Un inarrestabile Atletico passa anche a Bagnolo Piemonte: 0-1 contro l’Infernotto e la rincorsa continua!!

L’Atletico Racconigi, in stato di grazia ed in grande condizione psico-fisica, non si ferma più, la sua marcia salvezza sta diventando irrefrenabile, inanellando il sesto risultato utile consecutivo, la cui continuativa serie ha portato una pregiata e rispettabile dote di un parziale di 14 punti, frutto di uno score di ben 4 vittorie e due pareggi.

La trasferta di Bagnolo Piemonte rappresentava un appuntamento molto importante per le sorti ed i destini della squadra di mister Cellerino, per gli impulsi e gli sviluppi della classifica e per continuare la scalata delle posizioni che garantiscono la possibilità di disputare gli spareggi per non retrocedere.

La preziosa e significativa vittoria fuori casa, conseguita in questa località montana a metà tra la pianura padana cuneese e le Prealpi, riveste la stessa importanza che l’industria dell’estrazione e della lavorazione della pietra di Luserna, la famosa Losa, ha per l’economia di questo territorio.

L’affermazione dell’Atletico è stata costruita, è maturata e si è concretizzata al termine di una partita molto combattuta, spigolosa, soprattutto dal punto di vista atletico ed agonistico, situazioni per le quali i giocatori racconigesi hanno dimostrato spirito di sacrificio, applicazione, compattezza, solidità, personalità e pragmatismo.

La squadra, grazie ai dettami tattici e all’esperienza del mister, con il pieno recupero delle condizioni di normale efficienza ed il ripristino di alcuni importanti titolari, unitamente al livello di affidabilità delle prestazioni garantite dai giovani fuori quota, ormai innestati e trapiantati in pianta stabile nella rosa dell’organico, ha raggiunto un assetto di gioco funzionale ed adeguato, un equilibrio tattico quasi ottimale ed ancora perfezionabile, una ragguardevole e confortante condizione e tenuta atletica, una continuità di performance e di risultati ed una fiduciosa consapevolezza nelle proprie capacità e possibilità, tutte qualità e prerogative con le quali il gruppo ha iniziato ad edificare e fabbricare l’operazione rimonta che , ad oggi, a 5 giornate dal termine della regular season, la vede collocata in piena zona play out, situazione impensabile fino a un mese e mezzo addietro.

La decisiva segnatura che ha determinato il risultato a favore dell’Atletico è scaturita nel secondo tempo grazie ad una prodezza balistica di Modini che, dall’alto della sua classe sopraffina, ha sfruttato e capitalizzato a dovere una delle diverse occasioni create e sapute costruire dalla squadra racconigese.

In sintesi, ne parleremo nella descrizione articolata in sede di cronaca della partita, il portiere Nardi si è messo in evidenza, si è disimpegnato e si è distinto soprattutto per la sicurezza, la puntualità ed il tempismo nelle uscite in area, non essendo stato particolarmente impegnato tra i pali, il reparto difensivo si è fatto trovare sempre attento e concentrato, rispondendo e replicando colpo su colpo, sia con gli uomini del pacchetto centrale che con gli esterni, arginando e controllando efficacemente le iniziative offensive della squadra di casa, limitando e neutralizzando la pericolosità degli attaccanti Gambardella e Romagnini , il centrocampo ha lottato in fase di pressing, di schermatura e di interdizione, il settore offensivo ha tenuto sotto pressione la retroguardia avversaria con le generose scorribande di Messineo e la strategica profondità di Modini.

Alla fine, non volendo apparire di parte, non è nel nostro stile, la vittoria dell’Atletico rappresenta il giusto premio per la squadra che si è fatta preferire meglio e che, nell’economia generale dello svolgimento della partita, è sembrata superiore e meglio organizzata, facendo rilevare, comunque, che l’Infernotto ha espresso un discreto livello di gioco corrispondente alle sue attuali possibilità, con una generosa, apprezzabile ed ammirevole prestazione da parte degli uomini scesi in campo.

Bagnolo Piemonte, 19 marzo, ore 14.30, campo sportivo comunale, 25^ giornata.

FORMAZIONI

Infernotto(4-4-2); Pieretto; Colacchio, Sobrero, Cadoni, Carfagno; Dolce, Quinto, Picotto, Preci; Romagnini(69′ Di Francesco), Gambardella.

A disposizione: Ballario, Ballari, Carignano, Martini, Bouallala,Gallo.

Allenatore Ghio

Atletico:(4-1-3-2): Nardi; Leanza, Previati, Lotrecchiano, Quaranta; Caricato; Fidale, Viola(75′ Piacenza), Piasco; Modini(87′ Ansaldi), Messineo.

A disposizione: Ghione, Dekaj, Sorrentino, Rattalino, Cavaglià.

Allenatore Cellerino.

TERNA ARBITRALE: direttore di gara Abou Mara Mamadou di Bra, assistenti Alessandro Nicolosi e Federico Vertugno di Torino.

TABELLINO

Marcatori: 53′ Modini.

Ammoniti: Gambardella, Romagnini, Quaranta, Previati, Messineo.

Recupero: 2′ p.t., 5′ s.t.

NOTE: pomeriggio parzialmente soleggiato, temperatura 14°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori un centinaio, con buona rappresentanza racconigese.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO

La comitiva dell’Atletico giungeva a Bagnolo Piemonte con alcune assenze di rilievo, priva degli squalificati Mazzei, Garcea e Preka, in compenso recuperava la titolarità di Caricato, regolarmente disponibile dopo la riduzione della sospensione inizialmente inflitta( da 5 a 3 giornate).

Anche nelle file della squadra di casa, mister Ghio doveva rinunciare ad alcuni importanti giocatori come l’attaccante Rivoiro ed i centrocampisti Kumbulla e Kouthar.

La direzione di gara veniva affidata al signor Mamadou di Bra, coadiuvato dagli assistenti Nicolosi e Vertugno.

L’Infernotto scendeva in campo indossando la divisa bianca con inserti -rossi, l’Atletico riproponeva l’ormai rituale e superstiziosa tenuta nera talismano con rifiniture bianco-grigie.

Fin dalle battute iniziali, l’Infernotto imponeva alla partita i suoi ritmi di gioco sostenuti e dinamici, lavorando e manovrando soprattutto sullo sfruttamento delle fasce e delle corsie esterne, in funzione di innescare la profondità degli attaccanti Gambardella e Romagnini.

L’Atletico era quindi costretto ad agire nella copertura e nel presidio degli spazi e a stazionare nella propria metà campo per contenere e tamponare le iniziative avversarie.

Fino a metà primo tempo non si registravano significativi episodi di cronaca, con l’arrembante supremazia territoriale esercitata dei locali che non produceva opportunità importanti in area avversaria, soltanto alcune mischie che venivano sbrogliate e disinnescate a dovere dall’attento dispositivo della retroguardia racconigese.

Al 25′, in occasione di un azione di alleggerimento, Modini veniva pescato in posizione defilata sul settore di sinistra e lasciava partire un improvviso drop di sinistro di collo pieno che terminava fuori di poco, dalla parte opposta, dopo aver attraversato e tracciato tutto lo specchio della porta.

Alle azioni in velocità organizzate dai locali, l’Atletico ribatteva con pericolose ripartenze che tenevano in apprensione la difesa avversaria.

Così, al 32′, Messineo, servito in area, impegnava il giovane portiere Pieretto, reattivo a deviare sul palo una sua conclusione all’altezza del dischetto del rigore, la susseguente carambola veniva nuovamente intercettata e controllata dall’estremo difensore biancorosso che sventava definitivamente la minaccia.

Al 39′, nel tentativo di contendersi il possesso del pallone, Messineo e Cadoni si incrociavano in area di rigore e, dopo uno stretto contatto fisico, terminavano a terra entrambi, il direttore di gara giudicava scorretta e scomposta l’azione dell’attaccante siculo-calabro.

Il primo tempo, che verso la sua parte finale faceva registrare un certo, latente nervosismo in campo, si avviava così alla conclusione, compresi i due minuti di recupero concessi.

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO

La ripresa, con le squadre che ritornavano sul perimetro di gioco con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco, si apriva con un’ammonizione nei confronti di Messineo, reo, secondo l’arbitro, di avere simulato un contatto in area con susseguente caduta a terra.

Al 53′ l’Atletico passava in vantaggio: Caricato, dai 25 metri, effettuava un millimetrico e smarcante lancio in area a beneficio di Modini che, da posizione decentrata e defilata, riusciva ad addomesticare e controllare la sfera con il piede “sbagliato”, il destro, indirizzando in porta, con il portiere in uscita, la sua pregevole esecuzione arcuata a scavalcare, a mezza altezza, che carambolava sul palo opposto a quello di tiro per poi rotolare ed esaurire la sua traiettoria in fondo alla rete.

A questo punto, come era prevedibile, l’Infernotto organizzava la sua reazione in funzione di raddrizzare il risultato, ma non si annoveravano particolari situazioni offensive pericolose e neanche impegnativi interventi di Nardi, attento e concentrato a presidio e a sorveglianza della sua zona di pertinenza, chiamato ad esibirsi in occasione di uscite in presa alta, stilisticamente e tempisticamente impeccabili.

Al 76′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il capitano Cadoni riusciva a svettare più in alto di tutti ma la sua angolata deviazione di testa si spegneva sul fondo.

Nei minuti conclusivi, i due allenatori provvedevano ad operare dei cambi, Di Francesco per Romagnini per la squadra di casa, mentre, per gli ospiti, Piacenza ed Ansaldi subentravano rispettivamente al posto di un esausto ed acciaccato Viola (uno dei migliori in campo, grande incontrista recuperatore di palloni) e Modini, leggermente affaticato.

Il direttore di gara Mamadou concedeva 5 minuti di recupero durante i quali l’Infernotto produceva un velleitario e sterile massimo sforzo finale, senza comunque mai impensierire seriamente la porta difesa da Nardi e la difesa protetta e sorretta dal muro formato dalla coppia centrale Lotrecchiano-Previati.

Anzi, capitava sul piede di Messineo l’ultima migliore occasione di giornata, ma la conclusione dell’attaccante numero 9, da posizione defilata, sfiorava il palo, con il tiro che veniva intercettato e deviato in angolo da un difensore avversario.

Il triplice fischio finale sanciva e certificava la vittoria dell’Atletico, la quarta nelle ultime 6 giornate di campionato( in ordine, contro Sommariva Perno, San Sebastiano, Villastellone e, appunto, Infernotto) striscia di risultati utili consecutivi ( compresi i due importanti pareggi fuori casa, Busca e Carignano) impreziosita anche da tre, significativi ed indicativi “clean sheet”.

Domenica prossima, al Trombetta, con inizio alle 15.00, partita di cartello e di prestigio contro la capolista CSF Carmagnola.

La lucha sigue……

IL PUNTO DEL GIRONE

Il Villafranca si conferma come la migliore e più accreditata antagonista della capolista, quando mancano 5 giornate al termine della stagione regolare, candidandosi addirittura, numeri alla mano, per la contesa e l’aggiudicazione del primo posto finale.

La squadra allenata da Francesco Perlo non sbaglia un colpo, imponendosi nel big match dello scontro diretto in casa contro il Busca, grazie ad una rete dell’intramontabile Barison( alla sua dodicesima marcatura personale).

Andiamo con ordine.

La capolista CSF(54) rallenta il suo ruolino di marcia facendosi imporre il pareggio casalingo nel derby contro il Carignano(2-2, Onomoni e Vailatti per i biancoazzurri di Contieri, Barbero e autorete di Ranieri per i biancorossi allenati da De Vincenzo).

Alle sue spalle, con 50 punti, come dicevamo in apertura, si sta avvicinando il Villafranca, accreditato anche da alcuni dati statistici che lo vedono come secondo miglior attacco del girone con 40 segnature e la seconda miglior difesa con 20 reti subìte.

In caso di ipotetico arrivo a pari punti, il Carmagnola sarebbe comunque avvantaggiato dagli scontri diretti( vittoria per 2-0 in casa e sconfitta per 1-2 in trasferta).

Al terzo posto, appaiati a quota 45 punti troviamo il Busca( che ha smarrito la retta via ed anche l’abitudine alla vittoria, essendo reduce da tre sconfitte consecutive) ed il San Sebastiano, vittorioso di stretta misura 1-0 in casa contro il Villastellone, rete di Caristo.

A chiudere la momentanea griglia valevole per i piazzamenti play off, con 39 punti, si colloca la new entry Benarzole che, per la cronaca, è anche semifinalista di Coppa Italia Dilettanti: la squadra allenata da Borra sfrutta il fattore campo favorevole prevalendo per 3-1 nei confronti del Sommariva Perno( Gili, De Souza e Di Prima per i biancorossi locali, Leo per i biancoverdi roerini).

Fa scalpore la sconfitta interna dello Scarnafigi( 38), superato in casa dal Pedona, 1-2 siglato rispettivamente da Tortone, Gazzera e Nasta.

Lo stesso Pedona si porta così a ridosso degli avversari sconfitti, approdando a quota 37.

A metà classifica troviamo il Carignano con 35 punti ed il Sommariva Perno con 30.

Per effetto dei risultati di questa giornata, la zona spareggi play out si contrae e si allarga ulteriormente, comprendendo e coinvolgendo nuove conoscenze e ridisegnando nuove posizioni: con 29 punti c’è il Pinasca, segue un terzetto a 28 composto da Infernotto, Villastellone e Santostefanese, incalzato dall’Atletico, prepotentemente riemerso e risalito a 25, che si lascia alle spalle un indomito Pancalieri con 22 ( mortifero 0-2 a Morozzo, Genovesi e Ongaro su rigore) e l’Azzurra, che con i suoi attuali 16 punti sembra quasi fuori dai giochi e dagli spareggi salvezza ed è indiziata a ritornare in prima categoria.

Le reti segnate in questa 25^ giornata sono state in tutto 16, con una media di 2 a partita; tre sono state le vittorie ottenute dalle squadre che giocavano in casa, altrettante le affermazioni esterne e due i pareggi.

Per gli amanti delle statistiche, i dati aggiornati e rilevati dopo 25 turni sono antitetici e rispecchiano i valori e le posizioni della classifica: la prima della classe CSF Carmagnola detiene il doppio record di miglior attacco con 41 reti e di miglior difesa con 20, mentre il fanalino di coda Azzurra Morozzo quello di peggior attacco con 24 e peggior difesa con 49.

LA CLASSIFICA MARCATORI

Nonostante il perdurare del suo prolungato periodo di astinenza realizzativa, Dalmasso del Pedona mantiene ancora la prima posizione con il suo tesoretto di 15 reti, ma adesso deve guardarsi le spalle dall’incalzante, ambiziosa e convinta rimonta che vede come protagonisti gli attuali e più immediati inseguitori, vale a dire Samuele Caristo, secondo con 13 e Manuel Barison con 12, ironia della sorte, due ex attaccanti che in un passato recente hanno vestito la maglia dell’Atletico. Con 11 reti rimangono fermi al palo Madeo, Pegorin e Pedrini.

I migliori realizzatori dell’Atletico rimangono Messineo e Caricato con 5 reti a testa.