre-partita, sono riconoscibili Pellissero,Garello,Fanelli e Mancuso

 

 

Riscaldamento dei portieri, in primo piano Paride Grasso.

 

 

Rientro negli spogliatoi dopo la partita.
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